Capitolo 34

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TREVOR

Sono passati quattro giorni e il regalo per Isabel è pronto. Durante la notte mi alzavo e scendevo al piano inferiore a far diventare il suo libro un vero libro.

In carcere sono diventato bravo a fare questi lavori. Non voglio che il suo libro sia composto solo da fogli stampati, deve essere un vero libro, con tanto di copertina rigida.

Ovviamente ho finito di leggerlo e sono innamorato della sua storia, della nostra storia. È letteralmente perfetto ed è ufficialmente il mio libro preferito.

Isa è più ficcanaso di me ed è letteralmente impossibile trovare un luogo dove nascondere il regalo. Ieri sera, però, ho avuto un'idea geniale. Isa odia i libri horror e si avvicina raramente a quelli. Ho nascosto il suo libro tra quelli, tanto non lo troverà mai.

Sono alla cassa e sto aiutando un signore anziano, che non sa scrivere, con la dedica per il libro da regalare a sua moglie. Ho dovuto insistere molto per convincerlo, ma alla fine ce l'ho fatta, a patto che lui detti e io scriva.

Dopo avermi ringraziato va via e si avvicina un altro signore per pagare. Mi sembra un volto che ho già visto, ma non sono certo di dove lo abbia visto.

"Prego" gli dico.

"Ho trovato un problema" mi dice e io mi acciglio.

"Mi dica".

"Ho trovato questo libro che non ha prezzo, codice a barre e casa editrice" dice, poggiando sul bancone il libro di Isa.

"Mi scusi per l'equivoco. Questo libro non è in vendita. È un regalo per la mia fidanzata e lo avevo nascosto tra i libri horror".

"Ma che libro è se non ha nemmeno una casa editrice?"

"È un libro che ha scritto lei e io gliel'ho semplicemente rilegato" spiego.

"Ho iniziato a leggerlo e mi stava affascinando. Le dispiace se lo leggo?" mi chiede.

"Faccia pure. È tutto suo. Alla mia fidanzata lo posso rifare" dico, sollevando le spalle. "Posso chiederle solo un favore?"

"Certo".

"Se le piace il libro potrebbe farglielo sapere? Isabel si vergogna molto a farlo leggere, ma io l'ho trovato magnifico. Magari se sa che le persone lo apprezzano si convince a presentarlo a una casa editrice".

"Naturalmente. Se mi piace ve lo farò sapere. Quanto vi devo per questo?"

"Glielo regalo".

"Grazie. Ci vediamo presto".

"A presto".



È quasi mezzanotte e Isa è già a letto. Mancano due minuti al suo compleanno e le ho detto che mi sono alzato per andare in bagno. Non ha accennato nulla al suo compleanno in questi giorni e io ho tutta l'intenzione di farle passare il giorno più bello della sua vita, anche se lei sembra fingere che sia un giorno qualunque.

Prendo la torta dal frigo. Ho insistito per cucinare io oggi perché non volevo che aprisse il frigorifero e ci trovasse la torta che ho preparato stamattina alle 5.

Ci sistemo due candeline sopra e guardo di nuovo l'orario. Manca un minuto.

Sono contento che Christine mi abbia insegnato a preparare la torta preferita di Isa. Ovviamente è una torta al cioccolato e di certo da lei non pitevo aspettarmi nulla di diverso.

Tiro fuori l'accendino e accendo le due candele, poi torno in camera da letto. La porta è accostata e quando la apro trovo Isa girata di spalle, mentre abbraccia il mio cuscino.

Tutte le notti della tua vita 2Where stories live. Discover now