Verde I ''Un'interessante colazione''

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Cecilie era accecata dalla luce del primo mattino, non esisteva niente di più rilassante di stare sola immersa nella natura.

Verde si sdraiò sul sentiero sterrato e iniziò a contemplare il cielo.

Era tutto così magnifico:

L'odore del caffè appena fatto, il rumore ovattato della natura e il blu intenso del cielo costernato da poche candide nuvole.

Cecilie non aveva mai visto un cielo così pulito, il cielo della città era sempre oscurato o dalla troppa luce dei palazzi oppure dai gas delle fabbriche.

Era incredibile come gli umani riuscissero a rovinare tutto quanto, anche le cose a loro lontane e intangibili come il cielo.

Il cuore di Cecilie era colmo di felicità pura.

Verde non sentiva una tale emozione da troppi anni, prima dei diciotto, prima del cambio d'identità, prima... di tutto...

Anche se Cecilie era rinchiusa in quelle tre pareti di vetro, si sentiva libera.

Non le sembrava di essere imprigionata in una vecchia casa con i suoi peggiori nemici.

La mente di Cecilie era altrove.

La mente di Cecilie era libera nel cielo, mentre il corpo era imprigionato in questo inferno chiamato Terra.

Verde nella sua vita aveva provato a diventare il Lucifero terreste così da poter trasformare l'inferno in un posto migliore... Ma aveva fallito nel suo intento.

Adesso non le rimaneva che sorseggiare il suo caffè godendosi gli ultimi attimi della sua vita.

"Ma ciao, Verde! Anche tu qui?"

Verde sobbalzò facendo volare in aria la sua tazza di caffè.

La donna provò a prendere la tazzina al volo, ma nel farlo inciampò e finì con il viso per terra, con notevole sorpresa di Verde però, la tazza atterrò sulla sua mano aperta.

Verde sentì bruciare la propria mano.

La tazza era caduta capovolta.

Nero ridacchiando aiutò la donna ad alzarsi e prese la tazza ormai vuota.

"Buongiorno Nero" disse Verde con tono secco.

"Buongiorno anche a lei, Verde" rispose Nero continuando a ridere.

"Va bene, va bene. La smetto. Posso offrirti un caffè?" Chiese Nero notando il nervosismo sul viso di Verde.

Verde annuì e percorse il sentiero sterrato insieme a Nero.

"Posso dire che sono molto interessanti questi due sentieri all'esterno. E' ovvio che nell'idea originale della casa non fossero stati proprio concepiti. Perchè collegare la sala da pranzo ad una stanza esterna?

E' chiaro che l'organizzatore gli abbia costruiti apposta per escluderci l'accesso al giardino" Nero continuò a teorizzare sulla planimetria della casa per tutto il tragitto, ma le sue parole furono portate via dal vento, visto che Verde era concentrata nel contemplare il cielo sovrastante.

Finalmente raggiunsero la sala da pranzo.

Verde fece per dirigersi verso la cucina per prepararsi un secondo caffè, quando Nero le disse:

"Tranquilla, ci penso io. Accomodati pure."

Cecilie si sedette a capo tavola e guardò l'uomo lasciare la stanza.

Era chiaro che volesse chiederle qualcosa di scomodo o sconveniente.

Nero aveva l'abitudine di dilagare quando doveva trattare di argomenti non molto piacevoli.

The Murderer's HouseWhere stories live. Discover now