La Nebbia Di Arisa

1 1 7
                                    

Oggi, senza neanche accorgermene, sono finito a occuparmi di una marea di faccende tutto in una volta sola. Prima di tutto, c'è da risolvere il problema che ogni proprietario di un negozio o locale deve risolvere: ovvero, come facciamo a pagare tutti i nostri conti in sospeso?

Questa giornata è proprio un casino, non so com'è possibile che siamo finiti a non poter pagare metà delle spese di affitto, luce e spese per le merci varie ma... forse, dico forse, non avrei dovuto essere così generoso con i salari. Non che i miei dipendenti non si meritano una bella ricompensa per quello che hanno fatto, certo che no, ma a questo punto mi costa di più pagare Floppy e Scilla che mantenere soltanto il bar. Eh pazienza, mi sa che mi toccherà alzare i prezzi.

Non mi piace proprio tantissimo questa idea, ma al momento non vedo altra soluzione. Sono un po' giù di corda oggi, per non parlare di questa nebbia che c'è fuori.... giuro, non ho mai visto un banco di nebbia così grande in vita mia! Non si vede niente dalle finestre, è tutto completamente bianco!

Quando la porta principale si apre, un filo di foschia si addentra nella sala, poi un altro e un altro ancora.... aspetta un momento, tutta questa nebbia sta arrivando qui dentro! Confusione generale, sia io che gran parte dei commensali stiamo a guardare questa specie di grossa nuvola bianca che sembra volerci inglobare tutti.... però a un certo punto scompare e basta.

Davanti all'uscio appare una donna vestita con un kimono beige. I suoi capelli biondi sono legati in una coda molto sbrigativa. I suoi passi sono rapidi e leggeri, portano dietro di sé ancora dei piccoli sbuffi di nebbia grigiastra, che svolazza per qualche istante prima di dissolversi.

"Salve! Perdonate la mia intrusione, dovevo soltanto... occultarmi."

Si butta di peso su uno degli sgabelli e guarda la teca della tavola calda con l'acquolina in bocca.

"Devi aver fame, vuoi prendere qualcosa?"

Lei si volta di scatto verso di me. "Certo, controllare una quantità di nebbia così grande è terribilmente faticoso, perciò devo stare attenta a non esagerare."

Ah, giusto, Ultrafisica... quelle cose lì. A proposito, mi pare di ricordare che Steven avesse un blog su queste cose, chissà se c'è qualcosa che parla di una nebbia di questo tipo.

Mentre aspetto che il mio cellulare si colleghi a internet, io provo a riempire il silenzio: "Come posso servirti?"

Lei si guarda le unghie per un attimo. Sono coperte di smalto indaco. "Vediamo... avete qualcosa con tanto zucchero?"

Do un'occhiata alla tavola calda. "Ok, ti andrebbe una ciambella alle fragole?"

"Preferirei una alla panna, grazie."

Prendo la ciambella glassata di bianco,  la prendo con un tovagliolo di carta e la passo a lei. Nel frattempo che lei si gusta quella prelibatezza, riesco a vedere che il mio cellulare è riuscito ad aprire una pagina web, nonostante la sua connessione veloce quanto una testuggine centenaria.

Nella home page ci sono varie voci diverse, tra cui Introduzione, Shop, Info e altri collegamenti che non mi interessano. Scorrendo le varie voci, mi accorgo di una che coglie la mia attenzione: Tipi di Miracolo.

Appena seleziono la voce, appare una lunghissima lista di descrizioni, nomi e immagini, tutti diversi tra di loro. Per fortuna che sono tutti in ordine alfabetico, o altrimenti avrei già gettato la spugna senza pensarci due volte. Scorro tutta la lista finché non trovo un elemento che sembra essere esattamente quello che stavo cercando: Creare Nebbia.

Leggo la descrizione a bassa voce: 'Utilizzando rapidi e precisi movimenti dei propri arti, un Portatore può usare la forza cinetica prodotta dal proprio corpo per creare un'area di Ordine in cui il vapore acqueo naturalmente contenuto nell'atmosfera si condensa creando un banco di nebbia. La quantità di vapore acqueo condensato dipende dalla quantità di forza cinetica prodotta e l'area coperta dalla nebbia dipende dall'altezza e peso del Portatore.'

Spiegazione bella precisa, vedo. Pare che la nostra ospite abbia divorato completamente la ciambella, sembra molto più serena ora. Peccato, adesso anch'io ho fame.

"Quindi, com'è andata la giornata?" chiedo io, per passare il tempo.

"Veramente, la mia giornata è appena iniziata! Sono qui per lavoro."

Mi dispiace doverla deludere, ma... "ormai Scilla e Floppy mi stanno già costando troppo, se dovessi assumere anche te come cameriera mi toccherebbe licenziare uno dei due o dover ricorrere a mezzi ancora più drastici e... alzare ancor di più i prezzi."

"Ti ho sentito!" sbotta Scilla da un angolo in fondo.

"Non si preoccupi, non sono qui per rubarvi il lavoro!" replica lei tutta allegra.

Allora, cos'è venuta a fare? "Avevi detto che eri qui per lavoro, giusto?"

"Esatto! Scusi se non mi sono presentata prima, ma... mi chiamo Arisa. Potrebbe non sembrare così, ma sono in missione per il principe del mio paese!"

Un principe? "Aspetta un attimo, tu da dove vieni?"

Lei abbassa la testa, mentre si massaggia il mento piccolo e rotondo. "Sono nata in Giappone, ma ormai vivo a Nova Arcadia da quando avevo tre anni. È un posto stupendo, un'enorme città-stato costruita dai Prodigan, Per i Prodigan!"

Io non ho mai sentito parlare di un posto del genere, quindi mi insospettisco. "Ma questo posto esiste davvero? Non è che ci stai prendendo in giro?"

"Esiste davvero."

Un momento, chi è stato?

Mi rendo conto che è stato Floppy a parlare. "Nova Arcadia esiste veramente. Lo so perché il mio compagno vive lì, ogni volta passare da casa sua è un'Odissea."

Beh che posso dire, grazie per essere stato onesto con noi, Floppy. "E allora, quale sarebbe questa tua missione...?"

Molto semplice, molto importante!" proclama lei, "il nostro principe mi ha convocata, devo assicurarmi che questa città sia assolutamente sicura per la nostra razza... almeno per la prossima settimana. Ha intenzione di uscire dal suo palazzo, vedete."

Davvero? "E come avresti intenzione di fare? Cioè, hai un piano, o cose così?"

Lei tende il braccio verso l'entrata. Un sibilo d'aria dopo, la sua mano stringe una lunga lancia dalla lama ricurva.

"Bella lancia" mormoro io.

Lei mi guarda male, per un motivo che non ho capito. "Allora, per l'ultima volta, questa non è una lancia, è una naginata!"

Oh, chiaro. "Ma quindi, cosa volevi fare?"

Arisa si poggia l'asta sulla spalla. "Non si preoccupi, noi Mani Silenti abbiamo i nostri mezzi..."

Viste le circostanze in cui ha imbracciato l'arma, la sua risposta mi preoccupa immensamente: "Quindi, questi vostri mezzi sarebbero...?"

"Diplomazia. Ovviamente, Diplomazia."

I Portatori Di MiracoliWhere stories live. Discover now