Capitolo 19

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«Vestiti, è arrivata la mia sorpresa!» Gli diedi un bacio a fior di labbra, dopodiché aprii l'armadio e iniziai a indossare il primo abito pulito che trovai. Potermi togliere il vecchio vestito era magnifico e dopo l'incidente con Adam mi faceva sentire meglio.

«Sorpresa?» Lui mi guardò confuso, rimanendo disteso sul letto e schiudendo le labbra. Il lenzuolo era l'unica stoffa avvolgente le sue gambe e copriva la parte più intima di lui, mentre il resto del fisico da Adone era in bella vista proprio di fronte a me.

«Non vorrai che ti vedano "senza veli"» schioccai la bocca e misi un indice sulla mia guancia «anche perché sono io l'unica ad avere il permesso di farlo.»

Un sorriso aleggiò sul suo viso e sgusciò fuori dal letto. «Hai delle argomentazioni piuttosto convincenti.»

Lo guardai e attesi che finisse di sistemarsi la divisa, con la quale era venuto a Cipro, e poi andai ad aprire.

Sulla soglia c'erano come avevo programmato i nostri amici: Drew, Morfeo, Menadel e Morgana.

L'angelo dai capelli rossi ci sorrise divertito, dandoci un'occhiata. «Sconsiderati, non avete neanche aspettato il matrimonio.»

Effettivamente ci voleva ben poco per intendere come avessimo trascorso le ore precedenti: i boccoli arruffati di Raffaele, i segni che avevo sul collo, gli abiti sgualciti e le lenzuola attorcigliate erano prove più che sufficienti.

«Dai, come sei rigido. Se due sono innamorati, coronare il proprio amore è più che normale» rispose Morgana, attorcigliando una delle sue ciocche lucenti fra le dita «lo sapresti anche tu, se lasciassi scaturire un qualche tipo di sentimento per qualcuna.»

Era un'allusione a qualcuno in particolare? Se stessa magari?

Mi morsi il labbro inferiore, sentendomi avvampare. Non ero pentita di quanto fatto con Raffaele, ma uscire allo scoperto ed essere una coppia ufficialmente era un qualcosa alla quale mi dovevo ancora abituare.

«Cosa succede?» domandò l'arcangelo, avvicinandosi a me e posando una mano sulla mia schiena.

Eravamo decisamente diventati più intimi e lui non si faceva problemi a dimostrarlo. Quella nuova e strana realtà avrebbe potuto piacermi.

«È la mia sorpresa per te. Adesso tu vai con Drew e Morfeo, io devo rimanere con gli altri. Ci vediamo fra circa quaranta minuti» risposi, distendendo le labbra in un sorriso.

«Va bene, anche se sono un po' spaventato da questo mistero» confessò, strofinando le labbra sulle mie e uscendo dalla porta.

«Insopportabile miscredente» bofonchiai, aggiudicandomi una sua occhiata divertita.

Era in procinto di andarsene, quando improvvisamente si voltò con un'espressione talmente seria da farmi arcuare le sopracciglia.

«Cosa succede?»

«So quanto ci siamo promessi e quali parole sono state dette, però non fuggire ancora. Non ci metterei due secondi a trovarti e almeno fino alla conclusione della battaglia dovrai rimanere fra le schiere del Paradiso, al sicuro.»

Il mio sguardo si addolcì e inclinai il viso di lato. «Non preoccuparti, è con te che voglio stare.»

Anche i suoi tratti induriti dall'espressione grave assunta si sciolsero e le sue iridi azzurro cielo scintillarono, togliendomi il fiato.

«Va bene, ora sbrighiamoci piccioncini.» Menadel entrò nel mio alloggio e prese per il braccio Morgana, accompagnando anche lei dentro l'abitazione; poi chiuse la porta senza troppe cerimonie.

«Per quanto fosse una scena estremamente toccante e gioiosa per il mio cuore, ho dovuto allontanarvi perché qui serve un lavoro urgente di sistemazione. Con solo poi una trentina di minuti a disposizione, io e Morgana dovremmo fare miracoli.»

TEMPTRESSWhere stories live. Discover now