fuoriluogo

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fuoriluogo
Madame ed Ernia
*scusate per gli eventuali errori*

POV GIOVANNI
Mi svegliai nel pieno della notte tutto sudato,avevo appena fatto un incubo sentivo le lacrime scendermi dagli occhi e quel senso di ansia che mi faceva venire uno strano dolore al petto,strinsi il cuscino per la paura che mi metteva quell'incubo da quando andava tutto uno schifo e io avevo quella dannata paura,non c'entrava con la scuola,non c'entravano gli amici,non c'entrava quella voglia di essere amato,non c'entrava che i miei genitori litigassero ma che mi portassero via da loro,li odiavo a morte per la vita che mi avevano dato ma preferivo vivere qui che essere mandato in affidamento a qualche famiglia,per ora andava male entrambi mancavano giorni interi,stavano in quei giri in cui mio padre cercava di far entrare anche me,le persone "normali" direbbero che vivo male,è vero forse non sarà il mio ambiente e non è corretto come vivo ma non voglio lasciare un posto dove sono cresciuto,cercai di riaddormentarmi ma non ci riuscí completamente decisi di alzarmi,poggiai i piedi sul pavimento ghiacciato indossai una felpa e cercando di non far rumore uscì da quella casa,era dicembre c'era freddo e nevicava era strano ma stava nevicando,mi misi seduto su un muretto e guardai ragazzi e persone passare alle cinque e mezza di notte ma non mi ponevo domande ero in un mondo tutto mio,pensano che tra poco sarebbe stato il mio compleanno e avrei compiuto nove anni,a me non piaceva festeggiare ero molto riservato,l'unico compleanno che avevo "festeggiato" era stato l'anno scorso sotto l'obbligo di Giulia che amava le feste

*flashback"
Erano passati cinque mesi e avevamo legato molto lei quando aveva bisogno di sfogarsi veniva e io cercavo di confortarla un po' ma io non le avevo mai accennato della mia vita ma a lei non interessava chi fossi al di là di come mi vedeva lei
Giù:"Tra poco è il tuo compleanno" disse saltellando
G:"Non mi piacciono i compleanni e poi non ne ho mai festeggiato uno"
Giù:"NON NE HAI MAI FESTEGGIATO UNO" mi guardò sbalordita
Giù:"Quest'anno lo festeggi"
G:"Ma non mi piacciono"
Giù:"Ti faccio ricredere,vuoi vedere che ti ricredi"
G:"Impossibile son troppo testardo"
Giù:"Si si tu eri anche quello che non parlava ma con me parli" e rise
G:"Sei odiosa quando mi rinfacci le cose"
Giù:"Daii"
G:"E poi come vorresti festeggiarlo" ma stese zitta quando dei ragazzi di quinta si scontrarono con la la mia spalla,li guardai e ne spinsi uno
S:"Che cavolo fai nullità" e mi tirò un pugno
Giù:"Andiamo Gio lasciali perdere" ma non l'ascoltai gli tirai un pugno
G:"Vaffanculo a te e i tuoi amici di merda" e mi allontanai,dopo un po' mi ritranquillizzai un po'
Giù:"Devi gestire la rabbia"
G:"Non è nelle mie corde"
Giù:"E poi non dovresti dire le parolacce ma non per l'età ma non sono belle a me non piacciono"
G:"A te non piacciono le cose violente"
G:"Poi non ci riuscirei"
Giù:"Se le dici davanti a me non ti parlo più"
G:"Dai Giù" incrociò le braccia
G:"Non mi fai paura fai solo ridere"
Giù:"Mannaggia a te" e rise
Giù:"Torniamo al tema compleanno daiii"
G:"Si si che idee hai"
Giù:"Alloraaaaa visto che a te non piacciono
le feste e poi odi tutte le persone possibili tranne me ovviamente perché sono la best amica" e rise
Giù:"Vieni a casa mia e lo festeggi con me mi salvi da mia madre così è impegnata con te"
G:"Te sei pazza ma non per l'idea,non credo che a tua madre faccia piacere che sei amica con uno come me"
Giù:"A me non interessa quello che pensa lei se ti accetta va bene sennò è un problema suo,io ti voglio bene e se a lei non va bene a me non interessa ti accetterà col tempo,poi prima ti deve conoscere per decidere ma pare che scappi ogni volta che la vedi"
G:"Mi bastano le occhiate che mi tirano le altre madri,mi guardarono come se fossi spazzatura"
Giù:"Sono limitate di mente non c'è niente di male che non sei italiano"
G:"Va bene"
Giù:"Grazieeeeeeeee,ti farò festeggiare il tuo primo compleanno oh" e rise
*fine flashback*

Alla fine quel compleanno non era stato neanche così brutto e forse per la prima volta un adulto non mi aveva guardato male,stranamente a sua madre stavo simpatico non le davo fastidio perché non mi conosceva o forse lei ogni tanto gli diceva qualcosa ma non ne avevo idea,rientrai in casa beccandomi l'occhiata gelida di mia madre
M:"Dove eri"
G:"Non ti interessa"
M:"Non sei grande e non fai quel che vuoi tu te lo devi mettere in testa"
G:"Si si" e la evitai,mi iniziai a preparare già da ora,ormai erano settimane che dormivo poco e quando mi svegliavo non riuscivo più ad addormentarmi,erano ormai le sei mi sistemai e ritornai di la
M:"Ma che c'hai" mi guardò appoggiata allo stipite della porta
G:"Niente"
M:"No è un anno che fai così,non parli sei l'indifferenza in persona,sei diventato più freddo di me quasi"
G:"Non sono freddo"
M:"Torni da scuola che sembri star bene e poi torni ad essere cupo"
G:"Io odio la scuola"
M:"Allora perché sembra che li stai bene e qui no" guardai fuori dalla finestra e accennai un sorriso ripensando
M:"Vedi pensi a qualcosa e sembra che riesci a star bene solo in quel modo"
G:"È da egoisti quel che dici ognuno deve essere felice con se stesso non si deve essere felici dipendendo dagli altri"
M:"Mi fai solo capire che in quello che mi sono impegnata di più ho fallito"
G:"Impegnarsi mamma sai che cosa significa impegnarsi mi sembra di no perché tu non l hai mai fatto"
G:"Tu non hai dato il massimo ma il minimo"
M:"Ho cercato di fare il più possibbile"
G:"No sei una bugiarda perchè non è vero,se fosse vero tu ti saresti preoccupata di proteggermi o farmi capire che forse mi volevi bene"
G:"MA TU NON PUOI SAPERLO NEANCHE SAI CHE COS'È L'AMORE PER GLI ALTRI,MI HAI FATTO SOLO CAPIRE CHE NON HA ASSOLUTAMENTE SENSO ESSERE GENTILI,CHE PUÒ SOLO DISTRUGGERE,io te l ho detto una volta non ringrazierò mai te e papà vi odio a morte" mi guardava delusa
M:"Esci"
M:"Ho detto che devi uscire"
M:"ESCI E SAI UNA COSA FAI TANTO IL DIVERSO MA SEI UGUALE A TUO PADRE"
G:"IO NON SARÒ MAI COME LUI IO SONO COME DICO IO" lei notò i miei occhi farsi più accessi,presi quello zaino e uscì di casa sbattendo la porta,salì sull'autobus buttai lo zaino sul sedile e mi misi seduto,mi torturavo le mani per il nervoso,girai la testa e guardai da fuori il finestrino la neve che cadeva e rimasi incantato a questa vista immergendomi nei miei pensieri, scesi e mi guardai attorno sperando di trovarla lì a scuola ed eccola
Giù:"Hello" e mi scompiglio i ricci pieni di neve ridendo,buttai tutto lo stress e la rabbia che c'era nel mio corpo e mi rilassai,lei si accorse del mio umore storto come sempre
Giù:"Hai qualche problema,se vuoi dirmelo son qui lo sai?" lei era così non pretendeva di sapere perché stavo in un certo modo voleva solo che stessi meglio
G:"Ho litigato con mia madre"
Giù:"Ti senti in colpa o sei arrabbiato"
G:"Arrabbiato,lei non mi capisce non sa niente di me,non mi ha mai voluto e pretende che io la tratti bene come la trattavo quando ero piccolo,mi son stancato di andarla ad abbracciare e consolarla per essere insultato e mandato via,è delusa da me dice che non mi comprende,mi paragona a mio padre che non è una cosa bella"
Giù:"Mi mancano pezzi della tua vita per aiutarti così non posso dirti niente,posso solo dire superficialmente che tua mamma non riesce a capirti" per capire aveva ragione le mancavano pezzi della mia vita che non le avevo mai detto,lei non sapeva niente di me ma non pretendeva di sapere aveva quella speranza che più in là io avrei iniziato a farmi aiutare in qualche modo come lei diceva le cose a me,mi strinse le guance e rise
Giù:"Non ci pensiamo daiiii è quasi natale" e mi abbracciò,non ricambiai subito non ero ancora abituato a ricevere quell'affetto che lei era l'unica in grado di darmi,la strinsi forse per la prima volta e mi lasciai andare da quella rigidità che mi caratterizzava
Giù:"Entriamo dai" era così piccola ma matura allo stesso tempo,io a differenza sua mi sentivo più grande della mia età ma non perché mi piaceva sentirmi così anzi per niente a volte mi capitava di volermi mimetizzare nel muro per la paura,avevo un massiccio nel petto che mi diceva che senso aveva essere gentili se nessuno non lo ricambiava mai, mi lasciai trasportare da lei che mi tirava per un braccio.

Gli opposti si attraggonoحيث تعيش القصص. اكتشف الآن