Arancione I ''Una strana amicizia''

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Riccardo era confuso...

Cosa intendeva quella voce parlante?

Un gioco omicida? il giorno del giudizio?

Dove eravamo nella Bibbia?

Era questo il finale di Templar Guards?

Poi per cosa dovrebbe essere giudicato Riccardo?! Non aveva fatto niente!

Ok aveva ucciso una persona ma questo non lo rendeva...

Sì, decisamente lo rendeva un orribile peccatore.

Era forse l'ora di scontare la propria pena e subire la punizione decisa da un essere superiore?

Naaaa.

Il ravveduto omicida non credeva in quelle credenze arcaiche e dogmatiche, l'unica cosa in cui facesse affidamento erano il vivo presente e l'esperto passato e questi erano chiari, il ragazzo era circondato da peccatori pronti a calpestare la vita altrui pur di ottenere il proprio obbiettivo, e Riccardo era uno di quelli.

L'unica cosa da fare era giocare a quel malsano gioco.

Oltre a lui nella stanza erano presenti diciassette giocatori nella stanza, Riccardo riusciva a scrutare qualche viso conosciuto, ma avrebbe preferito non rincontrarli.

La situazione era critica, Riccardo era circondato da nemici e conoscenti.

Il ragazzo non sapeva di chi fidarsi e non aveva la più pallida idea di come far fronte al tragico evento.

Quindi Riccardo, mosso dalla pura disperazione e paura, navigò nel perfido caos che regnava nella stanza e fece l'azione a lui più naturale...

"Ma salve mia vecchia complice, anche tu qui?"

La donna si girò verso Riccardo incuriosita.

La donna era sulla trentina, alta e possente.

I suoi capelli castani erano raccolti in una coda malfatta, infatti due piccole ciocche di capelli coprivano gli azzurri castani.

Il suo abbigliamento era abbastanza stravagante, indossava una stretta camicia coperta da uno scuro gilè mal abbottonato , pantaloni grigi sgualciti e delle eleganti scarpe maschili nere.

Era chiaro come la donna non era usuale indossare quel genere di vestiario e di come avesse fatto di tutto pur di presentarsi in maniera consona a quella presunta cena.

"Ciao... Arancione... bello sapere che sei ancora vivo, ma speravo che ti fossi trasferito in un'altra nazione..."

"Sì lo so, nonostante tu mi avessi dato i mezzi per iniziare una nuova vita non ho avuto le forze di lasciare questa malvagia città e iniziare una nuova vita"

"Piuttosto come mai anche tu sei qui?"

Chiese Riccardo

"Diciamo che la lettera d'invito era molto promettente" rispose la donna.

"Anche a te hanno promesso del denaro?"

"No, ti sembro una disperata senza soldi come te? Non mi abbasso a un compenso così grezzo e volgare "

"Disse la poliziotta corrotta-"

La donna guardò Arancione in cagnesco.

"Cambiando argomento! Ti va di stringere un'alleanza?"

Continuò il ragazzo.

"In che senso?"

"Mi hai già salvato la vita e sono sicuro che tu non abbia brutte intenzioni nei miei confronti, quindi personalmente sei l'unica di cui mi fidi qui dentro.

The Murderer's HouseWhere stories live. Discover now