il mio amico

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il mio amico
Madame e Fabri Fibra

POV GIULIA
Il primo giorno di scuola lo stavo vivendo come l'anno scorso avevo ansia e paura tanta che quest'anno sarei rimasta sola,Zoe e Federica erano le solite bambine che bullizzavano io mi ero allontanata da loro ci parlavo poco ma almeno avevo un punto di riferimento,le vedevo concentrate su qualcosa avevano un obbiettivo in mente
Giu:"A cosa pensate?" loro mi abbracciarono e io ricambiai a stento
Z:"Si dice che ci siano cambiamenti,sono arrivati nuovi bambini a scuola"
Giù:"Chi ve l'ha detto"
F:"Mia mamma è amica della preside e mi ha detto questo speriamo solo siano decenti" annuì alle loro parole ed entrai,effettivamente era vero c'erano bambini a scuola che non avevo mai visto,entrai in classe,tutti i posti occupati mi toccava quello infondo che di solito usavano la gente che veniva insultata da Zoe o Federica deglutì e mi avvicinai,mi misi seduta ma nessuna reazione dalla persona che c'era affianco a me preferì stare zitta e la mia gamba iniziò a tremare
G:"Smettila di muovere il banco" disse alzando la testa e fulminandomi con lo sguardo e quegli occhi azzurri gelidi mi misero paura
Giù:"Mi dispiace" lui nascose la testa nel cappuccio potevo solo vedere i suoi folti capelli ricci
Giù:"Io mi chiamo Giulia tu?" dissi con un po' di coraggio,mi squadrò dalla testa ai piedi e sembrò stranito dalla mia richiesta
G:"Che hai detto?" disse con un tono di voce bassissimo
Giù:"Mi chiamo Giulia tu come ti chiami?" i suoi occhi per un momento si illuminarono,non rispose
Giù:"Forse ti ho dato fastidio scusa" e abbassai lo sguardo
G:"Non è che mi hai dato fastidio ma sei la prima persona che prova a fare amicizia con me" e ritorno in silenzio
Giù:"La prima?" e lui annui stando zitto
Giù:"Nessuno ti parlava nella tua vecchia scuola" lui negò
G:"E da come mi guardano i tuoi compagni presumo che sarà lo stesso qua" vidi la figura di Federica vicino a me
F:"Tu sei uno nuovo? Si o no non mi importa cerca di non infastidire la mia amica"
G:"E tu prova a capire che è meglio che stai zitta" mi venne da ridere la prima persona che gli teneva testa
F:"Come osi so tutto di te me ne ha parlato mia madre"
G:"E chi sarebbe la bidella?" scoppiai a ridere e lei mi guardò
F:"Non ridere che fa schifo la tua risata"
G:"Da te fa schifo direttamente la voce"
F:"Sta zitto Giulia non dirmi che ti fai difendere da un lurido straniero come lui" lui stese zitto e la guardò
F:"Farà schifo e sarà povero come tutti gli stranieri"
G:"Io a differenza tua un po' di cultura c'è l ho"lei stese zitta e se ne andò
Giù:"La prima persona che le tiene testa"
G:"Sono solo abituato a difendermi"
Giù:"Grazie per prima" gli dissi timidamente,lui mi guardò
G:"Mi chiamo Giovanni" rispose finalmente alla mia domanda
Giù:"Non fare caso a loro fanno così con tutti" lui annui
G:"Comunque la tua risata è bella non è brutta come dice lei,è diversa dalle altre non c'è niente di male ad essere diversi" la prima persona al mondo che mi faceva un complimento sulla risata,sorrisi e lo guardai
Giù:"Tu ti senti diverso perché non sei italiano?"
G:"Si abbastanza" notai il suo continuo tenere le mani in movimento e non riuscire a tenerle ferme ma preferì stare zitta un passo alla volta.

Era ricreazione non avevo per niente fame mi girai verso di lui che sembrava essere senza cibo
Giù:"Non mangi?"
G:"Non ho fame"
G:"Si sta avvicinando la tua amica di nuovo" e giro gli occhi infastidito
F:"Giulia c'è un posto libero davanti perché non vieni?" lui girò lo sguardo verso il muro e iniziò a giocare con i suoi ricci ripensai al fatto che prima senza un motivo valido mi avesse difeso
Z:"Non vorrai stare con lui" gli si avvicinò all'orecchio ridendo
F:"Nullità" lui non rispose
Z:"Sei venuto qui perché non ti volevano neanche nell'altra scuola" e rise
F:"Quindi?"
Giù:"No" per la prima volta mi sentì libera di scegliere senza dover essere trascinata dagli altri
Z:"Che?" disse scioccata
Giù:"Ho detto no,non voglio essere amica con qualcuno che sa solo prendere in giro gli altri"
F:"Bene" e se né andarono
G:"Non ti ringrazierò perché sei rimasta qui"
Giù:"Non voglio che lo fai,è da un anno che cercavo di trovare un po' di coraggio per dirglielo"
G:"Devi fare quel che vuoi non farti condizionare dagli altri" annui
Giù:"Senti cerchiamo di ripartire da zero,ci dimentichiamo di sta mattina e facciamo amicizia?" mi guardò
G:"Non mi va" rimasi un po' delusa
Giù:"Perché"
G:"Non sono bravo a socializzare,parlo quando mi chiamano ma sennò sto zitto,non ti conviene star con me l'hai visto ti prenderebbero solo in giro" e vidi un po' i suoi occhi spegnersi a quelle parole,l'osservavo da sta mattina mi colpivano i lividi che aveva,gli occhi scavati ma accesi dal colore azzurro,il carattere freddo e se gli chiedevi qualcosa sembrava stranito già che tu gli avessi parlato,potevo confermare che era particolare ma non strano sembrava avere un mondo dentro
Giù:"Fa niente parlo io e poi preferisco avere un amico ed essere presa in giro più due e rimanere sola e zitta per non farmi giudicare"
G:"Non credo sia una buona idea quando dicono che son strano è perché è vero"
Giù:"Saremo strani insieme no?"
Giù:"Poi anche io lo sono" e la nostra conversazione si stoppo quando la maestra iniziò a spiegare,mi guardò e col suo tono di voce basso disse
G:"Grazie"
Giù:"Avevi detto che non me l'avresti mai detto" lui mi guardava divertito ma non rideva sembrava che non avesse la capacità di sorridere,aveva tanto da raccontare gli si leggeva dal volto e non vedevo l'ora di conoscerlo.

Gli opposti si attraggonoWhere stories live. Discover now