Capitolo 5

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«Asher»

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«Asher»

«Sono le otto e trenta, tra dieci minuti dobbiamo essere al college.» dissi strattonando leggermente mio fratello, ma lui non dava nessun cenno di vita.

«Mhmmmm.» mugugnò nel sonno, senza muovere neppure le palpebre

«Asher cazzo, svegliati.» continuai io, strattonandolo con più forza.

«Dai!» urlai quando finalmente aprì gli occhi.

«Ci sono, cazzo Fallon ci sono.» disse stropicciandosi gli occhi ancora assonnati.

«Dai Ash, questa mattina ho la prova di economia, non posso fare tardi per colpa tua e delle tue serate del cazzo.» affermai lanciandogli contro una felpa.

«La mia serata del cazzo è stata uno sballo, chiedilo a Sasha se non ci credi.» disse Ash alzandosi dal letto e mettendo velocemente i pantaloni.

«Non ho intenzione di parlare con una ragazza che ti sei scopato neanche cinque ore fa, ora muoviti, lava i denti e corri in macchina.» affermai avanzando verso la cucina.

Quando arrivai vicino il bancone, preparai due tazze di caffè, lungo e dolce e non appena vidi Asher, gli porsi una delle tazze, che bevve subito e in maniera veloce.

Insieme a mio fratello scesi di sotto e salii in macchina, guardando la strada infrangersi in maniera veloce sul parabrezza dell'auto, fino ad arrivare al college, dove lo salutai di corsa con un bacio sulla guancia.

Ero in ritardo, come sempre.

Senza perdere tempo,avanzai correndo fino ad arrivare in aula, che brulicava di ragazzi intenti a passarsi le risposte che avevano rubato al professore settimane prima, ma che a me no  servivano, avevo studiato sodo per passare quel test e mi rifiutavo di ricevere aiuti effimeri che non sarebbero serviti a nulla, se non ad avere un voto che non meritavo nel libretto universitario.

Presi posto e aspettai che il professore entrasse in aula, ma prima che potessi posare gli occhi sul test, sentii diverse vibrazioni rubate tutta la mia attenzione.

Sbuffai e presi il telefono tra le mani, ma quello che lessi mi rese nervosa e fece diventare il mio corpo un fascio di nervi.

Il messaggio era da parte di uno dei fratelli Rubersken, bulli da sempre e amanti dei guai.

Erano usciti da poco dal riformatorio, avevano dato fuoco all'auto di un professore e nei giorni precedenti per il college girava una strana voce.

Qualche ragazzo aveva rotto la statua del fondatore del college e tutti i docenti stavano indagando, andando alla ricerca dei colpevoli, ma non pensavo che di mezzo potessi esserci io, quei ragazzi neppure li conoscevo!

"Bonnie Reyes ci ha detto tutto, Fallon Rogers è una spiona del cazzo e farà meglio a nascondersi, perché la stiamo cercando."

Era quello ciò che conteneva il messaggio e a mandarlo, era stata la stessa Bonnie.

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