Capitolo 36

17.5K 455 624
                                    

Mi svegliai sentendo un rumore metallico provenire dalla sveglia che avevo di fianco

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Mi svegliai sentendo un rumore metallico provenire dalla sveglia che avevo di fianco.

Stropicciai gli occhi utilizzando il dorso della mano e nel giro di pochi secondi ricordai tutto quello che era accaduto la notte precedente.

Nella mia mente si plasmò il viso distrutto di Thomas, di quello che ormai era mio fratello.

Ricordai le sue parole, la verità spiattellata in faccia che fu come ricevere uno schiaffo in pieno viso.

Il dolore mi assalì rendendomi impotente e la solitudine che si trovava nella mia stanza buia mi causò un senso di sconforto nell'anima.

Sentivo un magone stritolarmi la gola e lo stomaco e fu come se il mio stesso cervello mi stesse vomitando più e più volte.

Pensare che mia madre aveva tenuto nascosto una parte importante della sua vita, rimuginare senza sosta pensando che la mia vita era stata solo una menzogna mi causava sconforto.

Lei non amava mio padre, mia madre aveva amato per anni un altro uomo e si era suicidata a causa del senso di rimorso che aveva provato pensando che aveva abbandonato suo figlio, il suo primo genito.

Finalmente il quadro era chiaro, finalmente avevo capito il motivo che aveva spinto mio padre ad abbandonare tutti senza lasciare spiegazione, ma alla stessa maniera non riuscivo a biasimare i suoi comportamenti.

Improvvisamente sentii un senso di nausea assalirmi e dovetti alzarmi velocemente dal letto e correre nel bagno per rimettere i succhi gastrici.

Rimasi accovacciata con la testa china nel wc per un tempo indefinito, mentre le lacrime si mischiavano alla pelle delle mie guance e mentre dalle mie labbra continuava a sgorgare la bile acida.

Quanto ebbi la forza di ripulirmi e di tornare in camera, sentii il telefono squillare e mi precipitai a rispondere.

«Ash.» sussurrai con un filo di voce.

«Asher dove sei?» domandai preoccupata stendendo nuovamente il corpo sulla bambagia del materasso.

«Fallon non riesco a stare in casa, tutto quello che è successo ieri continua a tartassarmi la mente.
Scoprire la verità mi ha devastato completamente e mi dispiace, sono distrutto pensando che ti ho lasciata sola ma Fallon ho bisogno di staccare i pensieri.» disse con voce distrutta.

«Asher io non riesco a crederci, Dio è così difficile.»

«Lo so che è complicato, è dannatamente difficile avere a che fare con questa situazione, per anni abbiamo odiato nostro padre e Dio, non voglio biasimarlo ma almeno ora sappiamo il motivo del suo abbandono e Fallon, per quanto riguarda Thomas, devi dimenticarlo.
Lui non è e non sarà mai nostro fratello, rimarrà sempre il nemico, il sangue che scorre nelle sue e nelle nostre vene non cambierà la realtà.
Ci odia e noi odiamo lui, fine della storia.» affermò e sentii un rumore d'acqua, ero sicura che stava bevendo qualche tipo di alcolico pesante per riuscire a spegnere i pensieri.

Opposites with Similar heartsWhere stories live. Discover now