Così

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[T/N]'S POV

Il giorno dopo si svolge uguale a quello precedente.

E quello precedente si svolge uguale a quello precedente.

E quello precedente a quello precedente, si svolge uguale a quello precedente.

Insomma, tutto è tremendamente uguale.

Tutto sempre lo stesso giro, la stessa musica, gli stessi vestiti.

Tutto sempre così noioso e... Triste.

Tutto come un colore grigio.

Come lo identifichi?

Triste o felice?

Noioso o interessante?

Chiaro o scuro?

Non diedi più peso al peso e, me tornai con la testa sulle spalle, in classe.

Mi ero nuovamente persa nei miei pensieri, mentre matematica diventava più complicata, lezione dopo lezione.

Dovrei stare attenta, ma non mi importa.

Non sarà di certo per questo se verrò bocciata, se mai venissi bocciata.

Dopo la campanella, me ne rimasi nel mio posto, volendo rimanere in disparte.

Volevo rimanere da sola a pensare, ancora.

Forse erano questi pensieri a rendermi così stanca, così vuota, così monotona.

Così... così.

Non so nemmeno spiegare quello che sono.

«(T/N)!» trilló il mio nome, per la classe.

Mi voltai verso la porta scorrevole e la trovai spalancata con Nezuko sulla soglia che prendeva fiato.

«S-Stai bene?» puntai i palmi sul banco e mi alzai, scostando appena la sedia.

«E-Emh... No tranquilla, rimani pure lì...» prese fiato.
«No cioè, stai lì e vieni con me»

«Nezuko?» le venni vicino, poggiando una mano sulla gracile spalla.

«Oggi ti va di venire a casa mia?» disse velocemente, un sorriso comparve magicamente nel suo volto, le gote divennero rosee e tutto il suo viso si tese ad una espressione così dolce che le avresti offerto un gelato solo a vederla.

«C... Cosa» mormorai abbastanza spiazzata, gli occhi sgranati puntati su di lei.

«Perfetto! Allora oggi mi aspetti! Ho il club e non posso di certo mancare!» parló, non lasciandomi spazio per dire qualcosa.

«Vedrai ti divertirai! Poi mio fratello vuole conoscerti assolutamente!» poggió le mani sui fianchi, e gonfió il petto, mettendosi in mostra.
«E non posso mica dire di no!»

«Va bene va bene..» la calmai e ritornó nella sua posizione composta.

«Grazie (T/N)! Ti voglio bene» urló per poi correre via per i corridoi mentre la campanella di fine pranzo tuonó per tutta la scuola.

Ma dove mi ero andata a cacciare...

Sospirai forte, sgonfiando il mio petto da tutta l'aria, come se questo mi bastasse per ritornare calma.

Io e le persone siamo due poli differenti.

E non so come comportarmi.

Credo che mi verrà un attacco d'ansia prima del previsto.

 𝑆𝑢𝑚𝑚𝑒𝑟𝑡𝑖𝑚𝑒 𝑆𝑎𝑑𝑛𝑒𝑠𝑠                     [TOMIOKA GIYU X READER]Where stories live. Discover now