Parte 23

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|mi appartieni.|

Parte 23

|pensieri Nicole.|

Perché farmi male così? Non me lo meritavo. Mi meritavo un qualcuno che aveva occhi solo per me, come li aveva braian quando stavamo insieme.
E invece sono andata a finire così, a perdere la testa per un ragazzo che a 17 anni ancora non sapeva cosa voleva veramente dalla vita.
Non sapeva che strada prendere, non sapeva come approcciarsi, da chi andare, me, la moglie e il figlio o Teresa
E io per uno del genere oltre allo schifo non potevo provare altro

Così con le lacrime agli occhi mi diressi verso Filippo volendo un conforto di un amico che come al solito spalancò le braccia facendomi appoggiare a se. Questo non capiva Edoardo, non capiva che tra me e Filippo oltre all'amicizia non ci poteva essere altro. Io lo vedevo come un fratello, e tra l'altro stava con naditza e io una cosa simile a naditza non la facevo.

Edoardo:oh e stai esagerando.
Mi prese dal polso seccato con gli occhi lucidi spostandomi guardando storto a Filippo
Filippo:voleva un abbraccio
Disse Filippo stanco di lui
Edoardo:io t accir
Tolse così un cortelo dalla tasta posteriore puntandoglielo al collo facendomi indietro
Nicole:EDOARDO.
Le lacrime scorrevano
Filippo:uccidimi allora. Che aspetti.
Lo sfidò senza paura
Edoardo: nun mi istigare chiattì, nun mi istigare. Te faccio far a stessa fine i piecoro
Io lo tirai indietro guardandolo stanca

Comandante:c succere cca?
Si affacciò
Edoardo:nulla comanda, cazzate
Mi guardò storto Edoardo con gli occhi pieni di lacrime andandosene sul terrazzo

|pensieri Edoardo.|
La cosa ancora più assurda che mi aveva fatto andare in bestia? Beh, quando lei si è messa davanti a lui spostandomi
Come se lui fosse più importante, come se facesse parte della sua vita.
E si, stavo morendo dalla paura di perderla, avete ragione. Ero molto insicuro come ragazzo.
Non sempre una persona che risulta aggressiva lo è veramente. Molte volte dietro l'aggressione c'è la paura tremenda di perdere un qualcuno di importante

Le lacrime scorrevano, ricordandomi quella scena di lei davanti a lui come a dire "non lo toccare", e iniziò a tremarmi la gamba e la mano alla quale avevo la sigaretta

Nicole:edoa ou.
Si piegò vedendomi con le lacrime che scendevano e mi girò il mento
D'istinto gli tolsi il dito dal mio mento

|pensieri Nicole.|
Perché queste lacrime? Perché questa crisi.?
Nicole:ma sei serio? Volevo un abbraccio tutto qua.
Risi io guardandolo
Lui mi fulmina con lo sguardo a un centimetro dalle mie labbra
Edoardo:ancora non riesco a capire come mi faccia ad interessare una Troia come te.
Mi disse alzandosi e andandosene al muretto buttando la sigaretta

Nicole: c-come scusa?
Dissi io in lacrime alzandomi chiudendo gli occhi prendendolo dal fianco
Edoardo:oh, fanne passà.
Mi tolse aggressivamente la mano
Nicole:mi hai chiamato troia edoa.
Dissi piangendo a singhiozzi liberandomi finalmente piangendo davanti a lui
Edoardo:ti ho chiamato per nome forse
Chiuse la porta entrando incazzato a bestia

|pensieri Edoardo|
Ecco come andava a finire ogni volta, dicevo minchiate, tornavo in cella e me ne pentivo amaramente vedendo che non c'era lei al mio fianco.
Mi sembrava ovvio che non lo pensavo seriamente che era Troia.
Mi sembra certo, eppure stava piangendo a singhiozzi e io non mi sono neanche voltato. Che cazzo di uomo piccolo sono?
Ero diventato esattamente l'uomo che mi ero proibito di diventare, e anche se non riuscivo ad ammetterlo, era così

Guardai il soffitto con gli occhi lucidi e le gambe aperte ricordando tutti i bei momenti passati assieme, certo finché non mi uscì il termine "troia" dalla mia bocca.
Non riuscivo a capire come mai a volte tanto dalla rabbia facevo male parlando, e anche se volevo avere la ragione, no, non ne avevo.

|pensieri Nicole.|
Mi abbracciai in lacrime il cuscinetto piccolo che avevo a fianco stando malissimo
"Troia" a chi? Era questo il pensiero che aveva quel ragazzino di me?

Edoardo:Ni..
Mi disse alla cella mordendosi l'unghia non riuscendoci a guardare negli occhi
Mi alzai subito mettendomi le ciabatte provando a uscire dalla cella ma si mise davanti
Edoardo:due secondi.
Mi ributta dentro entrando facendomi indietro
Io cambiai sguardo togliendogli le mani da dietro la mia schiena, infastidita dalla sua presenza nella mia cella
Nicole:liev 'e man.
Edoardo:a Filippo però non gliele "liev 'e man"
Mi imita incazzato
Io rimasi in silenzio sbuffando passando provando a uscire dalla cella ma mi prese dal fianco seccato attaccandomi alla parete
Edoardo:aie finito.?
Io non lo guardai incazzata guardando di lato

Edoardo:avrò esagerato sicuramente con le parole, ma non farti trovare attaccata a Filippo che ti faccio piangere come si deve.
Mi disse al mio collo leccandosi subito dopo le labbra
Nicole:sempre Filippo hai in bocca.
Dissi incazzata guardandolo storto
Edoardo:grazie al cazzo, ti ci stai attaccata come cozza affamata tutto il giorno

Nicole:volevo solo un abbraccio
Edoardo:te 'o davo io
Nicole:dopo aver scopato Teresa ti stai con le mani al posto tu.
Dissi incazzata a bestia

Edoardo fece di con la testa leccandosi per la millesima volta le labbra.

Che ne pensate?

•Mi appartieni• MatteoPaolillo |mare fuori| (FINITA)Where stories live. Discover now