Dimenticare

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???'S POV

C'è un venticello calmo qui.

Nessuno viene in questo posto.

Solitamente hanno tutti da fare: chi ripassa, chi studia, chi sta con gli amici, con la persona che ama, o semplicemente con sé stesso.

Io sto con me stesso, sul tetto.

C'è una calma perfetta.

Quella dove credi di essere l'unico essere umano sulla terra.

Quella che ti fa pensare di essere solo.

Forse,

Lo sono.

Solo.

Ma non mi importa poi così tanto.

Alla fine è questa la vita.

Non per tutti ovvio, ma, la solitudine fa parte della vita.

E se vogliamo generizzare, è un modo di essere.

Ecco, io sono una persona solitaria.

Lo sono sempre stato e-

Mare davanti ai miei occhi, socchiusi.
È tutto oscuro e mi sento leggero.
Che mi sta succedendo? È tutto sfocato e si intravede una persona che corre velocemente nella mia direzione
«NON MORIRE»

Mi sento improvvisamente più vuoto.

Ho....

Ho ricordato.

Avevo promesso di dimenticare.

Di dimenticare tutto, eppure..

Perchè mi è venuto in mente..

Anzi,

Com'ha fatto a venirmi in mente!?

Impossibile.

Ormai credevo di aver imparato a manipolare i miei stessi pensieri.

Com'è potuto accadere?

«Significa.... Qualcosa?» il cielo non mi risponde. Il vento scompiglia leggero i miei capelli corvini dal viso.

Quelle ciocche che non riesco mai a mettere al proprio posto.

Il vento sembra quasi a volermele aggiustare, come una mano delicata che ti sfiora il viso con un dolce sorriso sulle labbra.

È così quando accade, quando non hai il vuoto, giusto?

Vedi ciò che ami e basta.

Mi porto una mano al viso, non voglio vedere, non voglio sentire. Non. Voglio.

Voglio nascondermi.

Sono ridicolo.

Me ne devo andare.

E ricordo ancora.

Ricordo lei.

«NON MORIRE!» la figura ora è messa a fuoco.
Una ragazza.
No.
Una bambina. Ha gli occhi lucidi e mi sta porgendo una mano.
No.
Mi sta saltando addosso.
Il tempo si è bloccato.
Sembra essersi bloccato tutto, pure il battito del mio cuore e il respiro.

Una rabbia che non riesco a gestire si smuove violentemente nel petto.

Sembra che un mostro si sia messo a scorrazzare dentro di me e inevitabilmente tiro un destro alla porta, ormai arrugginita, della scuola.

Non me ne accorgo in un primo tempo, ma come una stella cometa in un cielo lipido, la mia rabbia scompare e mi rendo conto solo ora che ho piegato la porta con un solo pugno.

Spalanco leggermente gli occhi, mentre osservo come ogni cosa che tocco, distruggo.

Come ogni cosa che faccio, mi tiene incatenato a terra.

Meglio....

Meglio dimenticare tutto.

 𝑆𝑢𝑚𝑚𝑒𝑟𝑡𝑖𝑚𝑒 𝑆𝑎𝑑𝑛𝑒𝑠𝑠                     [TOMIOKA GIYU X READER]Where stories live. Discover now