Capitolo 22

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٠ il meglio per te lo devi riservare a chi è il meglio per te ٠

Erano le nove passate, quando finalmente decisi di alzarmi dal letto. La metà vicino a me era ancora tiepida e dedussi che Adrian si era alzato da poco.

Dopo la nostra piccola vacanza in Grecia passata in famiglia era ora di smetterla di oziare e tornare al lavoro.
Il 17 gennaio era vicino e secondo i miei calcoli sarebbe stato il giorno in cui il serial killer avrebbe ucciso la prossima vittima.

Mi alzai cercando le pantofole quando sentii la porta aprirsi piano, vedendo la testa di Adrian fare capolino.

-Sei sveglia- mi sorrise avvicinandosi e avvolgendomi in un tenero abbraccio.

-Buongiorno- dissi dandogli un bacio a stampo.

-Forza, fatti una doccia poi scendi che la colazione è pronta- mi diede un bacio sulla fronte poi uscì, lasciandomi con un gran sorriso stampato sulle labbra.

Ogni giorno che passava pensavo a quanto ero fortunata ad avere un uomo come Adrian vicino a me. All'inizio c'era attrito tra di noi perché eravamo due persone orgogliose e testarde, poco inclini a lavorare insieme.
Ma poi con l'andare del tempo ci siamo accorti che la presenza dell'altro non era così male e lavorando insieme ottenevamo molti risultati positivi.

E indubbiamente c'era una forte attrazione tra di noi.

Con questi pensieri in testa uscii dalla doccia e cominciai ad asciugarmi i capelli, cercando di fare una piega che durasse tutto il giorno. Andai poi a scegliere l'outfit della giornata optando per un maglione smeraldo a collo alto e dei pantaloni panna. Mi spruzzai il mio profumo preferito e soddisfatta di tutto, presi la mia borsa e uscii dalla camera.

Da ormai una settimana mi ero semi-trasferita a casa di Adrian, a causa delle preparazione che dovevamo fare e anche per lasciare un po' di libertà a Brianna e Lane. A volte Lane rimaneva a casa con lei, poiché Brianna ancora non si sentiva sicura di andare a casa sua e si sentiva bene solo a casa nostra.

Scesi le scale seguendo il profumino invitante del cibo fino ad arrivare in cucina, vedendo Adrian con un grembiule da cucina mentre finiva di apparecchiare il tavolo.

-Giorno dolcezza. Hai fame?- mi guardò con quel sorriso che mi faceva sciogliere ogni volta e mi riempiva il cuore di gioia.

-Tantissima fame. Cosa hai cucinato?- andai a sedermi sullo sgabello dell'isola vedendo sul tavolo bacon, uova, insalata, e quasi sbavai alla vista del kantaifi, un dolce tipico greco.

-Ma l'hai fatto tu?- chiesi stupita.

-Sei stata con me tutti questi giorni, mi hai mai visto farlo?-

-No... Però allora dove l'hai trovato? Non ci sono negozi o pasticcerie greche qua-

-Ho le giuste conoscenze con i giusti talenti- mi fece l'occhiolino togliendosi il grembiule e sedendosi vicino a me. Mi accarezzò il viso lasciandomi un bacio sulla fronte, poi sul naso e poi unì le nostre labbra in un bacio dolce e appassionato. Mi aggrappai alle sue spalle possenti e mi sentii tirare su dalle sue braccia per finire seduta sulle sue coscie e fermai il bacio per prendere un respiro.

-Adrian io ho fame-

-Anche io ho tanta fame. E infatti sto mangiando- arrossii alle sue parole e nascosi il viso nell'incavo del suo collo e lo sentii ridacchiare. Con le sue dita cominciò a fare dei cerchi sulla schiena e io mi rilassai così tanto da quasi tornare a dormire.

-Amore, dobbiamo mangiare per poi andare in studio-

-Ma non possiamo lavorare da casa? Stiamo tanto bene così- alzai la testa e lo guardai cercando di fare gli occhioni per convincerlo a rimanere a casa. Adrian mi mise delle ciocche di capelli che mi coprivano il viso dietro l'orecchio e mi prese il viso con entrambe le mani, lasciando un bacio a stampo sulle labbra.

When the sun meets the moonDonde viven las historias. Descúbrelo ahora