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"sei bella che la musica non c'è" spengo la sveglia che come ogni mattina mi dà io buongiorno e vado verso la cucina per fare un caffè, subito dopo mi dirigo in bagno e do una sistemata, mi lavo via la serata di ieri e mi vesto indossando dei jeans ed un top entrambi neri, le converse sotto e metto in borsa tutto le cose che mi servono, prendo il cellulare e chiudo la porta uscendo, faccio partire da spotify la canzone ipernova e poi e mi avvio verso casa della mia amica, dopo pochi minuti sono a destinazione così busso, quando entro con mia grande sorpresa e dispiacere trovo Giulio e Luca, il suo amico seduti sul divano che scherzano, io primo ragazzo mi saluta con un cenno della mano accompagnato da un "ciao gre" , mi chiudo la porta alle spalle e poso la borsa all'ingresso
-quando mi hai invitata, hai omesso un dettaglio - sussurro alla mia amica mentre cerca della pasta
-è il suo migliore amico, non lo lascerebbe mai a casa solo - dice
-con te non lo faccio - aggiunge
-mi offendi se ci paragoni- dico ridendo
-prova a farci amicizia dai - dice e nego con la testa prendendo un pezzetto di pane che era in tavola
-piuttosto torno a casa - aggiungo
-esagerata - dice
- vuoi una mano? - chiedo sperando che mi faccia restare in cucina, facendomi sfuggire a un ipotetico dialogo
-no grazie - risponde
- buongiorno ragazzi - la madre di Michelle, Milena entra in sala per salutarci
-oh ciao Greta - dice accogliendomi in un abbraccio mentre ricambio il saluto
-allora io vado, controlla che Michelle non mi bruci la casa - mi dice con una mano sulla spalla, annuisco ridendo e subito dopo mi siedo sul divano
-che ha detto la sala? - chiedo rivolta al ragazzo della mia amica
-non prendono prenotazioni così lontane - dice cercando il telecomando
-per cosa? - Luca interviene ma viene ignorato da entrambi
-ho chiesto a vari ristoranti ma nessuno vuole già impegnarsi - dico sistemandomi meglio
- unica soluzione, casa mia - aggiungo
Michelle tra qualche mese partirà per l'anno al estero e volevamo organizzare una piccola festa d'addio ma molto intima
-sicura? - chiede
-si sarà estate lo facciamo all'aperto tanto siamo pochi - dico
Annuisce
-si potrebbe sapere cosa? - chiede nuovamente antipatico
- i cazzi tuoi mai? - chiedo acida
- non ho chiesto a te - dice con lo stesso tono
- ma alla persona affianco a te - dice spostandomi leggermente
potevi parlarci senza spostarmi - dico
- lui non mi vedeva - dice
- che grande perdita - dico sarcastica
- non sarebbe una perdita se te ne andassi - dice lui
- sono a casa della mia migliore amica non tua e non intendo andarmene perché me lo dice una persona che conosco da meno di 24 ore - Sorrido falsissima
- avrei preferito non conoscerti, la mia vita ora sarebbe migliore - dice
- mi dispiace che la tua vita sia talmente brutta da essere influenzata dalla mia presenza - dico prendendo il cellulare
-credimi non è così - dice
- mi fa piacere per te - dico
- ragazzi - ci chiama Michelle, così tutti le diamo attenzione
- se volete qualcosa da bere dobbiamo andare al supermercato - dice
- se volete vado io - dico alzandomi
-ho bisogno di cambiare aria - aggiungo prendendo la borsa
- Gre quello vicino è chiuso ti deve accompagnare qualcuno - dice lei, con qualcuno so già chi intende
- vai tu? - chiede Giulio a Luca
Io nego con la testa
Lui sbuffa alzandosi
Fantastico, scendiamo entrambi le scale fino ad arrivare alla macchina saliamo e ci dirigiamo verso il supermercato
-gira lì - dico indicando un incrocio
-è solo pedonale - dice
-non è vero, è piccola ma ci passiamo - dico indicando  la strada, ovviamente rifiuta di ascoltarmi e ci imbattiamo nel traffico
-puoi accendere la radio? - chiedo
-fallo - dice suonando per la centesima volta il clacson, come se cambiasse qualcosa
-avresti dovuto ascoltarmi - dico indicando la strada libera
-Ora gira lì - dico indicando un altro vicoletto e sta volta fa quello che dico difatti arriviamo al supermercato pochi minuti dopo
-che dobbiamo prendere? - chiede una volta arrivati al reparto
-spritz? - chiedo, scrolla le spalle prendendo due bottiglie e poi i miei occhi cadono su una bottiglia di birra, faccio per prenderla ma mi precede mettendola nel carrello, subito dopo andiamo a pagare e successivamente a casa

-finalmente, eravate spariti? - chiede Michelle aprendo la porta
-nel traffico, per colpa di qualcuno che non ascolta - dico entrando
-ci siamo stati 10 minuti - dice
-non sarebbe successo se mi avessi ascoltata - dico sedendomi a tavola per poi pranzare

- ordiniamo delle pizze? - propone Michelle essendosi fatta sera
Tutti accettiamo così chiamiamo la pizzeria che ci informa che dovremmo andarle a ritirare noi così i due ragazzi si dirigono li
- allora - dice Michelle sistemandosi meglio
-che c'è? - chiedo posando il telefono
- da quello che ho sentito tu e Luca vi volete molto bene - dice in modo sarcastico
-non riesco proprio a tollerarlo - dico
-poi si crede superiore a tutti - aggiungo provocandole una leggera risata
- è l'ultima persona con cui sceglierei di passare anche 10 minuti -  aggiungo ridendo ma sono sincera, purtroppo è il migliore amico di Giulio e come Michelle con me se lo porta sempre dietro quindi sono costretta a sopportarlo ma non   diventeremo mai amici
- va bene comunque c'è questo mio amico che ti ha vista su Instagram dalle mie storie - Inizia a spiegarmi so già dove vuole arrivare a un "appuntamento" a quattro, lei odia che io sia  felicemente single, mi sento già bene da sola non cerco nessuno se arriverà quando arriverà qualcuno si vedrà
- potreste anche uscire una volta o due - dice
Faccio un espressione contraria come ho già detto non voglio che qualcuno entri nella mia vita, si alza per aprire al campanello che hanno appena suonato lasciando il discorso insospeso portano le pizze così iniziamo a prepara la tavola
-comunque potresti valutare - ribadisce un altra volta
- ancora no non voglio uscirci - dico prendendo i bicchieri
-che succede?- interviene l'amico di Giulio, sempre in mezzo
- niente - lo liquido velocemente prendendo i bicchieri
-Greta non vuole uscire con un mio amico, è diventata così apatica - dice Michelle beccandosi un occhiataccia da me
-se non vuole lasciala stare - dice
wow, per la prima volta ha detto qualcosa di sensato
- wow per la prima volta hai detto qualcosa di sensato - esterno il mio pensiero
Per poi sedermi a tavola e mangiare dopo poco essendo le 23 decido di tornare a casa visto che domani ho scuola
-dove vai? Sei pazza? - chiede Michelle
che succede? - chiedo
-guarda come piove - dice
-mi accompagnato voi? - chiedo
-non ho la macchina sono qui da ieri - dice Giulio,  dovrò farmela sotto la pioggia
-la mia la ha mia mamma - dice
-accompagnala tu- dice Giulio riferito a Luca
-non piove tanto - dico sotto le risatine della mia amica
Lui annuisce, per poi infilarsi il giubbotto  scendo giù raggiungendo la sua auto passiamo tutto il viaggio in silenzio poi arrivo a destinazione
-prendi l'ombrello - dice passandomelo
-cosa? - chiedo
-piove e devi salire le scale prendi l'ombrello - mi invita nuovamente a prenderlo ok, questa  cosa mi lascia leggermente spiazzata
-Grazie - dico ancora stupita da questo gesto  non me lo aspettavo
inizia a piovere sempre più forte nel frangente in cui sto per aprire la porta tanto da fare uno strato d'acqua
-vuoi salire ? - chiedo
- che? - rimane un po spiazzato
- piove troppo per guidare, se vuoi aspetti che si calmi un po'- dico
-sia chiaro solo perché se se succedesse qualcosa avrei i sensi di colpa - spiego meglio
-ok- si limita a dire per poi scendere e salire
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Che ne pensate?

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