Capitolo 6: Anima nuda

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" Tu mi hai insegnato che il rapimento non è il lusso che possiamo concederci una volta all'anno, ma la stella polare di una vita intera" Alessandro D'Avenia, "L'arte di essere fragili" 

- Perchè ti piace il mare?- Mi chiese Tommaso quando ormai eravamo immersi fino al collo in acqua.

- Quando sono qui ho la sensazione di riuscre finalmente a respirare... Lo sapevi che è proprio grazie ai mari e agli oceani se possiamo respirare? Il 70%  dell'ossigeno presente in atmosfera è prodotto dalle alghe, dal plancton ecc- Mentre gli spiegavo dell'importanza delle masse d'acqua sul nostro pianeta, lui si avvicinava a nuoto, lentamente, quasi avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro, ma io mi sentivo improvvisamente a mio agio, così continuai: - Il mare inoltre, ha sempre fatto parte della mia vita, ancora prima che nascessi, è sempre stato qui, con me, sfondo di tutte le cose belle e brutte che mi sono accadute in questi anni... è un po' una certezza, conferisce sicurezza e stabilità...- 

A quel punto avrei voluto dirgli che il mare era come lui: un amico fedele, che non ti abbandona, qualsiasi cosa accada, ti basta sbirciare fuori dalla finestra e lo vedi, si agita quando qualcosa non va ed è calmo e placido quando deve consolarti. Come il mare Tommaso ha sempre mostrato una profondità d'animo, che spaventa un po', perchè c'è il rischio di perdersi in quell'abisso. Ogni tanto ti confonde a causa della sua vastità, ti sorprende con domande improvvise come le onde alte, che ti sommergono, ti tolgono il fiato e poi ti riportano sulla spiagga, con delicatezza, quasi non fosse successo niente. 

Ho sempre amato il mare, perchè il modo in cui all'orizzonte si confonde con il cielo, mi permette di sognare, mi ricorda che i limiti sono solo paure che noi stessi ci poniamo. Il suo colore azzurro mi ha sempre trasmesso serenità e quiete. Il sale che graffia la pelle e fa bruciare gli occhi, per me ha sempre rappresentato l'amore, che ti solletica, ti lascia segni addosso, ti acceca, ma come il sale è ciò che ti permette di stare a galla in un mare di vita che nasconde dolori e dispiaceri. 

A questo punto Tommaso era giunto ormai difronte a me, si muoveva piano, i ricci bagnati si erano appicciacati sulla fronte e ogni tanto cercava di spostarli con le dita. 

- E a te? Perchè ti piace il mare?- Gli chiesi, mentre la mia pelle si ricopriva di piccoli spilli infuocati

- Perchè il mare custodisce tanti segreti, sono convinto possieda più storie della terra ferma... - Mi accarezzò i capelli grondanti d'acqua con una mano, il suo tocco era talmente delicato, che era quasi difficile accorgersene. 

- Che tipo di segreti?- Gli chiesi

- Bè nessuno lo sa, altrimenti non sareberro tali, ma stanotte siamo fortunati... - 

- Come mai?- 

- Abbiamo miliardi di testimoni sulla testa- indicò le stelle, che brillavano nel cielo, - ma tutti lo sanno che le stelle parlano solo agli innamorati, mentre il mare tacerà per sempre-

Facevo fatica a stare a galla, perchè ormai non toccavo più neanche con le punte, così lui allungò le braccia e mi prese per i fianchi. Ebbi un brivido che mi percosse la schiena, desideravo soltanto che continuasse a parlarmi sempre più vicino.

- Se adesso ci baciassimo, il mare terebbe il segreto nel fondale e le stelle lo racconterebbero soltanto ad altri due come noi- per la seconda volta quel "noi" mi lasciò senza fiato, mi entrò nel cuore e da lì non sarebbe mai uscito. 

Le labbra di Tommaso si posarono dolci e frenetiche sulle mie, il suo calore mi riscaldò e sentii il sale sulla lingua invadermi la bocca, mentre mi baciava, mi accarezzava una guancia ed io mi aggrappavo con più forza alle sue spalle, avevo paura di annegare in mare oppure di annegare dentro di lui. Ecco che a sedici anni scoprivo il sapore salato dell'amore e improvvisamente non potevo farne più a meno. 

Mi sentivo avvampare, quando lui si staccò da me, capii che era la testa a comandarlo, perchè i nostri corpi nudi e infreddoliti erano atrratti l'uno all' altro. 

- Piccola Ro', abbiamo un problema...- mi sussurrò in un orecchio, lo guardai confusa in modo interrogativo, - mi sa che mi sto innamorando di te- 

Lo guardai, gli occhi nocciola brillavano nella notte e mi confermavano la sincerità di quella rivelazione, ripresi a respirare perchè senza accorgermene avevo smesso da qualche minuto, sospirai e un pensiero si diede la spinta, coraggioso arrivò alle corde vocali: - Secondo la psicologia ci si può innamorare solo tre volte nella vita, in modi diversi: desiderio, passione e impegno- sentivo che il suo cuore veva aumentato il battito proprio come il mio e voleva sapere di più, così aggiunsi: - Abbiamo un problema... io di te mi sono già innamorata dalle 100 alle 400 miliardi di volte... è lo stesso numero di stelle che continene la Via Lattea, che ora ci guarda dall'alto e sai quel è la fregatura? La via Lattea come quello che provo per te è a forma di spirale, questo vuol dire che una volta che ci sei dentro non riesci più ad uscirne ed io ci sono rimasta incastrata- 

- Wow Rosa, nessuno è mai stato così sincero e spontaneo con me... vedi, è per questo che fin da bambina mi sei sempre piaciuta, sei la sola in grado di cambiare le regole di questo mondo... le leggi dell'amore in psicologia sono state scritte perchè tu le potessi correggere e se mai lo volessi, credo che per te la terra cambierebbe rotazione- 

Ci baciammo ancora e ancora, persi la cognizione del tempo e ne ero sorpendentemente felice, lui si limitò a sfiorarmi il viso e i fianchi, non toccò altro di me e così feci anch'io, seguivo il suo ritmo, lento e costante come le onde del mare quella notte.

- Dai, ti riporto a casa- disse infine e una volta in spiaggia mi passò i miei vestiti ed indossò i suoi, si voltò perchè io non mi sentissi a disagio e pensai che ormai non serviva più a niente quel gesto, perchè Tommaso aveva visto non solo il mio corpo, ma anche la mia anima nuda e non c'era nient'altro che io volessi nascondergli. 




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