polonord

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polonord
massimo pericolo

*scusate per gli eventuali errori*

POV GIOVANNI
Era il trentuno dicembre dell'anno dopo, stavamo aspettando tutti l'inizio del nuovo anno, erano ancora le undici e mezza e Denis cercava di tenermi a bada essendo che la mia lucidità era sparita
D:"Bro dai stai fermo" disse facendomi sedere, io sbuffai ridendo
G:"Che palle De"
D:"Vedi tu se l'amico ubriaco doveva toccare a me" non l'ascoltai minimamente, volevo mischiarmi tra quella folla
D:"Dove cazzo vuoi andare che non ti reggi in piedi" io l'ignorai spingendola via, la testa mi girava e avevo una visione completamente confusa
D:"Bro posso assicurarti che se ti siedi è meglio" disse afferrandomi
D:"Cazzo di solito sono io quello che si ubriaca non sono abituato a vederti così" io risi
G:"Sei un rompipalle"
D:"Domani mattina mi ringrazierai"
D:"Non è che gentilmente mi dai una mano"
C:"Io?" disse con il solito entusiasmo che ormai la caratterizzava, Chiara aveva smesso di essere Chiara in un certo senso, non era più solare e aveva perso quella famosa scintilla che la caratterizzava
D:"Si ti prego" lei annui, sedendosi accanto a me, io buttai la testa all'indietro
G:"Che palle"
D:"Stai zitto potrei lasciarti qui a marcire invece son qua"
C:"Sei qua perché quando tu sei ubriaco lui ti riporta intatto a casa"
D:"Questo è pure vero"
C:"Lascialo divertire sta sempre cupo almeno per una volta falli fare il coglione"
D:"Poteva farlo un altro giorno"
C:"Denis cazzo è capodanno e siamo tutti qui per divertirci devi rompere le palle tutta la sera solo perché per una volta ti devi occupare dell'amico poco lucido"
D:"Magari fosse poco lucido sta completamente rincoglionito" io lo mandai a fanculo
G:"Nessuno ti ha chiesto di preoccuparti per me"
D:"Allora un po' lucido sei"
G:"Vai dove cazzo vuoi" dissi alzandomi, cercai di camminare senza cadere
D:"Bro dove vai" ma lo ignorai, uscì fuori e aspirai a pieni polmoni l'aria pulita, disintossicandomi da quella della discoteca, vedevo tutto confuso, mi misi seduto e guardai il cielo, mi accorsi di quegli innumerevoli puntini di luce che erano stelle ma si vedevano solo al buio e poi mi persi a guardare la luna, mi era sempre piaciuta, era silenziosa iniziava a spuntare il pomeriggio senza cacciare via il sole e piano piano prendeva sempre più importanza, era potente ma tranquilla, non dava fastidio a nessuno, lei era silenziosa ma ascoltava e vedeva tutto, forse ero pazzo ma io la vedevo così, sentì qualcuno sedersi accanto a me ma non riuscì a mettere a fuoco la figura
C:"Che guardi" collegai la voce
G:"Non devi occuparti di me"
C:"Non mi sto occupando di te, non me ne sta fregando niente detto sinceramente"
G:"E perchè sei qui"
C:"Dicono che parlare con gli ubriachi è terapeutico poiché son sinceri"
C:" È la prima volta che ti vedo bere così tanto, in senso lo fai sempre ma rimani sempre lucido e ti fermi quando ti rendi conto che esageri"
C:"Come con il fumo, fumi ma non troppo solo quando ne hai letteralmente bisogno"
G:"In realtà non è che mi piaccia proprio bere, bevo alle feste perché mi annoio o quando devo sfogare"
G:"Il fumo invece solo quando devo sfogare perchè so che non fa bene"
C:"Non farti sfuggire la cosa di mano"
G:"Oggi mi è sfuggita abbastanza"
C:"Dovevi sfogare?"
G:"Si forse oggi si" improvvisamente un senso di nausea mi salì
G:"Cazzo" lei capì e mi trascinò in un bagno, mi tenne i capelli all'indietro, persi il controllo in quel momento
C:"Vedi che ti passa" disse sarcasticamente, mi rimisi seduto sfinito e completamente sudato, poggiai la testa al muro
G:"Mai più"
C:"Ancora devi patire mica finisce qui"
G:"La prossima volta che mi vedi bere così tirami uno schiaffo ti prego" lei annui stringendo il naso per non ridere, mi alzai da terra fallendo miseramente
C:"Vuoi una mano?" disse divertita
G:"Stronza" io gliela afferrai
C:"Cerca di reggerti almeno un po' perché non ho la stessa forza di mio fratello non so quanto riesco a reggere il tuo peso"
D:"Eccovi" Chiara si mise seduta sfinita
D:"Dove eravate"
C:"Abbiamo fatto un salto in bagno per divertirci" disse ironicamente
D:"Mancano cinque minuti"
G:"A cosa?" chiesi confuso
C:"È andato"
D:"L'abbiamo perso mi sa" io sbuffai buttando la testa all'indietro.
Mi svegliai nel letto di Denis con un mal di testa fortissimo, mi martellavano le tempie, sentivo come se il mio cervello potesse esplodere da un momento all'altro, avevo la nausea e ancora ero leggermente stordito, mi alzai dal letto e scesi le scale con l'intento di non cadere
D:"Buongiorno raggio di sole come va"
G:"Vaffanculo stronzo" dissi ridendo
D:"Hai fame?"
G:"Potrei vomitare da un momento all'altro"
D:"Allora vuol dire che la sbronza è quasi passata"
G:"Ti prego fermami la prossima volta"
D:"Lo farò sicuramente, fidati che gestirti da un ubriaco è difficile" presi il telefono e notai le innumerevoli chiamate di mia madre, la richiamai
G:"Mamma scusami"
M:"Appena arrivi qui ti faccio pentire di essere nato" denis rise
G:"Mamma non ho visto le chiamate"
M:"Sei un grandissimo deficente e coglione, mi hai fatta preoccupare"
G:"Lo so mamma"
M:"Più tardi torni?"
G:"Mamma non lo so, se ho voglia torno" e lei annui
D:"Mi sto spaccando troppo dalle risate"
G:"Se ridi per ste cose stiamo messi male"
D:"Ma no mi fa spaccare tua madre quando si incazza"
G:"È capace di uccidermi"
D:"Buongiorno anche a te raggio di sole"
C:"Stai zitto"
D:"Oggi siamo arrabbiate che succede" disse sfottendola
C:"Ti stacco le palle" io risi
D:"Lo sai che ti voglio bene e sopratutto so che tu mi vuoi bene"
C:"Contaci"
D:"Che entusiasmo Chiara tra te e lui non so chi sia più morto, ma godetevela la vita che sembrate due morti viventi" lei lo ignorò sedendosi per mangiare
D:"Ignorarmi non ti aiuterà"
C:"Sarò libera di fare quello che mi pare o devi rompermi le palle" disse stufa di ciò
D:"Fai come ti pare" disse andandosene
G:"Ha ragione tuo fratello" lei alzò lo sguardo verso di me
G:"Forse sbaglia i modi ma ha ragione"
C:"Non mi interessa"
G:"La Chiara di un anno fa si sarebbe interessata"
C:"Quella Chiara non esiste più e dovete accettarlo"
G:"Falla tornare allora"
C:"No io sto bene così gio, nella vita si cambia, primo o poi si matura e io sono solo maturata"
G:"Tu ti sei spenta non sei maturata"
C:"Non è vero"
G:"Invece si Chiara" lei stese in silenzio
C:"Sai bene perché è successo"
C:"Cosa ci ha ottenuto la vecchia Chiara dal suo carattere così aperto"
C:"Te lo dico io è stata tradita"
G:"La Chiara di prima se solo non si fosse spenta avrebbe avuto la forza di andare avanti"
C:"Tu non hai il diritto di dire cosa dovevo fare o no"
C:"Sei stato tu a spezzarmi il cuore e non accettare la vecchia Chiara e va bene non te ne ho fatto mai una colpa ma adesso accetta quella nuova senza lamentarti"
G:"Io l'ho sempre accettata puoi dirmi tutto ma non questo"
C:"Tu ti prendevi gioco del mio essere troppo buona e fiduciosa"
G:"E ti ho detto mille volte scusa, ma non dire mai più questo perché ho passato un anno a starti vicino e a convincerti ad uscire con altri ragazzi per superare il tutto"
C:"E cosa ci hai ottenuto tu?"
C:"Sai bene come la penso del fatto che lei ti abbia fregato"
G:"Non nominarla"
C:"Giusto dimenticavo che lei è Giulia l'intoccabile"
C:"No veramente cosa ci hai ottenuto tu"
C:"Io avevo il diritto di stare in quel modo perché è normale ma tu ti meritavi veramente di stare nel modo in cui stai ora"
G:"Nessuno dei due lo meritava e comunque io sto benissimo"
C:"Benissimo gio veramente, ti passi le giornate senza fare niente, ad annoiarti e vivere tutto con poco entusiasmo, non ti interessi a nulla e non hai nessun interesse, a scuola sei sempre distratto e continui a mancare, non esci neanche più, non vai alle feste e stai sempre chiuso in casa se non è mio fratello a trascinarti tu non esci più, sei chiuso dentro una bolla che solo lei potrebbe scoppiare"
G:"Non è vero"
G:"E poi tu non è che tu fai diversamente"
C:"Io almeno ci provo"
G:"Puoi continuare a provarci" lei annui
C:"E tu?"
G:"E io cosa?"
C:"Tu ci proverai?"
G:"Io non devo provarci perché non ho niente sto benissimo e sono me stesso al cento percento"
C:"Quando lo ammetterai sarà troppo tardi"
C:"Fa molto ridere"
G:"Cosa"
C:"Ci siamo lasciati per una ragazza che ti voleva e poi subito dopo non ti ha voluto più"
G:"La smetti di ricordarmelo e poi comunque non andava già tra me e te"
C:"È passato un anno e io non riesco a levarmi questa cosa dalla testa"
G:"Possiamo smetterla di pensarci"
C:"Mi sembra che qualcuno ancora non abbia digerito di essere stato rifiutato"
G:"Smettila Chiara"
C:"L'hai detto tu che sei andato avanti e che la cosa non ti tocca minimamente" io sbuffai
C:"Da quanto non parlate?"
G:"Ma in realtà io e lei parliamo Chia siamo ancora migliori amici solo che"
C:"Lei non ha tempo da dedicarti" io annui
C:"Bell'amicizia veramente"
G:"È un amicizia normale lei può fare quello che vuole e io quello che voglio"
C:"Non ho detto questo ma che la tua migliore amica non abbia cinque minuti di tempo per parlarti o scriverti non so mi fa ridere"
C:"Giulia sta sempre nel mondo dei sogni non apre mai gli occhi" io l'ignorai andando a cercare Denis, non ero minimamente pronto a sostenere quel discorso
G:"De io penso che torno a casa"
D:"Va bene bro quando vuoi lo sai che puoi venire qua non devi neanche chiedere" io annui
G:"Ciao Chia"
C:"Non morire"
G:"Stessa cosa tu" dissi scherzando.
Quando aprì la porta una scricciola di bambina mi tirò per un braccio, Virginia aveva imparato a camminare da poco e non stava un minuto ferma, aveva fatto un anno il trenta novembre e dopo neanche una settimana aveva iniziato a cammianare, mi trascinò a vedere il suo nuovo disegno, io mi abbassai alla sua altezza e le accarezzai la testa
G:"È bellissimo" lei rise battendo le mani e in un secondo me la ritrovai appesa al collo, la presi in braccio e nel frattempo andai a salutare mia madre
G:"Son tornato"
M:"Vedo che la cozza si è appicicata"
G:"Abbastanza"
M:"Vuole più bene a te che a me"
M:"Sei proprio monella" disse facendola ridere, col tempo diciamo che mia madre si era responsabilizzata, aveva smesso di fare le cazzate e si era trovata un lavoro serio, aveva anche smesso di bere anche se qualche volta le capitava ancora, con lei avevo un stretto un piccolo rapporto per questo motivo, perché era cambiata e si stava impegnando seriamente nell'essere una buona madre per una volta, mio padre no era sempre lo stesso, la copia spiaccicata di anni fa e purtroppo stando nella stessa casa litigavano e si prendevano continuamente, lei era semprè un po' terrorizzata da lui, quale bambino o bambina non sarebbe terrorizzata dal suo tono brusco, quando c'era lui veniva sempre in braccio da me e non si staccava più in un certo senso aveva paura, una volta, all'in circa due settimane fa era andata da lui con uno dei suoi soliti disegni tutta contenta per mostrarglielo e lui che era ubriaco naturalmente le aveva urlato di sopra e lei era tornata piangendo, io avevo provato a tranquillizzarla però non fu molto semplice e dopo ore e ore finalmente io e mia madre riuscimmo a farla addormentare
M:"È tranquilla?" mi chiese a bassa voce, io guardai il suo faccino poggiato sulla mia spalla ed annui
M:"Prima io e papà abbiamo litigato e accidentalmente mi ha tirato uno schiaffo"
G:"Accidentalmente?"
M:"Non l'ha fatto apposta"
G:"Sicuramente" dissi
G:"E fammi indovinare lei ha visto" annui
M:"Lo sai che cerco sempre di stare attenta però certe volte capita che la perdo di vista"
G:"Poi papà è imprevedibile lo so fino a cinque minuti prima è calmo e poi inizia ad urlare"
M:"Ieri provavo a chiamarti per questo papà era ubriaco e io non sapevo gestire le due cose"
G:"Mamma la prossima volta prometto di risponderti scusa" lei annui
G:"Dov'è ora"
M:"Non so, poi oggi è festa non lavora neanche" sentì virginia lentamente addormentarsi
M:"Ha preso il latte prima per quello si è addormentata" io annui
G:"Dove la porto"
M:"Lo sai che la culla sta nella tua stanza"
G:"Però lei non dorme nella culla" dissi ricordandomi
M:"Mettila nel tuo letto" io annui, spostai via il piumone e il lenzuolo e la misi sotto le coperte, poi spensi la luce ed uscì, mia mamma si gettò sul divano sfinita
G:"Quindi ieri papà era ubriaco?" lei annui
G:"Ti ha fatto male?" lei non rispose
G:"Mamma"
M:"Dimmi" disse svegliandosi
G:"Rispondi sinceramente" lei sospirò
M:"Si" strinsi i pugni
G:"Lo fa quando non ci sono io"
M:"Perché non vuole litigare con te, sembra strano ma in realtà vuole provare a instaurare un rapporto con te"
G:"Non succederà mai"
G:"E poi se siete divorziati perché ti lasci trattare così, mica state insieme"
M:"Non c'entra nulla gio"
M:"Potremmo stare insieme o no lo farebbe lo stesso perché è fatto così, sono la più debole qui e l'unica su cui può sfogarsi"
M:"Prima vedeva debole anche te quindi se la scontava pure con te ma ora non sei più piccolo" ricordai tutti quei momenti, tutte le volte che mi ero sentito le sue mani addosso, tutte le sue parole, ricordavo tutto di quei momenti, avevo ancora le cicatrice delle ferite che mi procurava, ricordavo gli schiaffi, i lividi e tutte le varie torture che avevo subito, tutti i tagli sulle braccia, ora non c'erano più però erano rimaste tutte le cicatrice e ogni volta che le vedevo quei ricordi mi tornavano alla mente, mi mettevano ancora paura quando ci pensavo
M:"Ho paura che possa fare lo stesso con lei"
G:"Non succederà"
M:"Ho una paura matta"
M:"Già ha paura di lui"
M:"Ho paura di quello che le farà quando crescerà"
G:"Sarebbe capace di traumatizzare una bambina a tre e quattro anni"
M:"Io giuro che metterò tutta me stessa, non le fará quello che ha fatto a me e te"
G:"Sappiamo entrambi che ci proverà"
M:"Gio ti prego almeno tu proteggila, lei ti vuole un bene da morire"

Gli opposti si attraggonoWhere stories live. Discover now