Una Meritata Pausa

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"Woo! È stato divertente!" esulta Angeline, appena scesa dal palco. La sua esibizione è andata a meraviglia, come sempre lei ha dato il meglio di sé e il pubblico l'ha adorata come sempre. Adesso si sta prendendo una pausa insieme ad Andreik e Airel, mi unirei volentieri anch'io ma purtroppo devo lavorare fino a mezzanotte. Per il resto, pare che i tre si stiano divertendo insieme.

Airel è visibilmente più soddisfatta rispetto a prima. Non cerca di mettere in mostra quella forza eccessiva di prima, deve essere un buon segno. La sua chitarra è appoggiata a un tavolo rotondo vicino all'ingresso, Floppy si è preso la briga di asciugarla e ridarle una nuova mano di vernice. Se non fosse per i segni di scheggiatura sui bordi, sembrerebbe come nuova.

"È stato un periodo molto intenso, non trovate?" commenta Angeline con tono sognante, "prima la visita di un'affascinante signora dei boschi pervasa da un'impenetrabile aura di mistero, poi l'arrivo di un incompreso gigante buono disposto a tutto pur di aiutare i meno fortunati... Mon dieu, accidenti a chi ha inventato l'amore a prima vista!

"Ti sento." commenta Andreik a bassa voce. 

In un istante, le orecchie da pecorella di Angeline si tingono di rosso. Io cambio argomento, giusto per salvarla dall'imbarazzo: "Ma soprattutto, ci sono ancora molte cose che ancora non abbiamo capito. Ad esempio, chi era quel bambino che stava cercando Demetra? Dov'è diretto il segnale rilevato da Primo? E che cosa sta tramando L'Aegis?"

Nel mezzo delle mie domande, Airel mi fissa con aria confusa. "Mi sono persa qualcosa?"

"Ah giusto, tu sei stata via per più di un mese..." la informa Angeline. Lei le spiega in breve cos'è successo nelle ultime settimane, chi ha fatto visita e che cosa è successo. Airel ascolta quasi con indifferenza, ma quando c'è qualche dettaglio che le interessa di più annuisce e strige gli occhi, giusto per far capire che non è distratta.

Dopo aver ascoltato tutto il riassunto delle ultime settimane, lei commenta in breve le sue impressioni: "Quindi, qualcuno sta spiando questo bar, uno dei vostri amici sta cercando la destinazione del segnale da un sacco di tempo... e voi avete passato una settimana a insegnare a Faccia Di Ratto a intrecciare corone di fiori. Cosa che si è rivelata inutile."

Col senno del poi, una cosa la devo ammettere: "Sì, molto spesso le giornate qui al bar sono parecchio disordinate, io stesso a volte faccio fatica a ricordare tutto quello che succede, però credo che non fa bene ossessionarsi su questa storia dell'Aegis. Cioè, pensaci bene, se ci lasciassimo abbattere da un possibile complotto nei nostri confronti non faremmo altro che dare loro quello che vogliono, non credi? Invece, noi dobbiamo tenere duro e farci forza, così potremo andare avanti nonostante tutte le persone che ci vogliono male. Giusto?"

Angeline è totalmente d'accordo con me. "Esatto, dobbiamo pensare positivo!"

Felice di sapere che sono riuscito a sollevarle il morale. C'è però un ultimo dilemma che ha bisogno di soluzione: "Airel, perdonami se mi dovessi intromettere nella tua vita personale, ma... ricordi quel bambino che stava cercando Demetra, giusto?"

"Come potrei dimenticarlo." risponde incerta. Forse non mi ha ascoltato durante quella parte.

"Come avevamo detto prima," riassumo per l'ennesima volta, " la settimana scorsa ci ha fatto visita una nomade di nome Demetra, che diceva di essere sulle tracce di un certo bambino scomparso da almeno dieci anni. Dal ritratto che ci ha mostrato, pare che lui avesse il tuo stesso colore di capelli e lo stesso colorito, persino le stesse corna! Quindi, prendendo in considerazione tutto quello che sappiamo fino ad ora... conosci per caso questo bambino?"

Non so cosa le è preso, ma adesso non mi sta degnando neanche di uno sguardo. Anzi, sta cercando di evitarmi di proposito. 

"Tutto bene? Qualcosa non va?" chiede Angeline in maniera quasi innocente. 

Airel non riesce a guardare negli occhi neanche lei. I suoi piedi dondolano come campane, il suo respiro si fa sempre più affannato e incostante, come un motore che sta per rompersi. Ok, a questo punto sono ancora più preoccupato di prima.

"No non lo conosco scusate si è fatto tardi devo andarmene è grave è urgente ci vediamo."

Non mi ha lasciato neanche il tempo di parlare. E così, il mistero del fanciullo scomparso rimane senza risposte, solo tante idee confuse.

I Portatori Di MiracoliWhere stories live. Discover now