Odi et Amo

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  ODI ET AMO


Annabeth aveva iniziato ad avere qualche dubbio sul suo ragazzo quando, la sera prima, si era presentato a casa sua completamente coperto di ferite. La ragazza aveva creduto che Luke fosse stato coinvolto in un pestaggio, ed i suoi dubbi erano diventati certezze quando il ragazzo si era rifiutato categoricamente di andare in ospedale a farsi mettere a posto il braccio, che era contuso e tumefatto in una maniera davvero terribile. Annabeth aveva medicato Luke con cura, gli aveva spalmato della crema sui lividi violacei e aveva ricucito e disinfettato le ferite più evidenti e profonde. Non aveva potuto fare molto per il volto, se non appoggiarci sopra una borsa di ghiaccio ed aspettare che la crema facesse effetto. Di certo non era un medico, ma l'esperienza e le numerosissime cadute da cavallo dei suoi fratellastri l'avevano abituata a medicare ferite con perizia e velocità. In un batter d'occhio (e dopo un bel po' di lamenti), Annabeth aveva rimesso in sesto Luke. Non gli aveva fatto domande, non aveva preteso spiegazioni. Come al solto, si era limitata al silenzio. Aveva lasciato che Luke la baciasse, che la stringesse, e si era lasciata trasportare dal suo profumo. Ma adesso non poteva più ignorare quello che stava accadendo.

Annabeth non era una stupida, si era resa conto dell'improvviso interesse di Luke per Nico, e la cosa non le aveva fatto molto piacere. La ragazza conosceva bene le tendenze intolleranti ed estremiste del fidanzato, si era quindi augurata che Luke non avesse iniziato a prendere di mira Nico per le sue tendenze sessuali. Aveva tentato di scoprire qualcosa di più, facendo rapide e veloci domande al ragazzo e ai suoi amici; purtroppo non era riuscita nel suo intento.

E quel giorno tutto era degenerato. Annabeth continuava a mordicchiarsi le dita. Aveva lasciato Luke, Ethan e Chris in classe con Nico... da soli. Non riusciva a togliersi dalla testa lo sguardo che Luke aveva rivolto a Nico per tutta la giornata. Avrebbe dovuto rimanere in classe, tenere al sicuro il ragazzo. Ma se n'era andata.

-Vigliacca!- si disse. Chissà cos' era successo a Nico. Annabeth continuava a chiedersi cosa ne fosse stato del ragazzo. Da quando era uscita da scuola, il telefono non aveva cessato un attimo di squillare. Sul display compariva, però, sempre lo stesso numero: non era Luke purtroppo a telefonarle, ma Leo. Il ragazzo doveva avere qualcosa di davvero urgente da dirle, eppure Annabeth non trovava la forza di schiacciare il verde e di rispondere al cellulare. Erano ore che era ferma alla stessa pagina del pesante volume di architettura che teneva sulle gambe: e questo era davvero strano! Annabeth non era il tipo di persona che si lasciava abbattere facilmente, ma la situazione nella quale si trovava era veramente confusa e complicata.

Dopo anni, la ragazza era riuscita a costruire una relazione con la sua cotta storica, Luke Castellan. Il problema era che il ragazzo in questione era improvvisamente diventato eccessivamente chiuso e arrabbiato. Luke era cambiato, e da qualche mese a quella parte non faceva che combinare disastri. La ragazza, all'inizio, aveva sospettato che fosse colpa della droga, degli amici, perfino della sua situazione familiare, ma ci aveva messo davvero poco a realizzare che ciò che influenzava davvero Luke era la prospettiva di un facile guadagno. Il suo ragazzo spacciava, questa verità Annabeth l'aveva appresa settimane prima, quando aveva trovato grosse quantità di stupefacenti nel primo cassetto del comodino vicino al letto di Luke. Nonostante questa presa di coscienza, però, la ragazza non era nemmeno riuscita a parlare con lui di questa faccenda. Era sempre stata obbiettiva e lucida, ma bastava che Luke si avvicinasse a lei, che la stringesse, perché Annabeth perdesse totalmente il controllo di se stessa.

La ragazza poggiò il tomo sul letto e si alzò, si diede una veloce ripulita e decise di uscire di casa. Sarebbe andata a trovare Luke, avrebbe fatto luce su quella faccenda ad ogni costo, anche se questo avesse compromesso la sua storia. Si rimirò, per un istante allo specchio, i capelli le ricadevano sulle spalle, mentre un maglione bianco le fasciava il busto. Annabeth si allacciò le scarpe e si diresse all'uscita con foga, salutando distrattamente suo padre e la sua matrigna.

Remember me (Percico: Percy Jackson x Nico Di Angelo)Where stories live. Discover now