Chapter nine.

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Harry's pov.

Già cinque giorni, cinque giorni da quando ha baciato Louis durante il falò, da quando ha nuotato, per modo di dire, da quando ha ballato sotto le stelle con Louis sulle note della sua canzone preferita della Bella e la Bestia, solo cinque giorni. E adesso da quei cinque giorni era iniziato il caos, ovvero il processo.

Si trovavano in tribunale, Louis stava seduto nella parte dedicata agli spettatori, più volte gli aveva detto di voler testimoniare e dire ciò che era successo quando Jess si era intrufolato nella loro casa, ma no, ci avrebbe pensato lui.

Patrick era alla sua destra, mentre Liam se ne stava sul fondo della stanza ad aspettare il suo momento.

Ritornati dal falò si erano dedicati a provare le varie domande che potevano fargli e Liam si sentiva pronto e voleva che il suo amico la smettesse di avere paura di andare in giro.

Harry stava tremando dall'ansia ma lo sentiva, sentiva lo sguardo rassicurante di Louis sulla sua schiena e grazie a quello riuscì a rilassare i muscoli. Lo amava, gli era stato così vicino in quei giorni, gli aveva permesso anche di guardare per un'intera giornata la Bella e la Bestia e l'aveva fatto insieme a lui. Gli aveva preparato i muffin ogni mattina perché Harry era capace di finirsi una teglia da dodici muffin in un solo giorno.

Mentre dall'altra parte c'erano Jess e Aron visibilmente tranquilli, come se avessero il potere del mondo fra le mani. Ogni tanto li vedeva sorridere con quel loro ghigno tutto storto.

Gli mettevano i brividi.

Stavano aspettando il giudice Colin, Patrick continuava a sistemare i vari fogli, la busta con i pantaloni e la cosa più importante che nessuno sapeva avessero fra le mani, la registrazione.

Sentirono una porta aprirsi, il giudice fece il suo ingresso con un volto serio e le ciglia folte, si mise a sedere e sbattè il martelleto sulla sua base di legno per far fare silenzio alla corte.

"Bene, avvocato Nelson, esponga la causa di questo processo." Patrick si alzò in piedi, gli lasciò una pacca sulla spalla e andò a mettersi davanti al giudice.

"Il mio cliente, Harry Styles, ha esposto una denunica per abuso sessuale una settimana fa, contro Jess Willow e Aron Miller." Sorrise al giudice e aspettò una sua sentenza.

"Ci sono prove o tesimoni avvocato Nelson?" Lui annuì e si diresse verso il banco a prendere la busta con i pantaloni.

"Questi sono i pantaloni che aveva il mio cliente l'ultima volta, presentano macchie di liquido seminale secco e un evidende strappo sulla parte del posteriore." Colin si grattò il mento con la mano e sbattè il martelletto.

"Non è sufficiente, fate entrare Liam Payne, il testimone, subito dopo sentiremo la dichiarazione del signor Styles." Patrick annuì e fece avvicinare Liam al suo banco.

Sentì l'avvocato di Jess e Aron ridere, come se fosse una barzelletta.

Stava per scoppiare, girò la testa per vedere Louis e lui era lì, con entrambe le mani gli fece il pollice in sù e gli sorrise.

"Giuri di dire la verità e soltanto la verità?"

"Lo giuro." Liam aveva la faccia più seria che gli avesse mai visto in volto e lui era una persona abbastanza tranquilla di solito.

"Allora Liam, hai mai visto questi due uomini prendersela con Harry?"

"Quasi tutti i giorni." Abbassò la testa, Harry sapeva che i sensi di colpa lo stavano mangiando vivo.

"Spieghi meglio la sua affermazione."

"Vedevo sempre Jess urlare contro Harry, sentivo le voci dallo stanzino in cui lo portava quando arrivava in ritardo o si sentiva male e rovinava la serata, ho visto il corpo di Harry pieno di segni rossi e i suoi pantaloni strappati. Quando aveva diciassette anni lo trovai sul retro subito dopo aver visto Aron entrare ridendo con altri cinque uomini se non sbaglio, sono corso fuori e lui era lì, rannicchiato sul cemento." Finì di parlare con gli occhi lucidi e guardò Harry, lui ora era un uomo e stava per essere libero.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Where stories live. Discover now