Come tutto ebbe inizio

229 7 5
                                    

Davanti al gruppo si presentò una maestosa villa.

Già dal primo sguardo si poteva notare come la sua costruzione risalisse a tempi assai remoti, le petrose pareti e le grandi finestre potevano confermarlo.

Un altro indizio che poteva portare all'epoca della costruzione della casa era il portone di rovere antico che si ergeva davanti ai nostri diciassette sventurati.

Quel gruppo di persone aspettava ansiosamente di entrare nella villa per liberarsi dalla morsa del freddo che li affliggeva.

Erano diciassette, nove donne e otto uomini di diversa età e ceto sociale. L'unica cosa che avevano tutti in comune era la lettera d'invito per la cena.

La tensione tra gli invitati era assai alta.

Scrutando i volti dei partecipanti si riusciva a capire come avessero trovato familiarità negli altri invitati, ma il silenzio aleggiava su di loro.

Nonostante i partecipanti avessero tanto da dirsi dovevano sottostare ad una regola imposta dalla lettera:

"Se si vuole partecipare alla cena, non bisogna in alcun modo comunicare o parlare con gli altri ospiti prima dell'inizio"

Quindi i nostri diciassette protagonisti aspettarono in un religioso silenzio finché le porte non si aprirono da sole.

Senza chiedersi il perché, il gruppo di invitati entrò senza esitazione.

Le porte si chiusero alle loro spalle.

Gli ospiti si trovarono in un'ampia stanza, al cui fondo si trovavano due prestigiose scalinate divise da una porta di acero simile alle altre presenti nella sala.

L'intero pavimento di marmo pregiato era coperto da un lussuoso tappeto persiano.

Sopra questo, su di un tavolino, erano poggiati diciassette bracciali.

Gli ospiti si avvicinarono al tavolo per esaminarlo, quando scese dal piano di sopra un ragazzo.

L'ospite a sorpresa, un ragazzo sulla ventina, aveva una corporatura muscolosa e un tatuaggio molto vistoso sul collo che ritraeva un uccello imprigionato in un mare di filo spinato.

I suoi capelli erano corti e castani, il colore dei suoi occhi ricordava il nero più profondo dell'abisso.

Indossava una felpa grigia, jeans scuri e, sul polso destro, un braccialetto identico a quelli sul tavolo.

Alla sua vista alcuni ospiti si agitarono e con fatica mantennero il silenzio imposto dall'organizzatore.

Una donna si avvicinò al tavolo e vi trovò un biglietto.

Dopo averlo letto prese uno dei bracciali sul tavolo e lo indossò.

Il bracciale era bianco e nero, ma verso l'esterno aveva un led che si illuminò di giallo.

Gli altri ospiti seguirono l'esempio.

Ogni bracciale indossato si illuminò di un colore diverso, creando un vero spettacolo di luci.

Appena gli ospiti ebbero legato al proprio polso un bracciale, si sentì un ronzio elettrico, e si sentì il messaggio che segnò l'inizio delle loro disgrazie.

Una voce meccanica iniziò a diffondersi nell'aria:

"Salve, miei cari ospiti.
Possiamo ufficialmente cominciare questa cena.

Potete rompere il patto di silenzio che vi ho chiesto di mantenere, ma vi pregherei di seguire attentamente le parole che vi sto per dire.

Tutti i qui presenti hanno rispettato genuinamente i canoni per partecipare al mio progetto chiamato "Murderer's House".

E' finalizzato a giudicare voi e i vostri molteplici peccati.

Non c'è una persona in questa stanza che non abbia compiuto un peccato ed io ho creato un metodo per farveli espiare.

Tra voi ci sono anche io, l'organizzatore di questo evento"

Tutti i partecipanti si guardarono spaventati.

"Sarò pronto a punire i vostri peccati attraverso l'omicidio.

Ma non sarà una morte qualsiasi, bensì quella che vi spetta, piena di dolore e sofferenza, che porterà allo strazio i vostri animi.

Il vostro scopo sarà collaborare per trovarmi prima che io ponga fine alle vostre vite.

Se ognuno di voi guarderà intorno a sè noterà persone e visi famigliari, compagni di fortune e sventure.

Questo, infatti, è stato il mio secondo criterio di scelta: ho fatto in modo che per voi sia praticamente impossibile collaborare per un bene comune, perché accecati da odio e dolore arrecati dagli altri.

Io conosco le vostre pene e i vostri passati, sono l'unica persona capace di giudicarvi!

Devo però ammettere che questo mio progetto mi renderà a mia volta un orribile peccatore come tutti voi, questo mi mette assai a disagio ma è il minimo prezzo che dovrò pagare per epurare le vostre anime e far espiare i peccati dell'intera umanità!

Io sarò la pecora che porterà il gregge al lupo.

Io sarò il traditore che venderà i propri simili a un bene superiore!"

Un uomo si avvicinò minacciosamente verso "L'ospite a sorpresa", lo prese per il braccio e lo avvicinò a sè.

"Hai preparato tu tutto questo, vero? Ci devi delle spiegazioni".

Nella stanza echeggiò un brusio.

"Vero, ci devi delle spiegazioni" incitò un altro ospite.

"La situazione si fa interessante" disse un terzo appoggiato al muro.

La registrazione continuò indisturbata:

"Voi rimarrete chiusi in questa casa finché io stesso non troverò la morte!

Esatto, non c'è alcun modo per scappare da questo edificio se non la porta dietro di voi, che si riaprirà soltanto con il termine delle mie funzioni vitali!".

Nel frattempo, il ragazzo riuscì a liberarsi dalla presa dell'uomo e con tono calmo e deciso rispose:

"Vedi di darti una calmata, non saltare a conclusioni affrettate, non credo che ti convenga uccidermi, visto che sono quello che in questo momento ha più informazioni".

La voce continuò indisturbata:

"Avete servizi e provviste sufficienti per anni, quindi prendetevela con calma... non c'è fretta, il tempo scorre molto lentamente... per questo, per intrattenere i vostri poveri animi organizzerò degli eventi che vi terranno sempre sul filo del rasoio.

Non abbiate paura, nessuno verrà a cercarvi, non esiste essere vivente che tiene a voi miserabili peccatori anzi la vostra assenza non farà altro che giovare la nostra società e ogni individuo che la componente".

L'uomo si allontanò bofonchiando:

"Comunque, non mi fido di te".

Una donna che indossava uno smoking gli mise una mano sulla spalla e gli disse:

"Ci penseremo dopo, adesso sentiamo cosa ha da dire la voce meccanica"

"C'è solo una regola da rispettare: non pronunciate i vostri veri nomi!

So perfettamente che ognuno di voi ha rapporti passati con gli altri, ma vi chiedo di non pronunciare mai i loro nomi.

Per questo i vostri braccialetti emettono una luce di diverso colore.

Il colore che emette il vostro bracciale sarà il vostro nuovo nome.

Se ignorerete questa regola, il bracciale inietterà nel vostro corpo un veleno mortale che porterà a una lunga e dolorosa morte per voi e per la persona a cui appartiene il nome.

Inoltre ho preparato questa casa per un'esperienza di gioco migliore, inserendo tra le mura molti enigmi e segreti che credo che voi non vogliate che siano rivelati".

Detto questo, non posso fare altro che augurarvi buona fortuna, il giorno del giudizio è arrivato!

Che i peccatori scontino le loro pene.

Che il gioco abbia inizio!"

The Murderer's HouseWhere stories live. Discover now