XV: It's like a dream what she feels with me

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                "Two souls are                                  sometimes created together
                                                         and in love before
                                                        they're even born"
                                                       -F. Scott Fitzgerald

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Chicago, 30 Ottobre,

Lilith's pov

«Ma ti sembra il caso di studiare bambolina?»

Tyron si siede nel sedile di fronte a me con totale tranquillità e inclina lo schermo del portatile che ho davanti.

Porto una mano sullo schermo e lo aggiusto come prima.
«Si» ribatto concentrata su ciò che sto facendo.

È tardo pomeriggio di domenica 30 ottobre.

In genere quando prendo l'aereo mi piace guardare fuori dal finestrino per potermi perdere con la testa tra le nuvole.
A maggior ragione dovrei farlo oggi, considerato che mi trovo su un jet privato con 5 ragazzi.

Ma il motivo per cui sono qui mi porta a scegliere di studiare ora.

Quando una settimana fa Theo mi ha chiesto di venire a Chicago con lui, sapevo ovviamente che con lui intendeva anche con Timmy, Ty, Ter e Archer.

E la cosa non potrebbe che farmi più piacere, amo stare in loro compagnia.

Però allo stesso tempo ho delle cose per me importanti da studiare e mi rifiuto di rimandare.

«Lilibeth non puoi chiudere e studiare quando ritorneremo?» questa volta è Timmy a parlare, poggiandosi sul grosso manico della mia poltrona.

Perché si, questo posto non ha dei sedili , ma delle poltrone di pelle beige.

Quando mi hanno detto "partiamo domenica sera alle cinque di pomeriggio" supponevo che l'orario lo scegliessero loro tranquillamente ma in base agli orari della linea aerea.

Nel momento in cui sono venuti a prendermi era tutto normale, cosa che poi è cambiata quando ho notato che ci portavano all'aereo direttamente con la macchina, senza check in o altro.
Sono rimasta letteralmente a bocca aperta.

Inutile dire che Tyron si è messo a ridere e prendendomi in giro mi ha detto "Ma secondo te noi prendiamo un aereo qualsiasi?"

Giusto.
Perché ovviamente dimenticavo che i Lancaster sono ricchi e perciò non sono loro che si attengono agli orari dell'aereo , ma è l'aereo che si attiene ai loro orari.

Beh, questo almeno è il privilegio di possederne uno.

«No, ho bisogno di studiare ora, non posso rimandare.» rispondo al ricciolino accanto a me.

Quest'ultimo si appoggia alla parte superiore del mio poggia schiena e con le dita inizia a giocare con una ciocca di miei capelli, come appunto ormai si è preso di abitudine.

«Perché no? Non puoi semplicemente goderti la piccola vacanza?» Archer prende posto accanto a Tyron con un bicchiere di bourbon in mano.

«Si, lo farò. Ma coglierò ogni opportunità per poter studiare. E dover stare qui per un'altra ora è una delle più grandi.»

𝒟𝓇ℯ𝒶𝓂𝓎Where stories live. Discover now