Chapter 05: Mistery.

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Vancanze di primavera.
Tre parole, che sembrano musica per le mie orecchie.
Due settimane di vacanza.
Due settimane in cui cercherò di scoprire più su Ross. Non sono impicciona, è solo che vorrei aiutarlo, ma se non ho idea di cosa gli sia successo... beh, non potrei farlo.
Voglio dimostrarmi una brava amica, perché so cosa si prova quando le persone ti deludono.

Mi metto una maglia a maniche corte, con una felpa fatta a canottiera, con solo il cappuccio.
Metto dei pantaloncini corti fino a metà coscia e delle convers, come al solito.

Scendo in cucina e afferro una mela, dal cesto della frutta.
Lascio scivolare il mio cellulare - non aspettatevi che io abbia un iPhone 6 eh, ho un BlackBerry a tastini, ancora -, nella tasca dei miei pantaloni ed esco di corsa.
Sono già quattro giorni che Ross ed io siamo amici.
Ci siamo scambiati i numeri di telefono, per questo ci siamo dati appuntamento al campo.
Ormai ho imparato la strada, così ci arrivo da sola.
Percorro la solita stradina sterrata e arranco un po' sui ciotoli troppo grandi. Quando la strada si restringe, passo per un sentiero nel bosco.
Sto camminando tranquilla, con il torsolo ormai finito della mia mela, in mano, quando sento un rumore provenire dalla mia sinistra.
Volto la testa di scatto e smetto di camminare.
Silenzio.
Rimango ferma, ancora.
In lontananza vedo una strana ombra nera che cammina volto velocemente, come se saltasse.
Spaventata, inizio a correre il più veloce che posso, verso il campo.
Lascio cadere il torsolo della mela e con le mani mi aiuto a prendere più velocità.
Sento i polpacci farmi male e i piedi soffrire.
Quando penso di essere abbastanza lontana, mi fermo e mi guardo indietro.
Non c'è nulla. Solo il verde del bosco.
Forse era solo un gioco di ombre o cose simili.

Arrivo al campo, cerco con lo sguardo Ross. Lo vedo appoggiato contro un tronco, con una mano sul petto e il fiatone.
"Hey Ross!"
"Oh... hey... Laura..." Risponde lui, cercando di regolarizzare il respiro.
"Ma hai corso?"
"Sì... ero... in... ritardo..."
"Oh, okay."
Ci incamminiamo lungo il prato e ci sediamo circa al centro.

"Ross?"
"Dimmi."
'Tu hai mai visto cose che... non esistono?"
"Dipende. Intendi cose come fantasmi?"
"No. Come bagliori arancioni negli occhi di alcune persone, fruscìi improvvisi e cose del genere..." Vedo Ross riflettere sulla mia risposta. Ma non ha un viso pensieroso, quasi più preoccupato. Probabilmente si starà preoccupando della mia sanità mentale.
"No Laura, non ci ho mai fatto caso."
Mi rattristo leggermente. Sono sicuramente pazza.
"Hey, guarda che non sei pazza." Risponde Ross, come se mi avesse letto nel pensiero. "Ricordati che tutti i migliori erano pazzi."
Gli sorrido. È gentile da parte sua consolarmi.
Ma come ha detto lui 'tutti i migliori erano pazzi', quindi non mi arrenderò così facilmente. Cercherò delle informazioni su internet - lì trovi di tutto, persino dei tutorial su come parlare alle giraffe -, anche su alcuni libri di mio padre. Lui è un ricercatore, se così si può dire, quindi dovrebbe aver qualcosa in quella vecchia libreria polverosa. Ma sono anni che nessuno tocca più quei libri. Forse, troppi anni.

//

È già passata una settiman. In questi ultimi tre giorni, Ross mi ha completamente evitata.
Dice sempre: 'ho da fare'.
Sinceramente ci sto male. Il mio migliore amico mi evita.
Vi chiederete quando siamo arrivati alla fase 'migliori amici'. Qualche giorno fa, Ross mi disse che ero la sua unica amica e come tale anche la sua migliore amica. È stato dolce. Ma quando gli dissi che anche lui era il mio migliore amico e che a lui ci tenevo, mi guardò in modo strano. Due giorni dopo iniziò ad evitarmi.
Voglio scoprire cosa gli succede.
Non ho ancora incominciato le mie ricerche riguardo alle mie 'allucinazioni'.
Prima voglio parlare con Ross.

Mi incammino verso il campo. Lui sarà certamente lì.
Faccio la solita strada. A meno di un kilometro dal campo, noto un albero con dei segni di bruciature. Poi un altro. E un altro ancora.
Ma che sta succedendo?
Mi allontano velocemente. Incespico sui miei piedi mentre corro, arrivo al campo, con il fiatone.
Vedo Ross seduto ai piedi di un albero, mentre legge qualcosa.
Mi avvicino.
"Sai che ignorarmi non mi impedirà di esserti amica?" Gli faccio notare.
"Non ti sto evitando."
"No, affatto. Non mi rivolgi la parola da tre giorni, hai sempre da fare. Mi dici che ti ho fatto?"
"Non mi hai fatto niente, Laura."
"Allora perché mi eviti?"
Ross alza lo sguardo dal suo libro e mi guarda. Ha un viso da cucciolo.
"Laura, non voglio perderti. Per questo devi starmi lontana. Ho paura che rimanendo con me, ti possa succedere qualcosa di brutto."
"Cosa dovrebbe accadermi?" Lui non risponde. Sposta lo sguardo.
"Okay, se è così..." Mi rincammino verso il bosco.

//

Devo assolutamente trovare un libro che mi possa aiutare.
Accendo il mio vecchio computer e inizio a cercare alcune informazioni. Guardo l'ora. L'1:59. Sono quasi le 02:00 del mattino.

/Avvistamenti nel bosco ad est di Los Angeles/
Mi vengono fuori alcuni risultati.
Parlano tutti di lupi e altri animali.
Dai cavolo. Internet, hai sempre tutto e per una volta che la cosa è seria, tu non hai le risposte.
Ottimo, proprio ottimo.

Vado nella vecchia libreria di mio padre. Inizio a cercare il libro giusto.
'Lupi mannari', mmh no.
'Againstalife', ma cosa cavolo sono?
Afferro un grosso libro, con la rilegatura marrone, leggermente rovinata.
Lo sorreggo con un braccio, quando da esso cade un libricino più piccolo.
Ha la copertina in carta, le pagine sono tenute insieme da un spago.
'City of Angels'. Faccio per aprirlo, quando sento un rumore, provenire dalla stanza accanto.
Esco dalla libreria, sempre tenendo in mano il libro. Le luci sono tutte spente.
La finestra è aperta. Sta piovendo, notevolmente.
Mi guardo intorno.
Sento il parquette scricchiolare.
Mi volto e vedo un'ombra.
Lancio un piccolo grido, ma l'ombra scatta in avanti e con una mano mi zittisce.
Lascio cadere il libro, a causa dello spavento.
Cazzo, aiuto!
L'ombra allunga l'altra mano verso la mia guancia e me l'accarezza dolcemente. Toglie la mano dalle mie labbra.
"Ross?" Il suo nome suona come una domanda.
Dalla luce della libreria, riesco a vedere la parte sinistra del suo viso.
Lui rimane lì, senza dire niente. Mi fissa.
Capisco che vorrebbe dirmi qualcosa.
"Che succede?"
"Vieni." Mi prende la mano e mi trascina fuori dal salone di lettura.
Cosa sta succedendo?

~Angolo autrice:
Yay :3 nuovo capitolo ✋
Allora, secondo voi cosa starà succedendo? Curiose? ^-^
Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

||Paralyzed|| A Raura Fanfic.Kde žijí příběhy. Začni objevovat