Capitolo 4

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٠ tutto accade per volere del destino٠

Il risveglio della mattina dopo fu traumatico.

Sentivo dolore dappertutto e la testa mi girava. Inoltre c'era un caldo insopportabile.

-Lyliane! Finalmente sei sveglia!- cercai di riconoscere la voce ma senza successo, finché non mi comparve Delilah davanti con in mano un vassoio.

Mi guardai intorno per capire dov'ero, e quando vidi il vinile degli Arctic Monkeys sulla mensola capii di essere a casa mia.

Ma perché Delilah era qui? E come aveva fatto ad entrare?

Io di sicuro non sono stata.

Mi misi a sedere sul letto e mi stiracchiai. Notai di avere anche il pigiama addosso. Ma che diavolo era successo ieri?

-Sai, iniziavo a spaventarmi. Non ti svegliavi più! Quasi quasi era meglio che Morton rimaneva...-

-Morton che? Cosa centra lui?- ero confusa, non riuscivo a capire.

-Come cosa centra? Ti ha portato a casa lui!-

-Che? Dimmi cosa è successo-

-Vorrei saperlo pure io sai! Ho lasciato mio marito parecchio incazzato!-

-Delilah, parla in maniera chiara-

-Non ti ricordi? Ieri Morton ti ha trovato ridotta male vicino al Tamigi e ti ha accompagnato a casa. A quanto pare è rimasto la notte con te e poi mi ha chiamato alle sei di mattina dicendo che la situazione era urgente e che dovevo venire subito. Ed ora eccoci qui, sono le quattro del pomeriggio e stavo per chiamare l'ambulanza, non davi più nessun segno di vita! Mi vuoi dire perché ti sei ridotta così?-

Piano piano i ricordi cominciavano a tornarmi in mente e con loro anche il dolore al cuore.

-È stata una giornata pesante... Voglio riposarmi...-

-Riposarti? Ma se ti sei appena svegliata! E poi è da ore che la tua temperatura non si abbassa, Lyliane. Stai davvero male, dobbiamo andare dal dottore-

-Sto bene, devo solo riposarmi ancora un po'...- stavo davvero malissimo ma non volevo disturbarla ancora di più. Aveva una famiglia da cui doveva andare.

-Ma Lylia-

-Stai tranquilla. Ora mangio la zuppa che hai portato- indicai il vassoio -prendo una pasticca e mi riposo un po'. Quando mi sveglio ti mando un messaggio-

-Sicura? Non voglio lasciarti da sola-

-Non ti preoccupare, vai a casa. Devi passare il weekend con la tua famiglia. Io starò bene-

-Va bene. Vuoi dirmi perché sei in questo stato?-

-No scusa, non ne voglio parlare...- sentivo già le lacrime agli occhi, ma non volevo piangere davanti a lei. Delilah annuì e si alzò per uscire. Mi salutò con un abbraccio e appena chiuse la porta di casa, non frenai più le lacrime e le lasciai scivolare libere.

• ~ •

Avevo mangiato e preso la medicina, poi riposato un po'. Ora, anche se ero molto stanca, mi alzai per andare a fare una doccia. Mentre cercavo i vestiti, i ricordi della scorsa sera tornarono a galla.

Flashback

-Lyliane?-

-Che cosa vuoi-

When the sun meets the moonWhere stories live. Discover now