CAPITOLO 1

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Dopo le vacanze estive passate da mio padre in America, tornare di nuovo nella mia buia e cupa Inghilterra mi sembrava quasi uno scherzo divino.

Eppure sapevo di dover tornare, mia madre mi avrebbe uccisa se non lo avessi fatto.

Lei e mio padre non erano rimasti in buoni rapporti dopo il divorzio e la situazione era peggiorata quando seppe che lui aveva un'altra compagna.

L'aveva sposata dopo neanche un anno.

Da quel giorno mia madre aveva cambiato tutto di lei, anche le sue espressioni.

Diceva sempre che non voleva mai più tornare ad essere quella persona di prima, perché ogni cosa le ricordava mio padre, anche i suoi mezzi sorrisi fatti ad ogni battuta, perché lui le faceva notare sempre quel difetto.

Per me invece era davvero pesante, stare lontana da lui, l'uomo che mi aveva cresciuta ed amata e che rendeva tutte le mie giornate così divertenti.

L'università aveva aperto di nuovo i battenti, e a me mancava poco per finire gli esami.

Spingevo molto nello studio, accettavo qualsiasi voto. L'idea era quella di poter finalmente dire a mia madre che andavo via, per lavoro, o per cercarlo, ma almeno non avrei sentito addosso il peso di vederla crollare del tutto senza di me.

Le volevo così bene, eppure avevo perso anni della mia vita per raccogliere i pezzi della sua.

Nessuno sapeva bene chi fossi, cosa pensassi, o cosa facessi, eppure la mia storia aveva un sacco di contenuti mai esplorati.

L'unica persona che sapeva tutto di me, era anche l'unica persona al mondo che aveva accettato le mie stranezze e non me ne faceva una colpa.

Il mio migliore amico Harry.

Lo avevo conosciuto da bambina, appena arrivata nel quartiere.

Alcuni mi guardavano male, ad alcuni facevo pena, alcuni non volevano neanche avvicinarsi.

Chiunque potrebbe pensare a del razzismo, eppure io venivo dalle loro stesse parti, non potevano essere razzisti.

La mia adozione fu uno shock anche per la famiglia dei miei genitori, perché sembrava che nessuno mi volesse o che nessuno provasse a volermi bene, ma quei due, ai tempi d'oro in cui sembravano ragazzini persi l'uno nell'altra, mi volevano sopra ogni cosa.

A me bastò, fin quando mio padre non conobbe una donna americana venuta per un convegno a cui lui stesso doveva presenziare.

Papà non era mai in casa per via del lavoro, mia madre aveva i turni in ospedale, per cui spesso non si vedevano per giorni...ma che dico! Per settimane.

L'amore tra loro era svanito lentamente nel corso degli anni, ma mentre mio padre aveva ritrovato la felicità perduta, mia madre era caduta in depressione, ed io davvero, non ero proprio la persona più indicata per risollevarle il morale.

NeverthlessWhere stories live. Discover now