Capitolo 24

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Pensai e ripensai a Fallon, a quella piccola ragazzina che aveva visto le mie cicatrici e che non ne era rimasta disgustata

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Pensai e ripensai a Fallon, a quella piccola ragazzina che aveva visto le mie cicatrici e che non ne era rimasta disgustata.

Era stata la prima a vedere le condizioni della mia schiena e mi chiesi perché si era comportata in quel modo?

Perché non era scappata a gambe levate dopo aver visto i tagli?
Perché non aveva vomitato davanti ai miei occhi?

Con quel pensiero nella mente mi alzai dal letto e iniziai a vestirmi,facendo attenzione ad inserire una maglia a maniche corte,perché dovevo andare a tatuare l'unica parte vuota del mio braccio destro.

Quel pomeriggio dovevo tatuarmi un grande scheletro in stile old school sulla parte interna del braccio e l'adrenalina era al massimo.

Amavo sentire il rumore intermittente della macchinetta,così come amavo sentire quel lieve dolore causato dall'ago che trapassava la carne e la pelle.

Ero pieno di tatuaggi e di piercing,avevo perfino un cerchietto sull'ombelico.

Dopo aver indossato gli indumenti avanzai verso la cucina,dove bevvi una birra e fumai una sigaretta.

Bonnie non era in casa e francamente non sapevo dove fosse e per quel motivo iniziai a mandare mille sms sul suo cellulare,dovevo essere sicuro che stesse bene.

Gettai la lattina nella pattumiera in una mossa veloce,presi le chiavi della macchina e mi avviai verso lo studio di Jhonathan,l'InkAndSoulTattoo.

Jhonathan era un mio caro amico e la stessa persona che mi aveva insegnato a tatuare.

Molte volte mi aveva chiesto di diventare suo socio,ma io avevo troppi impegni e dovetti declinare l'offerta,anche se quando aveva molti appuntamenti correvo ad aiutarlo.

Mi sedetti sul sedile e avanzai verso lo studio di tatuaggi,parcheggiai l'auto nel parcheggio privato e entrai dentro.

«Bro,finalmente sei arrivato.» disse Jhonathan non appena entrai dentro.

«Diciamo che me la sono presa comoda.» affermai facendo sbattere il pugno sul suo in maniera amichevole.

«Senti Call,dopo il tatuaggio devi aiutarmi,sono pieno di appuntamenti e Karlos mi ha dato buca.» disse avanzando verso la saletta per tatuare.

«Sei fortunato,non ho impegni oggi.» affermai entrando nella saletta,mentre l'odore di alcol e di igienizzante mi invadeva i sensi.

«Il disegno te l'ho fatto vedere già,procedo con lo stencil?» domandò prendendo la carta lucida.

«Si.» affermai sedendomi sopra il lettino in pelle ricoperto da fogli di carta.

Opposites with Similar heartsWhere stories live. Discover now