Alla Corte Di Azil

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Oggi mi sono accorto che molte persone si sono riunite fuori per strada, come se stessero aspettando qualcosa di importante. Molti di loro sono Prodigan, questo quartiere ne è pieno dopotutto, eppure di solito non si affollano per le strade come stanno facendo ora. Può essere che... ah, giusto, ricordo! Oggi doveva fare visita un principe, o cose così. Davvero questa città verrà visitata da un vero erede al trono? E se entrasse nel bar senza preavviso? Come dovrei reagire? Una persona del genere dovrebbe essere importante, quindi... com'è possibile che non ne ho mai sentito parlare prima della settimana scorsa?

Fino ad ora, però, la giornata si è rivelata abbastanza normale. L'unica cosa che mi ha fatto ricordare di questo presunto principe è l'incessante chiacchiericcio dei miei ospiti. Alcuni di loro sprizzano gioia da tutti i pori al solo pensiero di star per incontrare il principe di Nova Arcadia, altri invece si lagnano e insistono che la famiglia reale non abbia alcuna importanza politica; ma come al solito, non sta a me giudicare. Ovviamente in tutto questo c'è anche una minuscola porzione di neutrali che preferiscono fare da voce della ragione, peccato che finiscono per essere ignorati da entrambe le altre fazioni.

Vorrei farci più attenzione, ma oggi sono impegnatissimo. Una birra a quello, un tavolo a quell'altra, una prenotazione per giovedì prossimo... Sta di fatto che quando ormai il sole si sta facendo basso, dalle finestre inizia a farsi strada una luce lavanda, che con i suoi raggi tinge tutti gli arredi e le pareti di questi toni rosati. Poi la luce diventa un'aura da paradiso, che illumina tutta la sala rendendo tutti i cristalli e gioielli d'oro come piccole stelle scese in terra. Quando l'aura si affievolisce, nel bar entra un nuovo arrivato, che si fa strada tra i tavoli e tutti gli altri clienti con un leggero sorriso malizioso stampato sul viso.

Quando è proprio davanti a me, l'aura svanisce e io riesco a vederlo più chiaramente: I suoi occhi sono di un verde acqua molto vivace, quasi ipnotizzante, i suoi capelli sono una cascata d'oro, persino la sua pelle e le sue dita sembrano fatti di madreperla immacolata. In confronto a chiunque altro in questo posto, lui è molto più affascinante. Due signore gli stanno alle spalle, una di loro è proprio Arisa.

"Rendiamo onore a sua signoria, Azil Montedrago!" declama lei.

Da un angolo del Prodigy, una piccola folla di commensali incappucciati rivelano i propri veri volti, tanto bizzarri quanto meravigliosi. "Fortitudinem et sapientiam!" gridano loro.

Azil, posto esattamente al centro del locale, è impegnato a godersi le lodi in suo onore. Si toglie il cappotto color lillà, lo porge ad una delle sue guardie e si rivolge al suo pubblico, a braccia aperte. I suoi abiti, candidi come fiori di orchidea, rendono la sua sagoma incostante ed eterea.

Io però posso notare che molti degli spettatori sembrano essergli in realtà indifferenti. La domanda mi sorge spontanea: "Ma va così ogni volta?"

Mi risponde Tyrone, seduto al bancone insieme a tutto il gruppo degli indifferenti: "Esatto. Lui è Azil, il principino viziato della nostra beneamata Nova Arcadia. Mentre noi viviamo una lotta infinita contro i Mondani che vorrebbero vederci tutti morti, lui se ne sta nel suo palazzo a cantare e ballare. Nobiltà, che cosa inutile."

Ops, a quanto pare il diretto interessato lo ha sentito. "Ah, voi dovete essere il famigerato Tyrone Bighorn. Ho sentito parlare di voi, mi fa piacere che esistano uomini del Texas capaci di fare qualunque cosa che non sia sputare a terra e risolvere qualunque contesa tramite la violenza."

Tyrone quasi cade dal suo sgabello per l'indignazione, mentre Azil ne approfitta per infierire: "Scusami se ho compiuto l'imperdonabile peccato di allontanarmi dal mio palazzo per qualche secondo, ma dovreste ben sapere che io stesso ho il dovere di vegliare sui miei simili, quindi perché non mi lasciate godere il mio soggiorno senza altri disturbi? Sarebbe meglio per tutti, specialmente te e la tua fragile psiche. Considerati graziato, dato che in situazioni normali avrei dovuto difendere il mio onore in un duello che tu avresti certamente perso, dato che non ho mai incontrato un avversario capace di avere la meglio su di me."

I Portatori Di MiracoliWhere stories live. Discover now