14 "Chi tu?"

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Alice pov's

Mentre si dirigeva all'IPM, ripensò a ieri sera.
Dopo quello che era successo con Ciro, non fece altro che pensare a lui,
Non vedeva l'ora di rivederlo, e riattaccarsi alle sue labbra e non staccarsi più.

«Buona sera Ali, come mai così felice oggi eh?»

Gli chiese Gennaro mentre apriva il cancello.

«Eh Genna oggi è una bella giornata vero?»

Chiese mentre rideva, l'educatore la guardo sorridendo.

«Qualcosa mi dice che è l'amore?»

«Ma quando mai Genna»

Rispose Alice mentre afferrava il suo telefono.

«Vabbuò Ali, l'importante è che si felice. Poi tutt cos c'è pensi un altro iorn»

Alice continuò a camminare verso il piazzale, dove vide tutti riuniti attorno alla direttrice.

«Ue Ali, si sempre chiù bell ogni iorn che pass»

«Ah bellissima»

Vari commenti dalla parte dei ragazzi si fecero sentire quando tutti i presenti si accorsero di lei.

«Che succede qui?»

Chiese Alice ignorandoli e mettendosi accanto a Paola.
Cerco con tutta se stessa di non fare cadere il suo sguardo su quello di Ciro, che da quando aveva messo piede in questo istituto, non le toglieva gli occhi di dosso.

«Abbiamo deciso che inizieranno le uscite in barca con i ragazzi e le ragazze»

Le risposte lei con un grande sorriso.

«Bene no? Almeno podarsi che qualcuno di loro si schiarisca le idee»

«Speriamo veramente, però i ragazzi ti volevano chiedere una cosa»

La direttrice si rivolse hai detenuti, mentre li guardava speranzosi.

«Bhe allora non dite niente? Ora fate i timidi?»

Tutti i ragazzi si rigirarono le mani in imbarazzo, e Alice non seppe che fare.
Non li aveva mai visti in quella situazione, nemmeno un momento.

«Vabbene allora glielo chiedo io. Ti volevano chiedere se ti piacerebbe esserci con loro quando faranno le uscite in barca»

Senti gli occhi di tutti su di lei, come se aspettassero una risposta in meno di due secondi, ma gli occhi che gli pesarono di più sul corpo erano i suoi: quelli di Ciro.
La guardava con una strana scintilla negli occhi, come se si aspettasse qualcosa da lei, un gesto, una parola, qualcosa che gli facesse capire che i suoi sentimenti erano reciprochi, e non soltanto un illusione come gli aveva fatto credere Viola.
Ma Alice non lo riusci a capirlo, perché lei era così, comprendeva cosa provavano gli altri, ma quando riguardava lei, la mente gli si offuscava e non riusciva più a leggerne i suoi sentimenti.

«Certo che mi piacerebbe, cercherò di organizzarmi con gli orari, e farò tutto il possibile per esserci»

A quelle parole tutti i presenti esultarono, andando addosso ad Alice abbracciandola.
Rise e sorrise, la gioia che provava vedendoli così felice gli riempiva il cuore.
Ora capiva quando all'inizio tutti le dicevano che sabbe stato difficile entrare nel cuore di questi ragazzi, ma una volta dentro, ti si sarebbe scaldato il cuore vedendoli sorridere.

«Ok ragazzi ora lasciatela respirare. Tornate tutti quanti a lezione su»

Nessuno obbiettò alla direttrice, mentre si dirigevano nelle rispettive aule.
I ragazzi fuori e le ragazze a lezione.
Quando entrarono nella stanza, le ragazze iniziarono a scherzare, coinvolgendo anche Alice.

Diversi ma Uguali | Ciro RicciTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon