XXIV: And I know she'll be the death of me

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                                      ~☪︎~

                   "Choke me, she whispered,
                      empty me of all the air
                        and fill me with you."
                                -Akif Kichloo

                                      ~☪︎~

Lilith's pov

«Vieni con me, Mademoiselle.»

Quattro parole.
Nient'altro.
Bastano quattro parole per spegnere tutto, e donargli la mia completa e totale attenzione.

Se già i miei sensi erano pieni di lui, sono servite queste quattro parole per far si che la mia mente smettesse di percepire la musica anche solo come sottofondo.

Tutto di me gira intorno a lui, alle sue mani che si posano delicatamente sui miei fianchi che stringe con fermezza.

Il mio corpo segue il suo e si fa guidare tra la folla senza esitazione.

Nonostante lui sia stretto a me e la sua voce rauca mi accarezza l'orecchio, mi si propaga un'onda di agitazione mista ad eccitazione che si irradia dal basso ventre.

Cammino a passo sicuro, sorpassando le persone, mentre il corpo di Theodore guida il mio verso la porta a doppia anta della quale non ho mai smesso di sperare di sorpassare.

Ad illuminare la soglia ci pensa la parola "Roissy" , con il viola del led con il quale è composta.

Una volta raggiunta, Theodore allunga un braccio davanti a me e bussa tre volte, ed il resto lo percepisco come se accadesse a rallentatore.

Le sue mani che sorpassandomi e racchiudendomi tra le sue braccia, circondano i pomelli in cristallo e li girano, permettendo il passaggio.

Veniamo accolti da un uomo in giacca e cravatta, il buttafuori, e alle sue spalle scende una grande tenda viola.
Quando l'uomo vede Theodore si sposta e ci permette di passare.

La tenda si divide al centro, spalancandosi ai due lati.

Tutto il fiato che avevo in corpo si sospende nell'aria .
Lasciandomi priva di reazioni fisiche.

Mi immergo nella luce viola della stanza, ammaliata da ciò che sto ammirando.
Theodore è dietro di me e sento le tende chiudersi alle nostre spalle.

Una volta dentro, veniamo avvolti da una luce soffusa e avvolgente, mentre una cascata di tonalità viola crea una sensazione di intimità resa suadente da piccoli spruzzi di rosso, concessi dalle luci al neon.

La bellezza dell'atmosfera di mistero e resa lussuosa dalle luci, è pervasa da un profumo seducente, vengo inebriata da un odore misto tra whisky e legno.
Il profumo suadente ed erotico che si emana nell'aria, mi avvolge e mi accarezza facendomi venire la pelle d'oca.

Al soffitto sono appesi dei lampadari di cristallo scintillanti, che decorano l'altezza della stanza, la quale è arredata con eleganza, con divanetti a cerchio che permettono l'intimità, o comunque danno un idea di privacy, a chi li occupa.
Essi permettono agli ospiti di rilassarsi e godere della vista degli uomini e donne che danzano sul palco centrale, esattamente di fronte al punto d'ingresso.

Il palco è una visione di bellezza, illuminato da luci soffuse.

L'intera stanza ha uno stile francese ed elegante, mi ricorda un po' il Moulin Rouge del film con Nicole Kidman.

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