CAPITOLO 34

5.2K 96 5
                                    

       -POV T/N-

È da qualche ora che sono in compagnia di Theodore Nott e devo dire che non è niente male.
Dopo che mi è venuto a prendere in camera, siamo andati fuori Hogwarts a fare un giro ed a cercare qualcosa  da mangiare. Ci siamo fermati in un ristorante messicano e quando abbiamo finito di mangiare ha insistito per pagare lui la cena. Per tutto il tempo è stato carino e dolce e sono felice di averlo conosciuto un po' meglio di qualche parola per i corridoi.
In questo momento sono le 11:00 e siamo passeggiando nei corridoi del castello verso la torre dei serpeverde chiacchierando come due amici che si conoscono da molto tempo. Nella sala comune regnano il silenzio e il buio: l'unica presenza è il fuoco del camino che riscalda la stanza. Quando arriviamo dalle scale dei dormitori purtroppo ci dobbiamo separare.

T: è stato bello

io: si mi sono divertita

T: poi potremmo rifare

io: si perché no, però la prossima volta pago io

T: non penso però potrai scegliere dove andare e cosa mangiare

io: vedremo

ci scambiamo un sorriso seguito da un minuto in cui nessuno dei due dice niente.

T: allora...buonanotte T/N

io: buonanotte

Ci scambiamo un abbraccio e poi lui si volta salendo le scale per andare nella sua stanza.
Sbadigliando anche io vado verso le scale del dormitorio femminile quando compare Mattheo da dietro una colonna facendomi sobbalzare.

io: ma sei scemo? tra un po' mi viene un infarto

M: solo perché hai visto tutta la mia bellezza? lo so posso capirlo...a tante capita

io: si come no, comunque perché eri dietro una colonna a fissarmi ?

M: perché eri con quello?

io: intanto si chiama Theodore e non 'quello', poi ti ho fatto prima io una domanda

M: si ma la mia è più importante

dice avvicinandosi lentamente a me.

io: perché ti interessa ?

M: non hai risposto

fa un altro passo avanti. Sarai mica geloso Riddle ? sicuramente è troppo vicino. Mi allontano di qualche passo

io: mi ha chiesto di uscire e siamo usciti

mi guarda per un po' ce per capire se stessi dicendo la verità e poi dopo aver decretato che non stessi mentendo, con una smorfia di disgusto dice:

M: chissa che palle una serata con uno come lui

ma cosa ne vuole sapere lui??e poi perché non si fa gli affari suoi!

M: perché sono affari miei

io: non è vero e poi io mi sono divertita!

M: immagino

io: senti non ho voglia di stare a discutere con te quindi buonanotte

dico mentre prendo le scale senza rivolgere più nessuno sguardo indietro raggiungendo la camera dove le mie amiche già dormivano.


--- LA MATTINA DOPO---

P: T/N ci devi raccontare com'è andata ieri sera

D: ah è vero che uscivi con quello

io: oh ma la smettete di chiamarlo 'quello'?? ha un nome!

D: tranquilla, tieni bevi un po' di caffè

dice porgendomi una tazza fumante di caffè caldo. Essendo gennaio fa ancora freddo e una tazza di caffè o di cioccolata calda è l'ideale.

io: comunque è andata bene ma niente di che, cioè è molto simpatico

Continuiamo a fare colazione fino a che il mio migliore amico con mi ricorda gli impegni di oggi:

B: allora...siete pronti per la lezione di volo con la professoressa Hooch?

H: no aspetta in che senso ?

B: nel senso che abbiamo lezione di volo con lei nella qualche ci insegna a volare con una scopa

D: in teoria di solito lo insegna agli studenti del primo anno, solo che dato che quest'anno si sono aggiunti molti studenti al nostro anno farà una lezione di recupero per chi non sa ancora volare

P: no raga ma io cado sicuro

mentre continuavamo a parlare, una mano calda mi si posa sulla spalla, quindi presa alla sprovvista si voltò di scatto.

C: buongiorno

io: Ced!! è tanto che non ci vediamo

Meno male che è Cedric, temevo già il peggio

C: si, poi oggi abbiamo lezione insieme con la Hooch. Ti va se andiamo insieme ?

io: certo andiamo ?

C: ma non vorrei disturbarti e rubarti ai tuoi amici

io: ma sei anche tu un mio amico e vedrai che capiranno

Usciamo dalla sala grande raccontandoci di come abbiamo passato questi giorni mentre andiamo verso il giardino.

Non ho mai provato a volare su una scopa. Effettivamente questa è la prima lezione di volo che facciamo e sicuramente ci faranno dimostrazione i ragazzi del quidditch perché loro ci sanno già andare.

io: cado sicuro io

C: no che non cadi, non è così difficile

io: di ma lo dici tu che giochi a quidditch, poi allenamento in quello stupido giardino: non potevamo farlo nel campo ???

C: intanto arriviamoci a quello stupido giardino

Dice prendendomi a braccetto per guidarmi dalla parte corretta.
Finalmente all'aria aperta (anche se sarebbe stato meglio nel campo da quidditch). Siamo appena usciti dal castello e dobbiamo raggiungere la postazione dove svolgeremo la lezione. Mancano ancora 10 minuti alla lezione, ma noi ci stiamo già dirigendo pur facendo con molta calma. Ci sono degli studenti corvonero seduti a terra e altri tassorosso che chiacchierano. I grifoni si vede che hanno già iniziato la lezione dentro perché neanche uno di loro è qua.
Stavo ridendo per una battuta di Ced  quando il mio sguardo si ferma sulle uniche due persone in tutta la scuola che non avrei voluto vedere: Riddle e la Greengrass. Sempre insieme, sempre vicino a me, mi perseguitano. Ovviamente sono attaccati ad un albero a scambiarsi slinguazzate senza la minima preoccupazione del fatto che siano in un luogo 'pubblico'. Naturalmente come se la fortuna fosse dalla mia parte, appena li vedo, lui se ne accorge e inizia a fissarmi passando lo sguardo da me al mio amico a cui ero ancora attaccata.
Ci continua a fissare, infatti quando Astoria si accorge che non è più attento richiama la sua attenzione schioccandogli le dita davanti alla faccia, quindi lui non perde tempo a riprendere ciò che stava facendo dopo aver stampato sul suo volto un ghigno di sfida.

Una sfida? Cioè lui intende sfidare me? Preparati a perdere Riddle perché io vinco SEMPRE.

Amore e odio with you Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora