Parte 27

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|mi appartieni.|

Parte 27

Nicole:non ti pensare che con una scopata mi riavrai tutta per te.
Dissi alzandomi
Edoardo:a no?
Si alza e me lo trovai davanti così evitai di rispondere vedendo gli occhi verdi
Edoardo:no vero?
Io scuotei la testa impaurita respirando a fatica
Edoardo:e vai che ci fai qua.
Nicole:tu dovresti andare, la cella è la mia
Dissi antipatica sorridendo
Lui mi rifece un sorriso antipatico prendendosi la maglia

Edoardo:che pagliaccia e merda.
Rise uscendo fuori tornando nella sua cella
Io buttai la testa indietro sedendomi sul letto
Liz:Nicole, c'è un certo braian al colloquio.
Mi disse spuntando alla porta della mia cella
Nicole:ppe me?
Liz:e ric che ppe me?
Rise lei
Liz:muoviti dai.!
Io mi alzai uscendo fuori andando in sala incontri

Nicole:ei ciao
Impaurita dallo sguardo di Edoardo che era alla finestra a guardare braian, mi avvicinai a braian che mi prese dal fianco
Braian:ti sono venuti solo a dare un bacio.
Mi disse all'orecchio girandomi subito il mento  dandomi un bacio facendo incontrare subito le lingue

Non lo spostai, non mi andava, forse perché non ragionavo, forse perché avevo Edoardo davanti che se lo meritava da impazzire. Non ve lo sapevo dire.
Sapevo solo che Edoardo mi prese subito dal polso sbattendomi fuori
Braian:oh
Edoardo:oh che?
Si avvicina a lui minaccioso incazzato
Le vene di fuori cazzo
Io lo presi dal polso
Edoardo:nun si o benvenuto. Vai.
Disse leccandosi le labbra provandosi a calmare e mi scappò una piccola risatina
Braian:e tu chi sei ?
Rise trovandosi faccia a faccia
Vidi Edoardo allontanare il polso dalla mia mano attaccandolo dalla maglia alla parete

Nicole:okk. Braian tempo scaduto te ne devi andare
Mi misi in mezzo allontanando Edoardo
Edoardo:vai che ti conviene omm e merda
Braian mi mise la mano sulla guancia accarezzandola e allontanata subito da Edoardo

Lo guardò storto andando all'uscita non capendo un cazzo
Nicole:edoa.
Lo rincorsi vedendolo uscire
Edoardo:Nicole addio proprio.
Mi tolse la mano dal suo polso
Nicole: che dovevo fare edo.
Lo rincorsi al piano di sopra vedendolo con gli occhi lucidi
Edoardo:scendi Nicole.
Io lo presi dal fianco portandolo fuori in cortile attaccandolo al muro

Non mi degnò di uno sguardo guardando prepotente il vuoto
Nicole:che dovevo fare?
Edoardo:che cazzo significa Nicole? Eh cosa stracazzo significa "che dovevo fare.?"
Mi disse guardandomi negli occhi incazzato a bestia alzando la voce
Edoardo:vado di matto se qualcuno si avvicina a te, lo sai perfettamente e lo hai fatto lo stesso. Per me so risposte, famme ì mo
Prova a passare ma con le lacrime agli occhi gli presi la mano tirandolo a me

Edoardo:mantieni immediatamente la distanza.
Si leccò le labbra spostandomi dal suo corpo
Nicole:si ma mi devi dare l'opportunità di parlare edoa. Cazzo fai.!
Lo presi dal fianco attaccandolo al muro in lacrime
Nicole:sto piangendo
Edoardo:fammi entrare
Mi guarda storto

Mi stava crollando il mondo addosso. Il cazzo del mondo addosso mi stava crollando.
Perché lo vedevo diverso, più menefreghista, e avevo paura che se lo lasciavo andare lo perdevo definitivamente quel ragazzino.
Edoardo:posso?
Mi guarda le braccia sui suoi fianchi
Nicole:edoa per favore..
Mi interruppe togliendomi le braccia entrando

Piansi a singhiozzi
Mi passò tutto davanti, i suoi sbagli, il mio comportamento verso di lui.
Tutto
Lo volevo
Più di me stessa

Che ne pensate?

•Mi appartieni• MatteoPaolillo |mare fuori| (FINITA)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora