XXVII: Factotum

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"E eravamo a letto insieme,
stavamo ridendo,
e non ci importava di nulla."
-Charles Bukowski

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Prima parte

Lilith's pov

30 novembre, Seattle

Ho sempre avuto timore ad osare.

Paura di dire qualcosa che non dovrei, o fare qualcosa di sconveniente ed inadatto o semplicemente di sbagliare.

Mi ha sempre preoccupata l'idea di essere giudicata, di non essere capita.

A causa di queste mie piccole ma grandi paure ho sempre parlato poco in pubblico. Faccio la stessa domanda due volte, perché penso sempre alla possibilità di non aver capito bene, e non volendo sbagliare cerco la conferma.

Per non essere giudicata non parlavo, per poi essere giudicata proprio per questo.

I commenti delle persone. Le critiche. I pensieri.

Chiunque dica qualcosa su quello che faccio, che dico, che indosso.

I commenti contrari alle mie scelte, anche se non sono fatti con cattiveria, mi fanno sentire oppressa.

Criticata.

Giudicata.

Tutto ciò mi blocca, l'ha sempre fatto.

Non mi permettere di essere semplicemente me stessa.

Però, mentre appoggio i vestiti che ho scelto di indossare per la serata accanto ad una piccola scatola lasciata da Theodore sul letto, mi sento libera, priva dei miei blocchi.

Un sorriso mi spunta sulle labbra quando leggo che sulla confezione c'è scritto "Indossami " con la sua calligrafia.

Aprendo la scatola, rivelando il suo contenuto, non mi sento timorosa di osare.

Prendo con due mani il pezzo di stoffa ben ripiegato e lo guardo confusa.

Un semplice paio di slip a brasiliana neri.

Niente di particolarmente osé, eppure sento il calore riscaldarmi le guance mentre immagino Theodore acquistarle.

Dopo averle guardate per qualche altro secondo, lascio cadere l'asciugamano che mi copre il corpo ancora umido, ed inizio a prepararmi per la serata.




E' il 30 novembre, e il grande attico dei ragazzi qui a Seattle è completamente decorato per il Natale.

Questa mattina io e le ragazze siamo rimaste senza parole nel vedere questa città piena di luci colorate.

A New York era pure già tutto decorato per le festività, ma non avevo avuto modo di godermelo a pieno, non dopo la serata del Ringraziamento e alla mia sessione di studio pre partenza.

Esattamente come aveva detto, Theodore ha concesso a me e le mie amiche di venire con lui e i ragazzi a Seattle per la gara, che avrà luogo domani sera.

Siamo atterrate, con il loro aereo privato, questa mattina presto. E dopo aver fatto colazione tutti insieme in una pasticceria tradizionale della città, ci siamo divisi.

𝒟𝓇ℯ𝒶𝓂𝓎Where stories live. Discover now