brebbia 2012

681 59 31
                                    

brebbia 2012
massimo pericolo

*scusate per gli errori*

POV GIOVANNI
C:"Quindi ti stavo dicendo"
C:"Mi stai ascoltando?" disse irritata io sbuffai
G:"Si Chiara ti sto ascoltando cazzo"
C:"Non è vero"
G:"Si invece"
C:"Allora che stavo dicendo" ma non le risposi perchè effettivamente non la stavo ascoltando
C:"Vattene a fan culo" e se ne andò, io sbuffai e mi alzai, non avevo tempo da perdere con lei, mi avvicinai a Denis
D:"Bro hai la faccia di uno che non dorme da settimane"
G:"Forse perché non dormo da settimane" risposi schietto, lui mi passò una sigaretta e mi fece sedere
D:"Che è successo?"
G:"Bro sto stanchissimo e tua sorella non aiuta"
D:"Io l'ho detto che è una rompipalle"
G:"È gelosa per ogni cosa e vuole costantemente attenzioni da me, io sono stanco non riesco a starle dietro alle sette e mezza di mattina"
D:"Capisco" mi poggiai una mano sulla testa, avevo un mal di testa assurdo colpa dell'alcol che avevo bevuto ieri
D:"Sta sera c'è la festa" io annui
G:"Non penso di andarci"
D:"Bro letteralmente dicono che sarà fantastico non puoi proprio mancare"
G:"Lo so ma non mi va"
G:"C'è io e Chiara stiamo litigati, tu sicuramente ci andrai con qualche ragazza e che faccio vado solo"
D:"Giulia?"
G:"Che cazzo c'entra Giulia adesso" dissi urtato da quel nome
D:"Niente potresti chiederlo a lei"
G:"Gira voce che ci vada col ballerino e poi non ho intenzione di parlarle"
D:"Si sta frequentando col ballerino?" mi urtò quella domanda
G:"Non mi interessa"
D:"Allora perché stai stringendo i pugni"
G:"Io" lui sorrise
D:"Farò finta di crederti"
D:"Comunque bro io non vado con nessuno, ci vado per divertirmi"
G:"Ci divertiamo insieme?"
D:"Ci sto"
D:"Vado in classe" io annui e mi diressi verso il mio corridoio, sbuffai alle voci di tutte quelle persone che mi chiamavano e le ignorai facendo finta di non sentire, entrai e mi misi seduto, guardai nel posto accanto me scordandomi che io e lei non eravamo più in classe insieme, sospirai, cercai di seguire senza fare casino come ogni mattina ma oggi stranamente giocavo con la matita e vagavo tra i miei pensieri
M:"Damian damian" io alzai la testa
M:"Lo sa che si dorme a casa" io sbuffai
M:"Visto che ha così voglia di dormire perchè non va fuori" io la guardai scioccato
G:"Sta dicendo veramente"
M:"Sono serissima" io mi alzai ed uscì sbattendo la porta
G:"Fanculo" uscì nel cortile e mi misi seduto sull'erba, odiavo tutto della scuola, afferrai i capelli e iniziai a giocarci e tirarmeli fin quando non sentì una mano posarsi sulla mia per fermarla, sapevo di chi era, l'avevo riconosciuta, mi girai di scatto spingendola via
G:"Vattene" mi sentì spoglio delle mie insicurezze
Giù:"Voglio solo aiutarti"
G:"Non devi fare niente" lei sbuffò e cautamente si avvicinò
Giù:"Io non voglio farti del male ok?"
Giù:"Mi lasci avvicinare?" e con calma si avvicinò, io ero a disagio ma cercai di stare tranquillo, lentamente le sue mani afferrarono le mie stringendole e poi il suo corpo sovrastò il mio, mi abbracciò, non era un abbraccio qualunque, era un suo abbraccio, quel tipo di abbraccio che solo lei sapeva darmi, non lo ricambiai non perché non volessi ma ero completamente paralizzato
Giù:"Ti prego" disse staccandosi
G:"Cosa"
Giù:"Possiamo tornare come prima?" io mi staccai allontanandomi
Giù:"Ti prego Gio" io continuai ad allontanarmi, fin quando non mi tirò e ci ritrovammo a faccia a faccia, il suo naso sfiorò il mio, in quel momento smisi di respirare, mi bloccai a guardarla e studiarla, era così vicina, solo un centimetro e avrei potuto far sfiorare le nostre labbra, la tentazione mi salì, le sue guance erano rosse
C:"Gio" sentì la voce di Chiara e mi staccai da lei
G:"Ferma"
C:"Tu e lei"
Giù:"Che no" disse svegliandosi
C:"Voi due vi stavate baciando"
G:"Non ci stavamo baciando"
C:"Eravate sul punto di farlo" disse urlando, era ferita questa volta, non era ferita da me, ma da Giulia
Giù:"Chia veramente non è come pensi"
C:"E dimmi cosa dovrei pensare, ditemi perché eravate così vicini" io non risposi
Giù:"Se lui non mi ignorasse io avrei evitato di tirarmelo così vicino"
C:"Si Giulia tutte cazzate, la colpa è sempre sua"
Giù:"Ma sei seria"
C:"Come se non si sapesse che ti piace" io mi girai verso Giulia che sembrò urtarsi a quelle parole, io le piacevo, io io
Giù:"Ma che cavolo dici Chiara"
C:"Lui ti piace da sempre hai sempre voluto portarmelo via, ogni volta che tu stavi male era sempre appicicato a te e se io volevo passare del tempo con lui casualmente Giulia aveva sempre un problema, Giulia, Giulia, Giulia"
G:"Ma fai veramente Chia"
C:"Si cazzo che son seria, sei tu che sei ceco e non te ne accorgi, ti sbava dietro da più di me"
G:"Chiara smettila sei soltanto gelosa"
C:"Io gelosa io io, io che accetto tutte le ragazze che ti girano attorno, io che accetto il fatto che hai baciato più ragazze e ci sei andato a letto mentre stavi con me, però la gelosa son io"
C:"Lei è sempre stata il problema tra di noi"
G:"Ma anche se fosse io e lei non ci stavamo baciando" dissi difendendola
C:"Credi veramente che io possa fidarmi di te dopo tutto quello che mi hai fatto?" disse con gli occhi lucidi, il senso di colpa mi pervase, mi avvicinai per abbracciarla, le baciai la testa
G:"Fidati di me per una volta"
C:"Me lo confermi?"
G:"Si Chia non ci siamo baciati"
Giù:"Io vado visto che non sembro esser accetata" disse ferita da Chiara
G:"Giù aspetta" ora volevo sapere se veramente era tutto vero
G:"È vero?"
Giù:"Che cosa?"
G:"Beh che io ti piaccio?" lei rise
Giù:"Il fatto che attiri tutte non significa che attiri anche me" io annui
Giù:"Pensavi davvero" io non le risposi e girai le spalle tornando da Chiara, le poggiai le mani sui fianchi e l'avvicinai
G:"Mi dispiace"
C:"Fa niente"
G:"Ma non per ora, per tutto"
C:"Tranquillo"
G:"Certe volte non so manco io che mi passa per la testa" lei sorrise intenerita e poggiò la testa sulla mia spalla
C:"Facciamo pace" io annui
G:"Scusa per sta mattina"
C:"Scusa per aver rotto di prima mattina" e tornammo a parlare tranquillamente, io le pizzicai la guancia facendola ridere e poi la presi in braccio
C:Dai gio" e io risi ignorandola, cercava di dimenarsi dalla mia presa ma non ci riuscì finchè non la lasciai io
C:"Antipatico" e mi fece la linguaccia, mi riavvicinai a lei che buttò le braccia al mio collo e iniziamo a camminare dondolando per i corridoi della scuola, a lei brillavano gli occhi e io ero contento di averla rese un minimo felice e in un attimo poggiai le mie labbra sulle sue e casualmente in quel momento suonò la campanella, io la scostai per la troppa confusione, odiavo stare in mezzo alla troppa gente, qualcuno mi tirò una spallata
G:"Che cazzo fai?"
S:"Non l'ho fatto apposta" disse ridendo, in un attimo iniziò a regnare il silenzio e tutti erano attorno a noi
G:"Quindi tu cammini e inizi a tirare spallate a cazzo"
S:"Forse volevo solo stuzzicarti" cercai di mantenere il controllo, ma quando lui si avvicinò a me e rifece la stessa mossa io lo tirai indietro per i capelli, lanciandolo su un armadietto qualsiasi
S:"Pezzo di merda" e scatenammo una litigata abbastanza violenta, che non finì bene, per lui dal punto di vista fisico e mio dal punto di vista scolastico, seguì la professoressa che aveva richiamato la nostra attenzione
M:"Che ne dite di farvi un salto dal preside" io la pregai di no, non potevo andarci ogni settimana
M:"Ci pensavi prima" disse facendoci entrare
P:"Non ci vediamo da molto tempo" disse ironicamente, non ascoltai una parola di quello che disse però quando nominò il mio nome cercai di recuperare la concentrazione
P:"Sai cosa dovrei fare con te" io negai
P:"Sospenderti"
P:"Però allo stesso tempo vorrei darti ancora un po' di tempo" lui sbuffò
M:"Sebastian andiamo" lui annui seguendola, iniziai a torturarmi le mani che erano già scorticate di loro
P:"Non riesco a trovare una soluzione alternativa"
P:"Io voglio darti un ultima possibilità anche se te ne ho già date tante, questa è l'ultima volta che succede perchè alla prossima ti sospendo veramente" io annui
P:"Puoi andare" mi alzai ed uscì, non tornai in classe, non avevo la minima voglia di continuare le lezioni, quindi uscì e iniziai a camminare senza una meta, presi una sigaretta e me l'accesi e nel mentre per la noia iniziai a calciare dei sassi, arrivai in una specie di parchetto diciamo abbandonato e mi misi seduto sull'altalena
G:"Non è stata colpa mia questa volta"
X:"Dici?" mi rispose la mia coscienza
G:"Lui mi ha colpito per più di una volta e io ho reagito"
X:"Potevi non reagire e invece pensi sempre che il mondo giri solo attorno a te"
G:"Stai zitta"
X:"Tu mi stai facendo parlare"
G:"Smettila"
X:"Fammi smettere" quella voce, quella dannata voce mi torturava per intere giornate, facendomi sentire in colpa per ogni minima cosa in poche parole facendomi sentire un mostro, la ignorai e cercai di farla stare zitta ma continuava continuava
X:"Vedi stai fallendo non riesci ad avere controllo su di me"
X:"Stai fallendo come sempre" cercai di tenere a bada la rabbia e di non prendere a pugni qualcosa
X:"Debole"
G:"Io non sono debole"
X:"Si che lo sei" stavo impazzendo
X:"E sei anche bugiardo, debole e bugiardo"
G:"Io non mento mai"
X:"Diciamo nascondere le cose significa mentire"
G:"Io tengo le cose solo per me non mento"
X:"Sei bugiardo"
G:"Io non lo sono" dissi quasi urlando, afferrai i capelli
X:"Vedi ora sei debole non sai come combattermi"
G:"Vattene"
X:"Ancora io non me ne vado finchè non mi cacci tu"
G:"Io non so farlo"
X:"Perché tu non sai fare niente"
X:"Allora trovati un altro modo non ho altro da farti"
G:"Cazzo ti ucciderei"
X:"Ti uccideresti da solo"
X:"Sei debole e presuntuoso, pensi sempre che tutto giri attorno a te e che tutti vogliano avere a che fare qualcosa con qualcuno come te, perchè io e te sappiamo come sei veramente un autentico mostro, non fare il santarellino con le persone quando non lo sei, solo io e te sappiamo come sei veramente, io lo accetto tu no, arriverà il momento in cui sarai solo e non ci sarà nessuno, nessuno tranne io che ti avevo avvisato, esploderai primo o poi e quando tutti vedranno chi sei veramente saranno solo disgustati da te e rimarrai solo" usava sempre le stesse parole e puntualmente le stesse parole mi torturavano, solo io e te, io e te, veramente, mi sentivo pazzo
X:"Non sei normale e mai lo sarai, sarai sempre diverso dagli altri perchè tu non potrai mai essere come la gente che conosci, hai un destino scritto di quelli non belli, quindi buona fortuna" e si spense, scoppiai a piangere per il nervosismo, lanciai via il mozzicone di sigaretta, afferai con tutta la forza che avevo quel palo con l'intento di staccarlo, ma mi sentivo a pezzi in quel momento, cercai di regolare il respiro e di coprire gli occhi rossi dal pianto, tornai a casa, ritrovandomi mio padre davanti
P:"Tu non dovresti essere a scuola" io non gli risposi e lo sorpassai ma lui mi tirò indietro
P:"Pensi che questo è un gioco io spendo dei soldi per farti andare ogni mattina a scuola e tu che fai la salti giustamente"
G:"Nessuno ti ha chiesto di spendere soldi per me"
P:"Allora dovevo lasciarti a marcire qui in una di quelle scuole del cazzo di qua dove non si fa niente"
G:"Si papà allora dovevi lasciarmi lì"
P:"Io sto facendo di tutto per fare quello che tu vuoi cioè non diventare come me ma tu non mi aiuti"
G:"Quello era uno stupido obbiettivo che avevo da piccolo ormai è passato"
P:"Quindi vorresti diventare veramente come me" non risposi
G:"Non vorrei però mi sembra che sia l'unica strada"
G:"Se desideravi così tanto il figlio perfetto dovevi pensarci prima"
P:"Io non ho detto questo"
G:"Ma state tranquilli intanto tra neanche un mese vi nasce la figlia perfetta, quella che sarà la perfettina e quella che avrà la forza di costruirsi un futuro, giusto?"
G:"Io per te sono sempre stato spazzatura allora lasciami marcire lì"
G:"Non combinerò mai niente di buono e stai tranquillo che appena faccio sedici anni la prima cosa che faccio è mollare la scuola così ti levi questo peso"
P:"Pensa prima a farne quindici"
G:"Vaffanculo papà" e chiusi la porta sbattendola, buttai per terra tutto ciò che c'era sopra la scrivania e lanciai lo zaino da qualche parte, mi buttai sul letto e strinsi il cuscino pur di non prendere a pugni qualcosa e lentamente mi addormentai.
Quando mi svegliai era buio, ancora mezzo addormentato mi alzai e strofinai gli occhi, guardai il telefono
G:"Son le otto cazzo" mi alzai velocemente e cercai di prepararmi, avevo dormito tutta la mattina e tutto il pomeriggio, cercai di dare un senso compiuto ai miei capelli ma non volevano saperne di stare in ordine
G:"Giuro che per quanto mi piacciono me li raso" e corsi fuori
P:"Dove stai andando"
G:"Esco"
P:"Dove?"
G:"Che ti interessa" ed uscì ignorando i suoi richiami, corsi il più veloce possibile, Denis mi avrebbe ammazzato, arrivai davanti casa sua col fiatone e suonai il campanello sfinito
D:"Ma che cazzo hai fatto" e poi notò che avevo il fiatone
D:"Te ne eri dimenticato"
G:"Bro non so con quale fisica ho dormito tutto il giorno e mi so svegliato mezz'ora fa"
D:"Sei stato veloce"
D:"Mia sorella come al solito è in ritardo" e io risi
D:"Chiara se non scendi entro cinque minuti ti chiudo a chiave dentro casa"
C:"Un attimo"
D:"Almeno così si sbriga" e si buttò sul divano
D:"Ma che poi io non capirò mai le ragazze è una semplice festa perchè si devono mettere tutte in tiro con vestitini e cento kili di trucco"
G:"Ti sembro una ragazza, letteralmente son venuto con un jeans a casissimo e la prima felpa che mi è capitata davanti"
D:"Bro perchè io"
C:"Eccomi" disse sbuffando
D:"Sei lenta" e li fece la linguaccia e poi sorrise a me io ricambiai
G:"Andiamo?"
D:"Si"  andammo tutti e tre insieme verso scuola dove sta sera ci sarebbe stata la festa, Chiara andò verso le sue amiche e io Denis ci consolammo a vicenda
D:"Dai sarà divertente"
G:"Speriamo"
D:"Andiamo a buttarci sull'alcol" io annui ridendo, ci misimo seduti vicino al balcone e iniziammo a parlare
D:"Alla fine con Giulia ci hai parlato?"
G:"Ma sei proprio fissato con Giulia"
D:"No è che a differenza tua e di Chiara io le parlo ancora" sbuffai
G:"Anche io le parlo"
D:"Vai convinto"
G:"Comunque dipende da cosa intendi per parlare"
D:"Da persone civili e chiarire le incomprensioni"
G:"Averla vista sta mattina l'ho vista e lei ha provato a parlarmi e scusarsi ma io non l'ho ascoltata"
D:"Perché sento che c'è un continuo"
G:"Beh poi Chiara e Giulia potrebbero aver litigato e io nel ristabilire il tutto ho allontanato nuovamente Giulia"
D:"Sei un grandissimo coglione" io sbuffai
G:"Non riesco a parlarle okey, non riesco a fidarmi di lei non so per quale motivo"
D:"Io sto zitto"
G:"Non mi aiuti così"
D:"Sei proprio stupido a non accorgertene"
G:"Di cosa"
D:"Niente niente" io abbassai lo sguardo immergendomi nei miei pensieri e dopo un po' Denis mi tirò un pugno sulla spalla, io lo guardai confuso e lui mi fece cenno di guardare accanto, io mi girai e la vidi ridere, mi immaginai la sua risata però quando vidi chi c'era accanto a lei il mio umore tornò ad essere cupo
G:"Avrei dovuto farlo fuori sta mattina"
D:"Giovanni" disse rimproverandomi
G:"Ma guardalo le sta appiccicato come una cozza"
D:"Non hai il diritto di essere arrabbiato" io sbuffai prendendo una bottiglia di birra
G:"Fanculo al mondo"
D:"Non puoi passarti la serata a bere e fissarli lo sai"
G:"Non li sto fissando"
D:"Se sei convinto tu" ridevano e scherzavano insieme, lui la faceva ridere e la faceva stare bene e ciò mi urtava
G:"Io lo ammazzo giuro che lo faccio"
D:"Ti calmi sei più geloso di lei che di Chiara" io spalncai gli occhi girandomi
G:"Non è vero"
D:"Fai come ti pare"
G:"De non mi aiuti così" dissi lamentandomi
D:"Io te l'ho detto che fare sei tu che non ascolti perché sei accecato dall'orgoglio" io sbuffai portandomi la bottiglia alle labbra.
La tenni d'occhio tutta la sera non la persi neanche per un minuto, poi a un certo punto le persone si concentrarono nel punto dove era lei e la persi
G:"Cazzo" mi avvicinai li, odiavo che fosse insieme a lui, non mi fidavo per niente, mi scontrai con la folla e la cercai alla ceca
G:"Dove cazzo è" fin quando qualcosa non mi tirò
Giù:"Hey" io la guardai imbarazzato
G:"Che ci fai qui?"
Giù:"Non posso stare alla festa come tutti"
G:"Con chi sei venuta poi" dissi prendendola in giro
S:"Con me riccio"
Giù:"Vi conoscete?"
S:"A parte averlo incrociato altre volte sta mattina abbiamo avuto uno scontro"
Giù:"Ti ha picchiato?" disse preoccupata girandosi e toccandoli la guancia, mi morsi l'interno guancia e strinsi i pugni
S:"Si"
Giù:"Sei sempre uguale" io sbuffai girando le spalle
Giù:"Dove vai?"
G:"Non voglio mica intralciare il tuo appuntamento metti poi che ti faccio fare brutta figura" lei tornò seria
Giù:"Non mi vergogno di te e l'ho già detto"
G:"Senti Giulia fai quel che cazzo ti pare, noi come hai detto tu non siamo più amici quindi vai trovati nuove amicizie e sperimenta nuove cose ma smettila di torturare me" dissi esplodendo
G:"Ho passato settimane a cercarti e ad avere un briciolo della tua attenzione poi mi sono stancato quindi vai fai quel che vuoi"
Giù:"Non voglio distaccarmi da te"
G:"L'abbiamo già fatto, ci siamo già distaccati" e mi allontanai tornando da Denis
C:"Ei gio"
G:"Che vuoi"
C:"Che ti prende"
G:"Niente" lei poggiò la testa sul mio petto
C:"Dopo la festa stai con me"
G:"Vuoi che vengo con te"
C:"Si"
G:"Va bene"
D:"Bro vogliono giocare tipo andiamo" io annui trascinando chiara
E:"Dai facciamo obbligo o verità" disse una ragazza che sembrava tutto tranne che sobria, ci misimo a cerchio, sentivo lo sguardo di Giulia bruciarmi sulla fronte ma cercai di ignorarlo parlando con Chiara, iniziammo a giocare così vagamente, fin quando la bottiglia non si fermò su di lei
E:"Obbligo o verità piccola"
Giù:"Verità"
E:"Beh chi è secondo te il ragazzo più carino di questo cerchio" lei strinse il naso guardandosi attorno
E:"Non esser timida" Chiara la teneva puntata, la vidi per la prima volta gelosa di lei
Giù:"Lui" disse indicandomi, io risi guardandola
E:"Bene"
C:"Le arriva uno schiaffo" disse a bassa voce
G:"Stai calma"
E:"Tocca a te riccio obbligo o verità"
G:"Obbligo"
E:"Bacia la ragazza che ti ha detto che sei carino" io spalancai gli occhi guardando Chiara
C:"No"
E:"Dai è solo un gioco mica ti ruba il ragazzo" io la guardai
G:"Stai tranquilla è solo un bacio"
C:"No non è solo un bacio ma fai come ti pare" Denis guardava la scena ridendo
Giù:"Io non ho detto di esser d'accordo"
G:"Manco io"
E:"Dai è solo un bacetto" Giulia si alzò
G:"Mi stai sfidando"
Giù:"Si" mi avvicinai a lei
E:"Il bacio a stampo non basta" io annui, lei si è avvicinò e io risi guardandola e poi la baciai, non so  esattamente per quanto tempo, so solo che quando mi staccai ebbi la necessità di rifarlo ma stesi fermo
Giù:"Bene" e si rimise seduta, io uscì fuori dal cerchio e Chiara mi seguì
C:"Tu l'hai baciata" girai gli occhi
G:"Per un gioco"
G:"Chiara non ho voglia di litigare"
C:"Io vado li e le stacco i capelli" e quando non la sentì più capì che era seria
G:"Chiara ferma" ma non ebbi il tempo di tirarla che tirò uno schiaffo a Giulia
Giù:"Ma che" e la tirò per i capelli, iniziarono a litigare e insultarsi pesantemente
G:"Basta"
D:"Fermale sembra la litigata delle bambine dell'asilo" io risi
D:"Tu prendi Giulia e io Chiara"
G:"Si certo così mi stacca la testa"
D:"Prendila" e l'afferrai
G:"Ferma"
Giù:"Lasciami"
D:"Me la porto un attimo di la così si calma" ed uscirono dalla stanza, lei mi tirò per un braccio fuori
Giù:"Tu"
G:"Io"
Giù:"Hai rovinato tutto" disse puntandomi il dito contro, non mi ferirono quelle parole
Giù:"Tu rovini sempre tutto" disse dandomi un pugno sul petto
Giù:"Io ti odio a morte"
G:"È meglio che mi odi fidati"
Giù:"Io vorrei odiarti ma non ci riesco" disse sfinita
Giù:"Io ho bisogno di e tu ti allontani da me" io la cullai un po'
Giù:"Io non riesco a farcela senza di te"
Giù:"Io ti odio perché tu torturi i miei pensieri e io non riesco a pensare ad altro"
G:"Posso baciarti di nuovo?" chiesi, lei si girò
Giù:"Io non credo che la tua ragazza sarebbe d'accordo"
G:"Tu sei d'accordo"
Giù:"Ceh non so"
G:"Tu sei d'accordo" e lei annuì imbarazzata
G:"Vaffanculo a Chiara" e la baciai, non era un qualsiasi bacio, era un bacio diverso dagli altri che avevo dato, lei poggiò la mano sulla mia guancia
Giù:"Ti prego non staccarti mai" ed annui, me la caricai di sopra, lei era imbarazzata ma si stava lasciando andare piano piano, sentì il suo corpo rabbrividire al mio tocco, lei mi passò una mano tra i capelli
G:"Com'era questo primo bacio" lei rise imbarazzata
Giù:"Bello"
G:"Certo te l'ho dato io"
Giù:"Cretino" la guardai negli occhi e sorrisi
G:"È stato strano"
Giù:"In che senso non so forse ho sbagliato qualcosa" io sorrisi portandole i capelli dietro l'orecchio
G:"Era diverso dagli altri che ho dato"
Giù:"Diverso in che senso"
G:"Ho sentito delle sensazioni che non ho mai sentito"
G:"Tu come va?"
Giù:"Sento delle strane bollicine in tutto il corpo" disse ridendo
G:"Bollicine?" chiesi divertito
Giù:"Si" si guardò attorno e dopo si rese conto di essere sopra di me
Giù:"Mannaggia"
G:"Sei bugiarda"
Giù:"Io?"
G:"Si vuoi che cito le tue parole?" lei capì
G:"Non vuol dire che se attiri tutte attiri anche a me e bla bla bla" lei mi tirò uno schiaffo sul collo e poi fece sfiorare il suo naso col mio, mi bloccai a guardarla
D:"Io credo di esser capitato al momento sbagliato" mi girai di scatto insieme a lei

Gli opposti si attraggonoWhere stories live. Discover now