Chapter eight.

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Harry's pov.

"Buongiorno Harry, hai dormito bene?" Non riusciva a connettere il cervello in quel momento. Quella notte ha avuto ben tre incubi e non sapeva nemmeno come avesse fatto a raggiungere il letto. Forse era stato Louis, si ricorda di loro due abbracciati sul pavimento.

"Buongiorno Lou." Tirò su la schiena per potersi appoggiare alla testata del letto.

Girando la testa verso destra potè vedere Louis. Il suo sorriso era così splendente, sembrava che il sole si fosse insinuato sul suo viso e ogni giorno gli illuminava il cuore.

"Ti ho portato la colazione, muffin al cioccolato, il tuo bicchiere con il succo di mela e un bigliettino motivazionale per affrontare la giornata." Pensate ad un orsacchiottto con dei pantaloncini e una maglietta blu oversize, ecco, quello era Louis. Capelli arruffati, i segni del cuscino ancora sul viso e i piedi nudi sul pavimento.

"Grazie." Prese il vassoio e con una mano fece segno a Louis di mettersi accanto a lui sul letto.

Era così bello vederlo lì, sul suo letto a sorridere.

"Porto notizie dalla polizia." Non smise di sorridere. "La denuncia era già stata accettata, ma stavano decidendo se far partire un processo oppure no, con l'episodio di ieri hanno dato la conferma. Ho già avvisato Patrick informandolo di questo è del fatto che abbiamo una prova più utile, ovvero la registrazione. Quei due non si faranno vedere in giro per un bel pò." Si avvicinò ancora di più per poter dare una bacio sulla tempia a Harry che nel frattempo stava mangiando il suo muffin.

Sorrise e poiché era arrivato alla parte centrale la porse a Louis che accettò volentieri.

Questo lo faceva ormai da settimane, ogni volta che mangiavano i muffin al cioccolato insieme Harry gli dava la parte centrale senza dire niente.

"Perchè mi dai sempre la parte centrale del muffin? È la più buona." Harry stava continuando a punzecchiare il suo muffin privo della sua parte centrale.

"Lo so che è la più buona, ma ho sempre sognato di poterla condividere con una persona importante." Non poteva dire che gli piaceva.

Sarebbe stato troppo azzardato e poi Louis sembrava non essere interessato.

"Allora mi sento molto fortunato e onorato." Rise lievemente mentre si appoggiava con la schiena ai cuscini.

"Non lavori oggi?" Harry scosse la testa bevendo il suo succo. "Non voglio che i miei studenti mi vedano con la faccia seria e triste, quindi ho deciso che ogni volta che non sarò di buon umore starò a casa. So che non posso farlo sempre, ma farò del mio meglio per trasmettere loro solo energia positiva." Amava quei ragazzi e l'unica cosa che voleva era poterli aiutare, non gli interessava molto dei voti e delle verifiche, per lui affrontare una giornata di scuola con magari problemi d'ansia e robe varie era già tantissimo e li premiava per quello.

Sapeva quanto potesse essere dura andare a scuola e stare lì seduti per sei ore, essere invisibili a quelle persone adulte che dovrebbero solo comprenderti ed essere magari presi di mira solo perché per loro non fai niente, quando anche solo essere lì è una cosa che mette a dura prova molti ragazzi.

Harry ci era passato, era riuscito a prendersi il diploma per miracolo, nessuno lo capiva e nessuno credeva al fatto che avesse una vita di merda, quanto vorrebbe rivedere i suoi professori e dargli una bella lezione.

Però lui è migliore di loro.

"Sei una persona meravigliosa H." Fece spallucce nascondendo il suo evidente sorriso.

Louis lo mandava in tilt.

Lui aveva sempre odiato sorridere, se doveva farlo era solo per cortesia, ma con lui non riusciva a smettere. Sentiva il suo profumo e sorrideva, sentiva la sua voce e sorrideva, mangiava dei muffin e sorrideva, appena lo vedeva sorrideva, era una cosa automatica che non riusciva a far cessare.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Where stories live. Discover now