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- Mamma e papà sono a Genova da mio zio, vieni da me? -  mi chiede michelle mentre arriviamo a scuola
- però ti avverto Giulio ha invitato anche - lei si ferma ma io ho capito benissimo, è passato qualche giorno da quella sera e ho evitata di incontrarlo varie volte
-non fa niente - dico facendo ripartire la musica arriviamo a scuola poco dopo, in anticipo strano ma vero
- buongiorno - ci saluta Giulio
Entrambe ricambiamo il saluto iniziando a discutere di cosa portare sta sera
- buongiorno - arriva anche Luca a cui decido di non rispondere
-non eri educata tu? - chiede dandomi una leggera gomitata
-lo sono - dico
-non mi hai salutato - dice
-ciao - dico ridendo
-oggi ci sei? - chiede Giulio al suo amico e lui ci informa che oggi fortunatamente ci sarà
dopo poco suona la campanella e entro in classe
abbiamo matematica per le prime due ore e poi scienze motorie,
i nostri professori annunciano di doverci dividere un coppie, ci stanno "insegnando" a giocare a pallavolo così da sfidare altre due classi, rivolgo subito uno sguardo alla mia amica che lo ricambia
- in ordine di come siete messi - dice essendo che siamo divisi in due file per classe
Cazzo, realizzo chi ho difronte
- Greta tu vai con - chiede la prof aspettando il nome del ragazzo
-Luca - dice Lui con un ghigno sul viso
alzo gli occhi al cielo sbuffando e iniziamo a fare i nostri palleggi
- non sei onorata? - chiede battendo la palla
- dovrei esserlo? - chiedo
Ed annuisce
- senza motivo però - aggiungo
-giochi a pallavolo con me e non sei onorata? - chiede
-no, non mi sembri un campione - dico
- sono più bravo di quello che sembro - dice
-non credo sai - dico battendo la palla
-credo di sì - dice lanciandola
-saresti tu quella brava? - chiede
-mai detto - dico

LUCA'S POV
-mai detto - dice rilanciando la palla, osservo bene i movimenti che fa preferisce pararla più tosto che giocare effettivamente, presta più attenzione alla conversazione che al gioco ed è sulla difensiva come sempre, mi ha colpito dal primo giorno volevo subito farci amicizia e forse qualcosa di più da quando Giulio me ne ha parlato, ma poi ho esagerato con la battuta e lei bhe non l'ha presa bene abbiamo continuato così per tre mesi ormai

GRETA'S POV
-vado un po' al bar - dico lanciandogli la palla
-ti reco disturbo se ti accompagno? - chiede prendendola
-meno di quello che pensi - dico chiedendo al professore di uscire
-come mai questi attacchi di fame improvvisi? - chiede mettendosi in fila vicino a me
-più che altro non avevo più voglia di giocare - dico prendendolo il solito pacchetto di m&m mentre lui prende un pacchetto di smarties, raggiungo l'agorà della scuola e mi siedo su uno dei gradini
-oggi pomeriggio vieni da Michelle? - chiede sedendosi vicino a me, annuisco appoggiando la testa sulla sua spalla mentre mangio e scrollo instagram
-non lo posi mai il telefono? - chiede
-come mai, lo hai scarico il tuo? - chiedo
-anche - dice
-comunque non lo uso mai se sono in compagnia - dice
-e di chi sarei in compagnia? - chiedo
-mi sembra che fossi tu ad avere la testa sulla mia spalla - dice, sento le guance bruciarmi leggermente e pure si sta bene
-lo faccio con tutti - dico e lui annuisce poco convinto
-sei vuoi ho il power bank nello zaino - aggiungo alzandomi, gesto che replica e raggiungiamo la classe
-tieni - dico attaccando il cavetto
-grazie - dice
-dovremmo tornare in palestra - dico ed annuisce così ritorniamo

Le successive ore passano abbastanza normalmente

Luca 12:35
"Io sono nell 'Agorà non mi rechi disturbo se mi raggiungi"

Esco dalla classe raggiungendo il punto d' incontro dove è seduto
-vedo che sei qui - dice
-eh già - dico sedendomi
-come mai hai richiesto un tale disturbo? - chiedo
-noia - dice ed annuisco, passiamo i successivi minuti a parlare e dopo aver ridato il power bank torno in classe

Appena finite le lezioni corro a casa a studiare essendo che oggi ho lezione di canto, velocemente mangio e studio fino alle 16, vado in camera cambiando la mia tuta con dei jeans mom  neri lascio però il top bianco e la crocchia disordinata mi dirigo a lezione di canto fino alle 18 quando mi dirigo a casa di Michelle  ad aprirmi è lei anche se sono l'ultima, lei torna in cucina e io vado a sedermi sul divano
-si saluta eh - dice posando il telefono
-buonasera - dico
-come sei stupida - dice mettendomi un braccio dietro al collo
-parla per te - dico ridendo
- Greta - mi chiama Michelle mentre è in cucina, così mi giro dandole attenzione
- ti ricordi di quel mio amico che voleva uscire con te - chiede, so già dove vuole arrivare
- mi ha chiesto di nuovo di te - dice
La guardo interrogativa
- stasera noi usciamo - dice
- quindi?-chiedo
- escici uno volta così te lo levi da davanti - dice
Ecco dove voleva arrivare
-no - dico bevendo un sorso d'acqua
- una cena a quattro- dice
- a cinque - interviene Giulio sottintendendo  chi voglia portare
- così si perde il senso - dice Michelle
- a cinque è meglio - dico
più gente c'è meglio è, Simone il suo amico non deve pensare che io voglia uscire con lui
Non fraintendete non mi do delle aree ma semplicemente non voglio relazioni o altro per ora tantomeno con lui
- ma se tu nemmeno lo sopporti Luca - dice lei
- io sarei qui eh - dice quest'ultimo
- meglio lui che Simone - dico
- onorato - dice lui ridendo
- senza offesa ma saremo 4 - dice Michelle
- sta sera va bene? - chiede, annuisco stanca, anche perché non ho bisogno di chissà che preparazione mi bastano due minuti e un vestito
Così ci diamo appuntamento e decido di tornare a casa a darmi una sistemata a pied
- posso accompagnarti fino a casa? - chiede mentre scendiamo le scale ed annuisco così salgo in auto
-non voglio andarci - sbuffo sedendomi
-sei obbligata? - chiede ed annuisco
-preferirei uscire con Satana - aggiungo ridendo provocando anche a lui una risata

-allora mi vado a cambiare essendo che ho 5 minuti - dico una volta arrivata a casa
Annuisce e mi guarda salire le scale
- resti li? - chiedo
Sale anche lui le scale ridendo una volta arrivati si siede sul divano io vado in camera mia indosso un tubino nero con le converse bianche, sistemo leggermente il trucco e i capelli e spruzzo un velo di profumo per poi tornare di là
-allora sono decente per un appuntamento a cui non voglio andare ?- domando buttando gli occhi al cielo
Lui non risponde guardami con un espressione leggermente stupita
-diciamo che non si vede che non vuoi andarci - dice
- Grazie - Sorrido
Ok forse mi ero sbagliata effettivamente non è un rapporto impossibile era colpa della conoscenza,
o della prima impressione
o sua
o mia
o di entrambi
Di chiunque sia, quest'amicizia  non mi dispiace, diciamo così
- andiamo? - chiedo
Annuisce e ci dirigiamo in auto, dovendomi dare un passaggio

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Che ne pensate?

Comunque per quando riguarda l'altalena non ho trovato una foto precisa ma per me sarebbe questa solo più profonda e completamente di plastica (spero abbiate capito)

Comunque per quando riguarda l'altalena non ho trovato una foto precisa ma per me sarebbe questa solo più profonda e completamente di plastica (spero abbiate capito)

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