٠ un piccolo gesto di gentilezza può far battere un cuore grande٠
-Buongiorno paladini della giustizia!- esclamai entrando di buon umore in ufficio. Cercai di non rovesciare tutti i bicchieri di Starbucks e andai verso la mia scrivania, ma appena la vidi cominciai a preoccuparmi.
Perché era vuota?
Vidi Delilah correre tutta sorridente verso di me e si buttò su di me abbracciandomi, o meglio, strozzandomi.
-Del, scollati, mi stai strozzando-
-Scusami, è che mi sono emozionata-
-Per cosa?-
-Per te! Non vedi la scrivania vuota?- chiese con fare ovvio.
-Certo che ho visto, e infatti non ci sto capendo niente!-
-Ah, se solo usassi un minimo della logica che usi a lavoro ti nominerebbero la persona più intelligente del mondo- sbuffò Delilah. Poi, mi tolse di mano le scatole con i bicchieri e mi trascinò verso una stanza in fondo al corridoio.
-Tadà!- esclamò tutta felice.
-E questo sarebbe?- era un semplice ufficio, davvero grande e luminoso, e molto carino. Guardai con un po' più di attenzione e vidi una foto di me e Christian abbracciati.
Che ci faceva quella lì?
-Genio svegliati, è il tuo nuovo ufficio!-
-Il mio nuovo ufficio?-
-Oh, ma oggi, sei proprio sorda. Terra chiama Lyliane, sono le otto del mattino, siamo a Londra, studio McDonnell&Johnson e sei appena stata promossa!- Delilah sembrava proprio esasperata mentre parlava, nel frattempo io cercavo di capire cosa fosse successo.
-E lei che ci fa qui?- Delilah guardò nella mia stessa direzione, per vedere Morton sorseggiare tranquillo il suo caffè mentre guardava fuori dalla vetrata.
-Ehm, non saprei, fino a cinque minuti fa stavo sistemando la stanza per te e non c'era...- disse a bassavoce Delilah.
-Va bene Del, grazie mille per tutto, puoi andare- quando Delilah uscì, chiusi la porta, appoggiai la borsa sulla poltrona e mi preparai mentalmente per parlare con questa dolcissima persona qui di fronte a me.
-Mi scusi, lei che ci fa qui?- per due buoni minuti Morton non si degno di dare segni di vita, ma poi scelse di comportarsi come un essere umano normale e mi squadrò, attentamente.
-Agli altri un caloroso buongiorno e a me vuoi già cacciar via?-
-Si da il caso che questo sia il mio ufficio, signor Morton-
-Fino a cinque minuti non lo sapevi neanche-
-Questa comunque non è una scusa, e se non esce, secondo il suo caro Atto 4, potrei denunciarla per invasione di privacy e molestia-
-Tutto ciò mentendo...-
-Non ci sono telecamere, e qua le persone crederebbero a me, non a lei- gli risposi, sfidandolo.
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When the sun meets the moon
ChickLitLyliane può dire di avere una vita perfetta: ha il lavoro dei suoi sogni, un uomo che la ama ed ha un posto nella rigida società londinese. Ma si sa che l'apparente felicità può sgretolarsi in qualsiasi momento e qualcosa deve pur andare per il vers...