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Era ormai da un po' che Lisa era tornata a lavoro insieme alle ragazze. La pancia iniziava già ad uscire un pochino ma passava ancora inosservata.

Anche Jungkook aveva ricominciato a lavorare. Non era lucido come prima ma almeno non si faceva prendere in giro. La promessa che aveva fatto a Lisa la stava ancora mantenendo perché, con lei o senza di lei, voleva migliorare e non uccidere nessuno era già un grande passo.

Ma ritorniamo a Lisa. Come ormai avrete capito Lisa terrà il bambino e no, non lo dirà né hai suoi né a Jungkook. Non vuole che suo figlio diventa come loro, non l'avrebbe mai permesso.

Con le ragazze stava già iniziando a scegliere dei nomi: i nomi thailandesi erano bocciati, definiti troppo difficili. Nomi cinesi e giapponesi anche no, quindi o coreani o internazionali. Ma era ancora troppo presto per decidere.

In quel momento Lisa stava firmando dei documenti da mandare al tribunale per una condanna, ma venne interrotta da Jihyo che bussò all'ufficio.

-Avanti- rispose mettendo i documenti dentro un scomparto.
-Lisa, qualcuno vuole vederti con insistenza, senza appuntamento- disse Jihyo.
-Allora no- rispose il capo rotolando con il sedia dall'altra parte della scrivania.
-Ha detto che é molto importante, che non può rimandare-
-Se é alto circa un metro e ottanta, ha dei pearcing alla faccia e ha un braccio tatuato, non lo voglio vedere- disse Lisa senza togliere gli occhi dai documenti che aveva in mano.
-Nono, non sembra avere pearcing e porta il cappotto quindi non so se ha tatuaggi-
-Taeyong, cosa vuole ancora?- chiese alzando lo sguardo verso alla sua segretaria.
-No, non é quello che veniva sempre a cercare Jennie. É un altro ragazzo-
-Ten? No, mandalo via-
-Non sembra neanche tuo fratello, Lisa. Questa persona non è mai venuto qui-
-Dov'è?-
-Nell'area d'attesa-
-Okay, vengo io- disse Lisa alzandosi dalla sedia per dirigersi nel luogo. -Come ha fatto ad entrare se non ha un appuntamento?-
-Sicuramente Sana ha sbagliato-
-Quella ragazza la devo licenziare un giorno- disse Lisa, camminando rimpolpando i corridoi con il suono dei suoi tacchi.

-Tu?-
-Ok wow Lali. Ce ne hai messo di tempo- disse Jackson alzandosi. La sicurezza nei dintorni cercò di bloccarlo ma Lisa gli fece un cenno e si ritirarono.

-Ma come mai sei qui?- chiese Lisa andandolo ad abbracciare.

Forse vi sembrerà strano che Lisa abbracci l'ex della sua migliore amica, ma lei e Jackson sono sempre stati molto amici. Lui le aveva presentato il suo migliore amico, Bam, lui li aveva fatto mettere insieme ed é lui che gli ha fatto lasciare pacificamente.

-I'm back to Korea- rispose lui abbracciando l'amica.
-Vieni, andiamo nel mio ufficio- invitò Lisa facendogli la strada.
-Nel tuo ufficio?-

-Entra-
-Oh wow Lisa. É enorme questo ufficio. Sono cambiate un sacco di cose da quando sono andato-
-Sono passati quasi 4 anni-
-Sisi, é vero. Quanti anni avevi? 20? Eri una bambina-
-21. Comunque dovresti toglierti quella barbetta. Sei orrendo con quella-
-Non ti piace?-
-No-
-Okay, la taglierò- disse lui sorridendo.

-Allora come va, capo del dipartimento di Seoul?-
-Pochi alti e tanti bassi- rispose lei.
-Cos'è successo?-
-Delusione d'amore-
-Ti sei fidanzata? Tu? Lalisa Manoban?-
-Senti, vaffanculo-
-Scusa, é che mi é sembrato un po' strano da parte tua. Non me lo aspettavo che dopo Bam avresti trovato un altro-
-Invece é successo ed é stata una grande stronzata-
-Colpa tua o sua?-
-Sua-
-Che é successo?-
-Mi ha preso in giro-
-Ma ti amava?-
-Non lo so, non penso-
-Mi dispiace Lali-
-Vabbè, ma basta parlare di me. Tuo figlio come sta?-

Jackson rimase un po' sorpreso della domanda di Lisa. Di quale figlio stava parlando?

-Che stai dicendo?-
-Dai, ho visto alla foto di te che abbracciavi una che eri incita con scritto: ti amo o robe del genere-
-Oh, quella?- iniziò scoppiando a ridere.
-Non c'è niente da ridere. Jisoo ci é rimasta malissimo- disse Lisa pentendosi subito di quello che aveva detto.

𝐈𝐍 𝐓𝐇𝐄 𝐌𝐎𝐑𝐍𝐈𝐍𝐆Where stories live. Discover now