𝐈𝐍 𝐓𝐇𝐄 𝐌𝐎𝐑𝐍𝐈𝐍𝐆

II

Pov Jungkook

-Jungkook, abbiamo fatto- mi dice Jimin sedendosi sul divano.
-Dove gli avete buttati?- chiedo prendendo il telecomando per accendere la tv.
-In un lago non poco lontano da qui- risponde Suga.
-Siete sicuri che nessuno li troverà?-
-Jungkook, è da un po che facciamo questo lavoro. Nessuno li troverà-
-Bene, ottimo lavoro ragazzi-

Ciao, sono Jeon Jungkook e ho 24 anni. Vivo a Seul e sono un boss mafioso. I miei genitori mi hanno ereditato tutto il potere quando ero un novellino in questo ambito, quindi, ho dovuto imparare tutto da solo. Il mio lavoro richiede essere indifferenti con tutte le cose che ti mettono davanti.

Sono uno che uccide senza esitare se non mi ascolti, se mi tradisci, se non rispetti le consegne o se mi dai fastidio. Ho ucciso un sacco di persone e fino a ora non me ne pento. Proprio 2 giorni fa ho ucciso Heeseung, IN e Beomgyu. Perché? Non hanno rispettato un patto quindi PUFF, morti.

Giro sempre con i miei amici: Jin, Nam e Hobi sono i miei bodyguard, Suga e Jimin sono i butta cadaveri e Tae è il mio braccio destro, piuttosto maldestro, ma simpatico. In ambito cadaveri Jimin e Suga sono i migliori; nessuno ha mai scoperto dei cadaveri. Sono molto bravi.

La polizia sa chi sono ma non hanno abbastanza prove per mandarmi in prigione. Che ingenui!

Ho un tatuaggio: JJK sul braccio. È labbreviazione del mio nome. Quando uccido lo incido nei polsi delle vittime a mano con un coltellino.

Quasi ogni sera vado in discoteca a divertirmi con i ragazzi. Sono il classico playboy che scopa e poi lascia. Per me l'amore esiste, ma non è fatto per quelli come me. Un giorno lo troverò? Ne dubito, ma non si sa mai.

-Jungkook, gli abbiamo trovati- mi dice Tae appena entrato in soggiorno.
-Bene, gli aspettavo a braccia aperte- rispondo dirigendomi nella parte più oscura della mia casa, il seminterrato.
Entro e trovo Mark e JB legati ad una sedia elettrica. Perché? Hm adesso lo vedete.
-Bene, bene, bene. Chi abbiamo qui? Mark e JB. Come state?- chiedo facendo un sorrisetto.
-Vaffanculo- mi risponde JB guardandomi negli occhi. Io rido.
-Jin metti la potenza minima- dico sedendomi su una sedia davanti a loro.
-3, 2, 1, via!- in quel momento partirono scosse a tutte e due, che urlarono dal dolore. Musica per le mie orecchie. -321 Stop!- ordino. -È stato bello?- chiedo con lo stesso sorriso di prima.
-Ti prego basta, dimmi cosa vuoi- mi implora Mark con gli occhi lucidi.
-Tu vuoi aiutare sto bastardo- mi sputa -mai nella vita- controbatte JB.
-RM slega Mark e tienilo bene, mentre tu caro JB mi hai scassato i coglioni. Jin potenza massima!- ordino.
-Sei sicuro?- chiede Jin.
-Ci vediamo all'inferno bastardo- dice JB sputandomi ancora. Mi alzo e gli tiro uno di quei pugni che per quanto lho dato forte gli ho rotto la mascella.
-Ci vediamo lì coglione e già che ci sei salutami il diavolo. Jin ORA!- una scossa e muore. Soddisfatto prendo il coltello che porto sempre con me e gli incido JJK.
-N...non farò qu...quella fine vvero?- balbetta Mark piangendo.
-Tu mi stai simpatico, ma mi devi dire parecchie cose. Chi è il tuo capo?- chiedo
-Kai- risponde. Kai, quel bastardo.
-In questo momento dove si trova?-
-A Bologna-
-In Italia?- chiedo incredulo da quanto lontano si sia nascosto.
-Si ed è anche molto protetto da guardie quindi sarà un po' difficile entrare-
-Okay, sei stato di buon aiuto. Ti lascio ma se osi fare parola di quello che è successo ti sego le gambe e le braccia mentre tu sei vivo, intesi?-
-Si, si, si grazie signore, grazie mille- risponde inchinandosi varie volte.
-Nam portalo di sopra e lascialo andare- ordino mentre predo una pistola da Suga.
-Ehm Mark- lui si gira -salutami JB- e gli sparo dritto al cuore. Vado verso di lui e gli incido JJK ovviamente.
Come ho detto bisogna rimanere indifferenti in questo lavoro.

-Suga, Jimin fate il vostro lavoro- dico ritornando di sopra dirigendomi verso il bagno per lavarmi le mani e il coltellino. Mi guardo allo specchio.

-Sei proprio bello Jungkook- dico prima di uscire.