22 "Viola"

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Alice pov's

Quando si sveglio, trovò Alessandro accanto a lei. Guardò il suo volto addormentato. Sentiva tutto il dolore che le aveva causato negli anni. Non quello fisico, ma quello mentale. L'aveva lasciata senza un briciolo di dignità, senza nemmeno provare rimorso o pena per avergli inflitto tutto quel male attorno. Si alzò, andando verso il bagno. Guardandosi allo specchio si specchio, vedendosi.
Era tesa, e questo si poteva notare da un chilometro.

Andò verso la cella dove i ragazzi facevano gli incontri per vedere i propri cari.
Era vuoto, e l'unica persona che vedeva era Viola, seduta sulla sedita con faccia assonnata e stufa di stare lì.
Alice fece un grosso respiro prima di entrare.
Viola era una ragazza che aveva molto bisogno di aiuto, e lei avrebbe fatto di tutto per aiutare qualcuno di loro.
Anche se era una tra le più difficile dentro l'IPM, non gli importava.

Si sedette davanti a lei, vedendola alzare un sopracciglio.

«Perché mi trovo qui?»

Disse con nonchalance.
Alice la guardò.

«Viola, non sei così stupida come vuoi fare credere. Sono sicura che riesci a rivarci da sola se solo ci mettessi più impegno»

La rossa la guardo con occhi bassi.

«E perché hanno mandato a te?»

«Sei sicura di volere una risposta che già sai»

Viola sorrise soddisfatta.

«Cosa è successo con Gemma?»

Chiese pacata Alice.
Voleva che fosse lei a raccontargli cosa era accaduto.

«Niente di che, Gemma a litigato con Cardiotrap. E io sto cercando di fargli capire che lui non fa per lei»

«Arrivando fino a menarvi?»

Viola ghignò soddisfatta.

«Non è la prima volta che hai una discussione con Gemma, o sbaglio?»

Gli domando vedendola allargare gli angoli della bocca.

«Non sbagli»

«Perché?»

Chiese.

«La loro storia mi annoia, Gemma ha bisogno di Fabio. È lui che vuole, che ama»

Sentire quelle parole la fece un attimo destabilizzare.
Non poteva credere di star rivivendo la storia della sua vita un'altra volta.

«Fabio la picchiava⟩

Senti le lacrime quasi voler uscire daI suoi occhi.
Sentiva ancora le mani di Alessandro sui suoi polsi, quando l'aveva stretta fino a fargli lasciare i lividi du di essi, sentiva la guancia ancora rossa per l'impatto con un suo, oramai ex ragazzo, che le aveva tirato uno schiaffo in pieno viso.

«E allora? Lei lo ama ancora, è questo quello che Importa»

Ed era vero.
Per quanto voleva allontanarlo, i sentimenti che provava per lui si facevano sempre più sentire.

Era come una scottatura o un taglio, prima che passasse ci volavo giorni, mesi, o anni nel migliore dei casi, mentre nel peggiore, ti lasciva il segno.
E questo gli era capitato, Alessandro se ne era andato, ma il dolore era rimasto, quel dolore che sentiva ogni volta che qualcuno provava ad abbracciarla o solo accarezzarla.

«È una relazione tossica»

I suoi occhi avevano iniziato a bruciare e stava respingendo con tutta se stessa le lacrime che gli gridavano di uscire.

Diversi ma Uguali | Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora