Solo

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[T/N]'S POV

Finite le lezioni raggiunsi la mia amica nella sua classe e rimasi sulla soglia a guardarla sperando mi notasse.

Nezuko era una ragazza bellissima.
Fra le ragazze del primo anno, lei era la più popolare.

I suoi lunghi capelli corvini, inspiegabilmente mossi, con le punte più chiare. Le aveva schiarite da quel che ricordo. E i suoi occhi sempre da cucciola la rendevano una ragazza veramente adorabile.

Per non parlare del suo carattere dolce e iperprotettivo. Credo lo abbia ereditato da suo fratello: Kamado Tanjiro.

Lui invece è il più popolare fra quelli del terzo anno.

Tutti lo adorano e le ragazze rimangono con gli occhi a cuoricino appeno lo vedono passare per i corridoi.

E come dargli torto.

Tanjiro è un bel ragazzo ma soprattutto, possiede un cuore dolce e, cosa che gli dà più spicco a parer mio, un gran coraggio.

«(T/N)!» la piccola Kamado mi prese il braccio attirandomi a sé, e mi sfoggió uno dei suoi sorrisi migliori.

«Forza! Andiamo in cortile, prima che ci rubino i posti del pranzo!»

E senza poter contestare, mi trascinó nel cortile della scuola.

Il nostro cortile era veramente penoso.
Ma Nezuko lo amava tantissimo.

Anche se non vi erano fiori, piante o semplicemente alberi, a lei piaceva.

A dir ma verità la nostra scuola era grigia.

Cosa intendo?

C'era sempre nuvoloso, e le pareti bianche come quelle di un manicomio, le porte come i banchi, sono vecchi e rovinati.

«Che hai per pranzo (T/N)?» mi chiese quando trovammo un posto in quel mortorio.

«Umh..» presi il mio fagotto e lo aprì lentamente. Non avevo molta fame.

«Il noriben!» esclamó la popolare.

«Perché non lo cambi? Hai sempre quello, prima o poi ti abituerai e finirai per non sentire più il gusto!» protestó facendo il broncio. Gonfió le guance e il suo nasino andó all'insù mentre le sue braccia si incrociarono.

Già, aveva ragione.

«Peró alla vita vi si abitua»

Ma io avevo ancora più ragione.

La ragazza si sgonfió come un palloncino e si accasció malamente sul tavolo da picnic.

«Sempre la solita...» sbuffó e senza contestare prese a mangiare il suo bento e, come se non fosse successo nulla, inizió a parlare di quello che succedeva nella sua vita.

So che vi starete chiedendo.

"Ma come fa una ragazza popolare a stare con te?"

Nezuko l'ho conosciuta in modo veramente molto triste.

Credo sappiate che, la popolarità a volte non è tutto oro e fiori.

Ero in biblioteca, volendo prendermi un libro da leggere quando, in una corsia, la vidi accasciata a terra, singhiozzava veramente tanto piano, che se non fosse stata per la sua figura, non l'avrei notata.

Mi ricordo che, le diedi una mano.

Non era da me aiutare qualcuno, soprattutto se questi era popolare.

Ma era scattato qualcosa in me. Che non riuscivo bene a capire e che cerco tutt'ora di capire.

Ma l'aiutai. E non chiesi nulla in cambio.

«Ed è così carino!! Ehy ma... (T/N) mi stai ascoltando?» si fermó la piccola guardandomi indagatoria e io le sorrisi appena.

«Ho ricordato come ci siamo conosciute»

La vidi irrigidirsi e il suo volto tornó privo di emozioni, i suoi occhi a palla mi scrutavano attentamente, incatenati ai miei in cerca di spiegazioni.

«Non so come mi sia venuto in mente» ammisi e tornai a mangiare il pranzo.

Nezuko sembrava essersi fermata ma poi soffió una risata e ritornó a gustarsi il suo cibo in silenzio.

Come se non fosse successo nulla.

Finimmo di mangiare e ci salutammo normalmente per poi ritornare a casa.

O almeno, era quello che feci io.
Nezuko frequentava i club pomeridiani, io no.

Non ero una sportiva e non ero nemmeno interessata al materie specifiche che mi avrebbero donato punti in più.

Menomale nella mia scuola si poteva scegliere se farlo o meno.

Tornai a casa senza sapere cosa fare, di nuovo.

E non appena raggiunsi la mia camera, mi buttai di peso sul letto, tornando a osservare il soffitto in cerca di una scintilla dentro di me che mi potesse dar conforto.

Solo vuoto.

 𝑆𝑢𝑚𝑚𝑒𝑟𝑡𝑖𝑚𝑒 𝑆𝑎𝑑𝑛𝑒𝑠𝑠                     [TOMIOKA GIYU X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora