Chapter sixteen.

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Zayn's pov.

Come ogni mattina lavorativa si trovava in ospedale per adempiere ai suoi doveri da primario. Era un corri in reparto otto, oppure vai subito in sala cinque, hanno bisogno di te. È questo che Zayn faceva tutto il giorno, correva. Con il suo camice bianco e la sua divisa azzurra che gli stringeva da tutte le parti e a fine giornata si ritrovava con il segno dei vestiti sul corpo. L'unica cosa che riusciva a farlo rilassare era il caffè caldo delle nove, lui lo prendeva solo se erano le nove, di mattina o di sera non cambiava, ma dovevano essere le nove. Aveva dei riti per bere il suo caffè nero e poiché tutti sapevano di questa sua strana fissazione non lo disturbavano, mai. Ed è proprio quando sente una mano toccargli la spalla che stringe forte le dita attorno al suo bicchiere caldo e si gira con lo sgabello per mandare a fanculo chiunque fosse, ma non appena vide quello spiraglio di miele allentò la presa e sorrise dolcemente.

"Liam, come mi hai trovato?" Il ragazzo aveva addosso un cappellino blu adorabile, risaltava il color miele dei suoi occhi.

"Ho chiesto a Louis dove potevo trovarti."

"Dimmi, cosa ti serve?" Con un salto scese dallo sgabello portandosi alle labbra il beccuccio del bicchiere.

Non si aspettava visite quella mattina, soprattutto da parte di Liam.

Pensava si vedessero già abbastanza durante la settimana. Per lui bastava, se lo ripeteva sempre, eppure quando lasciava quel corpo così caldo si sentiva del tutto prosciugato. Gli piaceva fare sesso con lui, ma da un pò la sua parte preferita era diventata il ritrovarsi sotto le coperte a ridere e a punzecchiarsi, come quella volta davanti alla televisione, mentre guardavano uno stupido show televisivo e giudicavano le scelte altrui.

Era andato a letto con solo due uomini nella sua vita Louis e Liam, non sapeva davvero come comportarsi.

"Ecco, io volevo solo vederti e chiederti se ti andava ti pranzare insieme più tardi."

"Io non posso lasciare l'ospedale, ti accontenti del cibo della mensa?"

"Assolutamente, a che ora?"

"Faccio una pausa a mezzogiorno."

"Ci vediamo dopo." Con le mani immerse nella sua felpa e i piedi timidi Liam fece due passi avanti e con le labbra bagnate si avvicinò alla sua guancia impremendo la forma delle sue labbra su quella pelle liscia e leggermente scura.

Le sue guance si arrossarono e gli occhi si fecero più grandi, poi corse via, senza dire o fare altro.

"Dottor Malik, la vogliono al telefono." Roteo gli occhi al cielo e mandò al diavolo il suo rito del caffè buttandolo nell'immondizia.

"Pronto?"

"Zayn amico, ciao."

"Quante volte ti ho detto di non chiamare su questo telefono Louis?"

"Tante, ma non importa, è passato Liam?"

"Sisi, è andato via poco fa."

"Meno male, cosa mi racconti?" Non si sentivano da un paio di settimane e a loro due questa situazione non era mai capitata.

"Faccio sesso con Liam." L'infermiera che si trovava proprio alle sue spalle fece una risatina prima di ritornare al suo lavoro.

"Lo so." Sentì le risate da parte dell'amico e quelle di Harry stranamente.

"Come fai a saperlo?"

"Intuito da migliore amico. Questa è la volta buona Zay?" Sapeva perfettamente a cosa si riferisse. In tutti questi anni Zayn era rimasto sempre solo e per non pensarci faceva sesso con Louis, ma quando l'amico si era fidanzato era tornato nuovamente solo. Una casa enorme per una sola persona era triste.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora