Shadows

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SHADOWS



Ade Di Angelo teneva la testa fuori dal finestrino, mentre il pick-up di Will correva lungo le strade di periferia. Arrivare in tempo a casa del ragazzo sembrava impossibile, ad ogni metro percorso Ade era percorso da brividi. Se Kronos avesse torto anche solo un capello a Nico...

Improvvisamente qualcosa attirò l'attenzione di Ade: un lieve rumore di sottofondo che li aveva accompagnati fino a quel momento, ma a cui non aveva prestato attenzione. Un "tic toc" sordo e calcolato, che sembrava ripetersi all'infinito.

L'uomo si diede dello stupido per non averci fatto caso, più di una volta in passato aveva udito quel familiare ticchettio, e molto spesso aveva significato perdere un amico o rischiare la vita.

-Bianca... devi accostare, immediatamente!- ordinò Ade alla figlia che, incredula, aveva spostato lo sguardo dalla strada al volto di suo padre.

-Perché?- Alla domanda seguì un lungo "beep" e una luce rossa iniziò a lampeggiare.

-GIU' DALL'AUTO!- strillò Ade, aprendo lo sportello e lasciandosi cadere fuori dal pick-up. Bianca eseguì l'ordine anche se non ne capiva per niente il motivo, ritrovandosi ben presto con il sedere per terra.

Thanatos, intanto, continuava a stare seduto nel portabagagli.

Fece appena in tempo a lanciare un'occhiata dubbiosa ad Ade che il furgone esplose, travolgendo il corpo del giovane agente.


Ade corse verso l'automobile in fiamme, nella vana speranza di poter fare qualcosa per Thanatos; Bianca gli era dietro, un'espressione incredula e sconvolta dipinta sul volto.

Il motore del furgone era ancora in fiamme, mentre il bagagliaio era stato divelto e scagliato a dieci metri di distanza dalla cabina del guidatore.

Non appena Ade arrivò da Thanatos, capì che non c'era più nulla da fare.

Il corpo del ragazzo, una volta bellissimo, era stato schiacciato dal peso del bagagliaio, il bacino spezzato. Una scheggia di metallo lo aveva ferito in volto procurandogli un grosso taglio dal quale il sangue sgorgava copioso.

Un braccio era rimasto schiacciato sotto al bagagliaio, mentre l'altro si muoveva ancora. Thanatos aveva gli occhi aperti, il tenue color cioccolato che si affievoliva sempre di più.

Ade si inginocchiò e mise la testa del ragazzo sulle sue gambe.

-Signore... mi... mi dispia...- La frase fu interrotta da un sussulto, Thanatos era scosso da violenti tremori, il sangue usciva abbondante da una profonda ferita all'altezza dello stomaco.

Bianca si sedette loro accanto, tenendo la mano al ragazzo.

Erano quasi coetanei, eppure i loro destini sarebbero stati tanto diversi, l'uno destinato a morire, l'altra condannata a restare in vita.

-Mi dispiace di non esserle potuto essere più utile di così...- concluse Thanatos, tutto d'un fiato. Bianca scoppiò a piangere, in silenzio, mentre suo padre stringeva con veemenza la mano del ragazzo.

-Non dirlo nemmeno per scherzo... hai fatto tutto ciò che potevi, hai protetto i miei figli, li hai difesi da un pazzo criminale. Tu hai fatto moltissimo per me!- Thanatos sorrise, mentre un rivolo di sangue gli usciva dal naso.

-Grazie signore... posso... posso chiederle un favore?- Un altro spasmo percorse il corpo di Thanatos, che digrignò i denti nel tentativo di distrarsi dal dolore e soffocare le urla.

Remember me (Percico: Percy Jackson x Nico Di Angelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora