Chapter 11: Againstalife.

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Rydel sembra davvero preoccupata. Decido di andare a casa sua.
Mi metto una felpa ed esco di casa. Ci metterei troppo a piedi, così prendo la mia vecchia bici - anche leggermente scassata - e mi avvio verso casa Lynch.
Pedalo il più velocemente possibile.
Un forte vento mi scompiglia i capelli e i ciotoli della stradina sterrata scricchiolano, sotto il peso mio e della bici.
Anche la mia bici fa rumori poco piacevoli, ma cerco di non farci caso.
Il bosco è stranamente silenzioso.

Quando arrivo a casa di Rydel, la vedo seduta su uno degli scalini del giardino.
"Rydel?"
"Laura! Ross è sparito! Non sappiamo dove sia! So che tu e Ross avete un posto in cui passate i pomeriggi, puoi vedere se è lì? Se dovesse succedergli qualcosa, ne morirei."
"Tranquilla Rydel, vado io a vedere se sta bene. Non preoccuparti."
"Okay." Annuisce, freneticamente.
Lascio la bici nello spiazzo e mi avvio di corsa verso il campo.

Esattamente come prima, il bosco è quasi inquietante.
Sento strani rumori provenire intorno a me, ma non ci do peso. Può benissimo essere un cervo e un grosso topo.
Le foglie e i rami sul terreno si rompono al mio passaggio.
Le mie orecchie sono tappate, riesco a sentire benissimo il rumore del mio sangue, che scorre nelle vene. Il mio cuore che batte molto veloce.
Sento un rumore greve, provenire dalle mie spalle.
Mi volto di scatto, ma non vedo nulla.
Riprendo a camminare, quasi sto correndo.
Gli alberi iniziano a farsi più fitti. Mancano tre kilometri al campo, più o meno.
Forse in bici avrei fatto prima, ma sarebbe stato impossibile girare qui. Troppi sassi, troppe radici.
Sento di nuovo quel rumore. Mi volto nuovamente e lancio un grido, appena vedo cosa si trova alle mie spalle.
Un angelo.
Ma non è come Ross o i suoi fratelli.
Ha delle occhiaie profonde e violacee. Le ali bianche, sono bruciate sulle punte e con grandi squarci al loro interno.
Indossa una tunica lunga bianca, ma tendente al grigio.
Nella mano destra impugna una spada. È nera, con delle sfumature celesti che riflette la luce del Sole.
L'elsa argentata, con una strana runa incastonata sopra. Sembra una 'A', scritta in stile gotico.
Lui si avvicina a me. Io indietreggio, ma finisco per inciampare e cadere di schiena.
La creatura mi si avvicina. Mi sorride, ma è un sorriso malvagio.
Protende la spada all'indietro, poi, come un fulmine, la conficca nella mia spalla.
Un urlo disumano esce dalla mia bocca.
Un dolore lancinante continua a pulsare vicino alla clavicola.
Oltre al dolore, uno strano bruciore si aggiunge al tutto.
Sento la spada entrare ancora più in profondità.
Un altro grido sfugge dalle mie labbra.
La creatura si riprende lentamente la spada, per procarmi più dolore.
Poi, si riavvolge nelle sue ali e una strana nebbia compare del terreno, attorno ad essa e sparisce.
La spalla fa male. Sento il sangue scivolare veloce lungo il mio braccio.
Con il braccio sinistro, cerco di afferrare il telefono. Schiaccio il primo numero nella lista dei contatti.
'Beep', 'beep'.
"Laurie."
"R-Ross..."
"Hey, che succede?"
"Ross, fa male. Aiutami..."
"Laura, cosa succede?!" Sento il suo tono alzarsi e una nota di preoccupazione compare nella sua voce.
"La mia spalla..." Non riesco a ragionare lucidamente. "Ross... non so cosa fosse... aveva una spada nera... le sue ali erano bruciate..."
"Cazzo! Laura, stai tranquilla, non addormentarti! Cerca di stare sveglia!"
"Ti prego... sbrigati..." Ross chiude la chiamata.
Cerco di rimettere il cellulare nella mia tasca.
Cerco di non perdere i sensi, ma è difficile. Il sangue continua a circolare, ma in quel punto sembra che mi siano entrate nella pelle centinaia di schegge.
Sento un rumore, provenire dall'alto degli alberi.
Spalanco gli occhi più che posso. Vedo Ross che vola verso di me.
Appena mi raggiunge, si inginocchia al mio fianco.
"Laura, non preoccuparti. Starai bene, te lo prometto. Non gli permetterò di portarmi via anche te!"
"Ross... soffro di emofilia..." Dico, sussurrando. I suoi occhi si spalancano, per la preoccupazione.
Il dolore si fa più intenso.
Mi solleva delicatamente fra le sue braccia, poi spicca nuovamente il volo.
Ogni volta che sbatte le ali, è come se un coltello mi si conficcasse nella ferita.
In mezzo minuto atterra nello spiazzo davanti a casa sua. Ritira le ali e corre verso casa.
Appena spalanca la porta, vedo le sagome dei suoi fratelli.
"Ross! Che ha Laura?!" Domanda Ryland.
"Guardate la ferita... un Againstalife!" Urla Rocky.
Scende velocemente nel seminterrato, mi adagia su un divanetto.
Lui e Rydel iniziano a cercare qualcosa, dentro dei cassetti.
"Trovato!" Urla Rydel.
Lei passa a Ross una boccettina, con al suo interno un liquido arancione.
Lui si riavvicina a me e mi versa una decina di gocce sulla ferita.
Ryland gli passa un vecchio straccio e Ross me lo tampona sulla spalla, per fermare un po' il sangue.
La ferita inizia a fare meno male.
Cerco di respirare di nuovo in modo normale.
Sento gli occhi pesanti e il sonno mi trasporta via.

//

Sento la spalla pulsare.
Sono stesa su un letto morbido.
Apro lentamente gli occhi.
È la camera di Ross. Mi scopro e cerco di alzarmi. Arrivo barcollando fino alla porta ed esco.
Scendo le scale.
In soggiorno ci sono tutti i fratelli di Ross.
"Laura!" Mi vengono tutti incontro e mi abbracciano.
"Hey ragazzi." Sorrido debolmente.
"Per fortuna stai bene!" Dice Rydel.
"Eravamo preoccupati." Continua Riker.
"Sapete dov'è Ross?"
"Dovrebbe essere nel roseto. Era quello più preoccupato. Si era addormentato davanti alla porta della sua camera, aspettando che ti svegliassi." Guardo Rocky, sconvolta.
"Davvero?" Tutti annuiscono.
Mi avvio verso il roseto.
Centinaia di rose hanno i petali rivolti dalla mia parte.
Il profumo delle rose - il mio preferito, dopo quello di Ross - mi punge il naso.
Arrivo davanti ad una piccola fontana, inginocchiato lì davanti c'è Ross. Scaglia piccole fiamme sulle superficie dell'acqua, che divampano verso l'alto, poi si estinguono a causa dell'acqua.
"Ross..." Lui si gira di scatto. In un secondo si alza e corre ad abbracciarmi.
"Per fortuna stai bene. Ho avuto paura di essere arrivato troppo tardi per salvarti. Non volevo perdere anche te."
"Sto bene adesso. Cos'era quel coso...?"
"Un Againstalife. Un fottuto Againstalife."
"C-cosa? Perché voleva uccidermi?"
"Gli Againstalife di solito non fanno niente, se li incontri in condizioni normali. Ma quello che ti ha ferita lo conosco. Ti ha ferita a causa mia." Ross mi guarda con dolore nei suoi occhi. "Te lo avevo detto! Non voglio che ti succeda qualcosa a causa mia!"
"Ross, non mi interessa. Lui non mi ha uccisa, quindi non devi preoccuparti."
"Se ci avessi messo anche solo dieci secondi in più, ti avrei persa!"
Lui mi stringe più forte a se.
"Ne varresti la pena. Io non ti lascerò solo, Ross."

//

Ross mi ha obbligata a rimanere a casa sua per la notte. La ferita potrebbe tornare a farmi male e senza le dovute cure, rischierei di lasciarci il braccio.
Mi aveva chiesto se volevo dormire con Rydel, ma gli ho detto che preferivo stare con lui.
Ora sono stesa nel suo letto, con le sue braccia che mi circondano i fianchi.
Una strana sensazione mi sale alla bocca dello stomaco. Non riesco a dormire.
Ross respira pesantemente. Un rubinetto rotto, uguale.
La flebile luce della Luna, si vede attraverso la finestra.
"Non riesci a dormire?"
"Ross, credevo dormissi."
"Fino a venti minuti fa, sì. Ma ora non riesco."
"Oh okay."
"Ti va di fare un giro?" Domanda, con la voce leggermente impastata dal sonno.
"Va bene."
Mi alzo dal letto e Ross mi segue.
Lui si avvicina alla sua scrivania e prende una boccetta.
"Nel caso ti faccia male il braccio." La fa scivolare nella tasca degli shorts.
Si avvia verso la finestra. La apre e si sporge dal cornicione.
Con un leggero rumore, spiega le ali. Allunga una mano verso di me e mi fa segno di salire.
Afferro la sua mano e appena sono abbastanza vicina, mi prende in braccio.
In un secondo, sento il vento pungente, contro il mio viso.
Saremo ad almeno venti metri di altezza ora.
"Perché ho accettato?"

~Angolo autrice:

Alloraaaaaa, avrei voluto aggiornare prima, ma qua dove abito io c'è un temporale ed è saltata la corrente, morale della storia: niente wifi e cellulare scarico .-.
VI SEMBRA NORMALE CHE UNA POVERA ADOLESCENTE CHE VUOLE POSTARE UNA FANFICTION E STARE SU TWITTAH DEBBA SOFFRIRE PER CERTE ROBE?!

Torno a far la persona civile e non una pazza sclerata in cerca di aiuto psicologico a causa della scuola.
E sì, l'ho fatto a posta a non mettere virgole, solo perché nella mia testa suonava tutto veloce xD
No, non mi drogo, sono sempre così.

Comunque, volevo dirvi che sono riuscita a scrivere alcuni capitoli in questi giorni ed ho quasi tutta la fanfiction pronta :) quindi spero di aggiornare più spesso.

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

||Paralyzed|| A Raura Fanfic.Where stories live. Discover now