6

256 15 4
                                    

Saliamo in auto, e prendo il cellulare rispondendo a Michelle con "si si arrivo"
- sei emozionata vedo - dice provocandomi una leggera risata
- tantissimo guarda - dico sarcastica
-sarà mai così terribile? - chiede
-allora pensa te all primo incontro però ancora più convinto - dico ridendo e ride a sua volta
-grave allora - dice
-orrendo - dico
-come lo consci? - chiede
-qualche volta è uscito con noi - dico ed annuisce
-resta, ti prego - dico ridendo
-vorrei ma poi la tua amica mi ammazza - dice
-non fa niente - dico
-ci tieni così poco alla mia sopravvivenza? - chiede ridendo e nego con la testa
- dovremmo essere arrivati - dico , spegnendo il navigatore
È stato più piacevole di quello che credevo
Arriviamo e ci salutiamo tutti
- Lui chi è? - chiede  Simone rivolto a Luca
- un mio amico - dice Giulio
- Luca - aggiunge
- non preoccuparti stavo andando - dice Lui
-resta anche tu - dico beccandomi un occhiataccia dalla mia amica
-meglio che vada - dice ed annuisco
No dai resta, aspetta perché mi dispiace? , non deve dispiacermi, Greta torna sulla terra
Dopo poco entriamo il tavolo ha 2 sedie per lato Simone si siede su una sedia
io mi siedo in quella affianco
La serata inizia così tutti iniziano a chiacchierare tranne io, non proferisco parola
- Greta invece? Sei fidanzata? - mi chiede Simone 
Nego con la testa
Lui continua a vantarsi delle sue conquiste, delle innumerevoli donne ai suoi piedi
Forse crede che vada ai suoi piedi anche io?

Luca
"come va?"

IO
" non li reggo più"

Luca
"vengo?"

ieri era l'ultima persona che avrei pensato di contattare oggi è stata la prima che mi è venuta in mente
Perché?
Che sta succedendo?
Non capisco  niente

Quando rispondo con un "ok" attendo solo un messaggio che mi dica che sia arrivato che fortunatamente non tarda ad arrivare
-mia mamma vuole che torni a casa - mento ricevendo un occhiata interrogativa da Michelle
-non era in Spagna? - chiede la mia amica
-è tornata ieri- mento
- le gira la testa - continuo a mentire
- ti accompagno? - chiede Simone
- no - dico già alzata
- mio padre è già fuori - dico per poi salutare velocemente e uscire dopo poco che guardo trovo chi cercavo appoggiato alla macchina così mi dirigo li
- Grazie - dico appena arrivata
- era tanto male? - chiede
- un inferno - dico
Mentre siamo in auto gli racconto di Simone
- vuoi andare a casa? - chiede
- come vuoi già sei venuto a prendermi non voglio disturbarti troppo - dico ridendo
- non mi disturbi - dice
-e smetti di legarti le cose al dito - aggiunge
- andiamo in un posto va bene? - chiede
Annuisco
- dove? - chiedo
Gli rivolgo uno sguardo interrogativo aspettando una risposta che non arriva
-come sei scappata dalla situazione? - chiede
-con una scusa poco plausibile, aspetto la chiamata di Michelle arrabbiata - dico togliendo la suoneria al telefono
dopo un quarto d'ora circa passato a parlare arriviamo in una spiaggia, la stessa dell'altra sera suppongo
Andiamo di nuovo verso le famose altalene e io mi dirigo in quella a cerchio "profonda" entro e mi ci sdraio
- mi spingi? - chiedo ridendo
Lui annuisce ridendo a sua volta inizia a spingermi varie volta
- mi fai cadere cazzo è troppo in alto - urlo ridendo ma ho davvero paura di cadere
- ma che cadere - dice ridendo a sua volta
- salici tu e vediamo - dico
Lui ferma l'altalena
io scendo lui sale
cerco di spingere ci riesco anche bene
gli rivolgo un occhiataccia quando noto che è perfettamente rilassato così blocco l'altalena
- ti fai un po' più in là? - chiedo
Si sposta tirandomi per il braccio mi fa cadere affianco
Così mi metto ad osservare le stelle come stava facendo anche lui da un po'
-sei incantata - osserva
- sai cosa penso delle stelle? - chiedo
Mi rivolge uno sguardo interrogativo
- ok so che è una cosa un po' stupida - dico e lui fa spallucce rivolgendomi attenzione
- allora c'è sempre una stella che brilla di più e che quindi noti subito - osservo e lui annuisce ascoltandomi attentamente
- per me quella stella è un nostro "Angelo" che brilla per farsi notare io ne ho due - dico indicando le due stelle che brillano di più
- mia nonna e la mia amica - dico
- che è successo?- chiede annuisco
- la mia amica Lily è stata investita quando eravamo più piccole mentre mia nonna bhe lei aveva una malattia noi due avevamo un sogno andare a Parigi insieme quando avrei compiuto 17/18  anni, comunque è per questo che ho paura degli ospedali perché l'ultima volta che ho visto entrambe è stato li - dico
questa cosa l' ho raccontata a poche persone 2 o 3 massimo la sto raccontando a una persona di cui non conosco nemmeno il cognome
Perché glielo sto raccontando?
-io ti ho parlato di me tocca a te - dico
- ok - fa un sospiro
- ti ho chiesto il numero e non instagram soprattutto per un motivo - dice
-un nuovo metodo d'approccio? - dico ridendo e lui nega ridendo a sua volta
Lo guardo interrogativa
Mi mostra il suo profilo con un bel po' di fan
Lui continua
- Greta non sai nemmeno come faccio di cognome solo perché non volevo che mi giudicassi per questo - dice
- ok ma perché mi parli di instagram poi del cognome davvero non capisco - dico
Lui con il dito sottolinea il suo nome utente facendo leva sul cognome
- ok - dico
Lui mi guarda stranito
-per me non cambia niente potresti essere anche Di caprio tranquillo il mio atteggiamento nei tuoi confronti non cambierà - dico
Lui fa un sospiro di sollievo accompagnato da una risata
- non diventerò un adulatrice tranquillo - dico ridendo provocandogli una risata

- poche ore fa saresti stato l'ultimo con cui avrei pensato di passare la serata - dico sistemandomi meglio
- e invece - dice
- sei qui - aggiunge
Annuisco
- non voglio litigare - richiama la mia attenzione
- volevo fare amicizia con te dal primo giorno - dice sforzandosi di dire la parola amicizia
- forse ci stai riuscendo - gli rivolgo un Sorriso
- la mattina passo davanti casa tua, sai? - chiede, nego con la testa
-domani fermati allora - dico ed annuisce
restiamo svariati minuti a guardarci negli occhi
Finché non veniamo interrotti dal suo cellulare
-pronto? - risponde mettendosi seduto
-si è con me - dice per poi staccare la chiamata
- la tua amica ha chiamato a casa tua per sapere come stava tua mamma poi altra gente, te e ora me - dice
Prendo il cellulare e noto le varie chiamate perse così la richiamo mettendola in vivavoce
- Gre - dice
- come sta tua mamma - chiede sarcastica
- era un falso allarme - dico
-già forse perché è in Spagna e tuo padre in Francia - aggiunge
- perché sei scappata? - chiede
- perché già sapevi che non volevo venire- dico
- cerco solo di trovare qualcuno che ti renda felice - dice
nei successivi minuti si accede un litigio tra noi non in vivavoce sul fatto che non voglia trovare nessuno che mi renda felice che si conclude con lei che mi stacca in faccia
Torno sul altalena con gli occhi lucidi
- che è successo?- chiede
- lei crede che abbia bisogno di cercare qualcuno ma secondo me questa persona deve arrivare quando meno te l'aspetti non va cercata - dico
-ed sorvolando questo non riesce a lasciarmi libera di trovare la persona giusta da sola - aggiungo senza alzare lo sguardo che rivelerebbe gli occhi lucidi
Lui annuisce facendo un gesto inaspettato, Mi abbraccia per i successivi 5 minuti
- vuoi andare a casa? - chiede subito dopo ed annuisco raggiungendo la macchina, il viaggio passa tra qualche sguardo e la musica alla radio e senza accorgermene siamo a casa
- notte allora - dico salendo il primo gradino
- notte - mi sorride per poi abbracciarmi nuovamente

___________________________________________

CAOS ||BEFORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora