Capitolo 40

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«Jacob, non rompere le palle e passami quella pallina

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«Jacob, non rompere le palle e passami quella pallina.» affermai indicando una decorazione natalizia che Jacob stava rischiando di rompere.

«Okay okay, tieni.» disse passandomela poi alzare le mani al cielo in segno di resa.

Io sorrisi e continuai a mettere palline su palline su quel maestoso albero di Natale, pensando che era una vera e propria tradizione decorare il covo tutti insieme, come una vera e propria famiglia.

Amavo passare le feste natalizie con i miei amici, bere con loro tazze enormi di cioccolata calda o urlare Jacob che aveva l'ossessione per rompere le decorazioni di Natale.

In quel periodo l'aria era dannatamente calorosa, non sentivo più tutto il freddo che si scontrava sulla mia anima e mi sentivo stranamente leggero e felice, come se non avessi alcun tipo di problema, ma poi, quando ricordavo che mia sorella era chiusa in una casa famiglia e che mia nonna era sola in una casa, lo sconforto prendeva il sopravvento.

«Hey Ol, tutto bene?» domandò Fallon posando una mano sulla mia spalla.

«Fall, stavo pensando a mia sorella e a mia nonna, sono sempre così sole durante le festività natalizie.» affermai passandole un candy cane in vetro.

«Mhmm, se le andassimo a prendere il giorno di Natale?
Joyle può mentire ed escogitare un piano per far uscire tua sorella per qualche ora dalla casa famiglia e tua nonna, beh lei la passiamo a prendere in macchina.» domandò sorridendo.

«Dio, è un'idea fantastica!»

«Ragazzi, il giorno di Natale abbiamo ospiti!» urlò Fallon facendosi sentire da tutti.

«Ospiti?»

«La sorellina e la nonna di Ol e per favore, mi riferisco a voi.» affermò indicando Asher e Jacob.

«Non fateci fare cattiva figura.» concluse assottigliando lo sguardo.

Passai a guardare Elina, che sorrideva mentre Fallon parlava e urlava suo fratello e il suo migliore amico e pensai che mesi e mesi prima mi sarei eccitato su quel corpo formoso.

Era stata dura per me accettare i miei gusti, capire che mi piacevano gli uomini e non le donne.

Avere a che fare con quella sfumatura di me non era stato facile, avevo passato giorni infernali, giorni nei quali mi vergognavo di me stesso e poi, quando un ragazzo dai capelli colorò oro improvvisamente sbucò nella mia vita, mi sentii leggiadro.

Con lui era iniziato tutto per caso, dopo una miriade di sguardi fatali...

«Ragazzi, ricordate Aric?» domandai prendendo dallo scatolone una coccarda di vischio e decorazioni miste.

«Si, la tua dannata cotta, Dio, mi hai fatto girare l'intero college mesi fa solo per vederlo in mensa.» sbuffò Asher gettandosi sul divano.

«Beh, noi siamo fidanzati.» affermai velocemente.

Opposites with Similar heartsWhere stories live. Discover now