Chapter ten.

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Harry's pov.

Stava camminando tranquillamente fuori dallo studio del suo psicologo, aveva già fatto un paio di sedute con lui e quella di oggi era stata la terza. Ci andava almeno una volta a settimana e se aveva bisogno di qualcosa andava da lui alla fine del suo orario lavorativo, come gli aveva esplicitamente detto di fare in caso di bisogno. Lo trovava davvero terapeutico, ma soprattutto di grande aiuto, non poteva di certo scaricare tutti i problemi sulle spalle di Louis, doveva pur metterci del suo e quindi stava davvero facendo del suo meglio per migliorare, per diventare meno appassito.

Lo studio era confortevole, era tappezzato di quadretti carini e piante sempre super verdi, c'era anche un odore niente male lì dentro.

Salutò la segretaria del signor White e si diresse verso l'uscita, prese una bella boccata d'aria e si mise le mani in tasca. Aveva iniziato a prendere i mezzi pubblici così da non dover disturbare sempre Louis.

Senza pensarci troppo decise di farsi una passeggiata vicino alla stradita situata al bordo della spiaggia. C'erano tantissimi bambini che giocavano con gli aquiloni, sorrise malinconico continuando a camminare a testa alta. Ogni tanto fischiettava qualche canzone facendo sorridere i passanti, in quel momento si sentiva leggero. Dopo un pò vide uno stormo di gabbiani che volavano liberi e in quel momento pensò di voler essere come loro. Il vento sul viso, la libertà di esplorare nuovi posti, insomma voleva anche lui spiccare il volo verso qualcosa di nuovo.

Ogni tanto con la testa guardava i vari negozzetti e senza esitare entrò dentro una piccola libreria che ospita solo quattro scaffali e qualche mensola piene di libri uno sopra l'altro.

Gli ricordava la libreria di Notting Hill e di conseguenza Louis.

Decise di guardarsi un pò attorno, c'erano davvero tantissimi libri, alcuni sembravano anche molto vecchi. Prese uno di essi in mano, parlava di animali, lo aprì e non appena vide le varie immagini se nè innamorò, aveva sempre amato gli animali, gli era venuta anche voglia di sfogliarlo con Louis.

Con un enorme sorriso raggiunse la cassa, diede i soldi all'anziana signora e uscì spensierato dalla libreria con il suo bel libro in mano.

Louis:

Sto per prendere l'autobus per tornare a casa, ho comprato anche un libro che voglio sfogliare con te :)

Che bello H, fai presto che ho appena sfornato dei biscotti al cioccolato che devi assolutamente assaggiare.

Stava aspettando il suo autobus numero sette seduto in uno di quei cubicoli per le apposite fermate.

Dieci minuti dopo il rumore di una frenata gli fece alzare la testa e vide le porte dell'autobus aprirsi, salì e salutò con un sorriso l'autista, poi andò a sedersi nell'unico posto libero, davvero, era l'unico.

In quel momento non sembrava nemmeno lui, dopo ogni seduta si sentiva rinato, come una fenice.

Vide salire una donna abbastanza anziana, così vedendo che nessuno si alzava decise di farlo lui.

"Prego, si sieda pure al mio posto." La donna gli sorrise accarezzandogli una spalla e sedendosi rilasciando un sospiro di sollievo.

Scese alla sua fermata, ovvero alla numero dieci e si fece altri cinque minuti di strada a piedi, poi finalmente ai suoi occhi comparve casa sua. Non sapeva bene se definirla sua andasse bene a Louis, ma ormai sentiva che faceva proprio parte di lui.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin