𝑆𝑢𝑚𝑚𝑒𝑟𝑡𝑖𝑚𝑒 𝑆𝑎𝑑𝑛𝑒𝑠𝑠 [TOMIOKA GIYU X READER]

Monotono

[T/N]'S POV

Le giornate trascorrono tranquille.

O almeno, così credo.

Tutto è monotono, sempre uguale.

Niente di enfatizzante.

Da piccoli si tende sempre a vedere tutto, molto più a colori.

Ma il mondo è una chiazza grigia e i tuoi occhi sono tutti gli altri colori.

Si sà, che i colori più scuri, prevalgono su quelli più chiari.

Quindi ti abitui.

O meglio, vedi come stanno le cose.

Chissà, di che colore sono i suoi occhi.

Chissà che colore vedono i suoi occhi.

Vorrei proprio saperlo.

«(T/N)» sobbalzai presa alla sprovvista e istantaneamente fermai la mia camminata, voltandomi all'indietro.

«Nezuko!» la salutai, mentre la mia amica mi concesse un sorriso.

«(T/N) dovresti smetterla di essere costantemente fra le nuvole» mi riprese lei affiancondomi, con la cartellina di cuoio in bella vista, stretta fra le piccole mani.

«Mmh» mormorai, contrariata.
Ma volli darle qualche speranza.

La mia amica sospiró sconfitta, mentre ognuna di noi due raggiungeva le rispettive classi.

E tutto fu monotono.
Di nuovo.

Siamo sicuri che questa è la "vita"?

Come mai da bambini vediamo a colori?

L'unica cosa che è rimasta e che teniamo fin da bambini è il pianto facile.

Ognuno di noi piangerebbe per qualsiasi cosa, se non indossasse una maschera.

La maschera contro le emozioni.

Le uccide.

E a nessuno importa. Perché nessuno può uccidere il portatore, in questo modo.

Se si uccide non potrà essere ucciso da qualcun'altro. No?

Anche se tutti ci girano intorno, questa è la vita.

Un disegno bianco e nero che perde man mano colori, forma e spessore.

Diventando solo grovigli.

O direttamente il foglio bianco.

«Signorina (T/C) potrebbe leggere pagina 62 e spiegarla?» aveva ragione Nezuko.

Forse sarebbe meglio portare la testa su disegno bianco che lasciarla vagare come un palloncino in un mondo colorato inesistente.

«Scusi... Non ero attenta»

Sì,

Forse è la cosa giusta.