Capitolo 4

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Yoora p.o.v.

"La prossima settimana voglio iniziare ad interrogare quindi preparatevi su questi due capit-" il suono della campanella fa tirare un sospiro di sollievo a tutti noi alunni stanchi dopo aver passato ore e ore sui libri.

Il nostro professore ripete nuovamente le ultime parole per essere sicuro che tutta la classe si ricordi delle imminenti valutazioni.

Pensavo di essermi lasciata alle spalle le ansie e le paranoie del liceo, ma tornando indietro nel tempo è come se il destino me le volesse far rivivere...forse qualcuno ai piani alti mi odia e ha fatto di tutto per rovinarmi la vita, si sicuramente non c'è altra spiegazione.

Come farò a studiare?!

Non ho tempo per mettermi ad escogitare un metodo per copiare, ho altro a cui pensare ad esempio: come diavolo ho fatto a tornare nel 2017?

La voce della mia migliore amica sovrasta per un attimo i miei mille pensieri, mi saluta promettendomi di rivederci l'indomani alla stessa ora e nello stesso punto; ricambio il saluto e dopo aver sistemato i libri dentro lo zaino esco da scuola.

Quel Yoongi ieri mi ha detto che mi avrebbe aspettato qua fuori per accompagnarmi nel loro appartamento da ricconi, ma non lo vedo...forse è in ritardo.

Alzo lo sguardo verso il cielo, il sole primaverile riscalda il mio corpo intorpidito dalle cinque ore seduta su una sedia di legno scomoda all'interno di una stanza spoglia e grigia.

Peccato per la fioritura dei ciliegi, mi sarebbe piaciuto andarla a vedere anche se ho già avuto modo nel mio tempo.

Decido di fare quattro passi intorno al plesso, giusto per sgranchirmi le gambe e approfittarne della giornata assolata, quando mi accorgo di una macchina nascosta tra gli alberi e lontana dalle altre parcheggiate poco distanti in un parcheggio riservato alla scuola.

I vetri scuri non mi danno la possibilità di vedere bene chi si trovi all'interno, sembrerebbe un uomo vestito di nero.

Faccio finta di nulla e passeggio lì vicino sistemando i capelli incastrati nella spallina dello zaino, non sono abituata ad averli così lunghi.

Con la coda dell'occhio osservo il presunto uomo e come immaginavo mi sta fissando "ma che vuole?" parlo tra me e me calciando i sassolini che si trovano lungo il mio percorso.

Tre passi, tre miseri passi e la voce dell'uomo mascherato arriva alle mie orecchie facendomi girare totalmente verso di lui.

"Ma che stai facendo cretina?" spalanco gli occhi alla domanda, avvicinandomi lentamente alla macchina misteriosa "mi scusi, ma chi è lei per parlarmi e addirittura darmi della cretina?!" "sono Yoongi e posso perché lo sei, sono qui da mezz'ora" continua il ragazzo abbassando di poco la mascherina nera 

"Ti ho anche mandato un messaggio, ma evidentemente preferisci camminare guardandoti intorno neanche fossi in un video musicale, che rispettare i tempi di una persona che ti sta aiutando e ha altre cose da fare" ok questa volta sono io nel torto, posso capirlo. 

Questo non mi impedisce però di trattenere una risata alla sua 'sfuriata' da anziano quando perde a carte.

"E non ridere, sali su" tira su il finestrino e dopo essere entrata e aver messo la cintura mette in moto e in poco tempo ci troviamo di fronte al loro immenso appartamento. Chissà quanti soldi hanno.

Yoongi prende le chiavi della porta sul retro e con un paio di giri la apre, lasciandomi entrare per prima.

Tolgo lo zaino dalla schiena e lo appoggio vicino ad un mobiletto che hanno all'entrata "non hai mangiato vero?" scuoto la testa, non tutti i giorni mangiamo alla mensa scolastica. 

𝑺𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒚𝒐𝒖 ||  𝑱𝒌Where stories live. Discover now