Capitolo 15

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Yoora p.o.v.

Sbatto un paio di volte le palpebre, chiudendole subito dopo per la stanchezza; porto una mano sulla fronte nella speranza di far cessare il mal di testa senza successo.

Avverto una presenza vicino a me e subito dopo una mano scuote la mia spalla per svegliarmi. Alzo lo sguardo verso la persona in piedi alla mia destra riconoscendo il controllore.

Rapidamente mi sistemo meglio sul sedile osservando i dintorni nei minimi dettagli, porto una mano tra i capelli ritrovando le familiari ciocche corvine e corte; gli occhiali sono spariti e finalmente è ritornata la mia amata giacca di pelle.

L'uomo rimane fermo nella sua posizione, finchè non estrae dalla giacca un orologio da taschino "giusto in tempo". 

"Ha funzionato? Sono veramente tornata?" domando all'uomo in agitazione, afferrando il telefono e lasciando che mi si formi un gran sorriso in volto non appena i miei occhi ricadono sulla data: Aprile 2022.

"Ce l'ho fatta!" mi alzo di scatto prendendo con me la borsa pronta a scendere da quel mezzo infernale; adesso devo solo raggiungere Rin e scusarmi. 

Sblocco il telefono pronta a chiamarla quando noto con più attenzione l'orario.

"Com'è possibile che non sia trascorso neanche un minuto?" domando turbata al controllore che mi osserva dalla porta del vagone "è la bellezza del tempo" risponde semplicemente lui. 

"Vuol dire che sono stata un intero mese nel passato, ma qui è come se mi fossi addormentata per un secondo?!"

"Come ho già detto, è la bellezza del tempo" abbasso lo sguardo sul telefono prima di rivolgergli la prossima domanda "le modifiche che ho apportato sono avvenute?" l'uomo non dice nulla e lascio che il silenzio prenda la meglio per alcuni secondi, prima di porgli la fatidica domanda.

"Le persone che ho conosciuto, loro si ricordano? Lui si ricorda di me?" domando con voce flebile, il controllore mi guarda con il solito sorrisetto prima di darmi la sua ultima risposta 

"lo scoprirai"

Neanche la possibilità di chiedergli altro, che il treno comincia a muoversi sulle rotaie e in pochi secondi sparisce dalla mia vista.

Cerco di recuperare un minimo di lucidità e mi decido a chiamare Rin "pronto?" "Rin dove sei?" "sono appena uscita dall'università-" interrompo le sue parole dicendole di aspettarmi lì e che in pochi minuti sarei arrivata.

Ripercorro la strada che quella mattina stessa avevo fatto, riconosco la figura della mia amica seduta su una panchina e non appena mi ritrovo davanti a lei la stringo in un forte abbraccio 

"Sono stata una pessima amica, avevi ragione su Kyung e gli altri, mi sento una stupida per aver litigato" la ragazza riesce ad allontanarsi dalla mia presa per guardarmi negli occhi smarrita 

"Yoora ma di quale litigio stai parlando? E cosa c'entra Kyung, non lo vediamo dai tempi del liceo...e per fortuna direi" Rin cerca di reprimere una risata a quelle sue ultime parole.

"Non abbiamo mai litigato? Oddio ci sono riuscita, RIN CI SONO RIUSCITA!" grido dalla gioia, mentre la mia amica si alza dalla panchina su cui zaino e cartellina con i vari materiali sono appoggiati. 

"Non ho idea di che cosa ti sia successo, ma finchè sei felice mi va bene" un sorriso genuino si forma sul viso della ragazza, che per una seconda volta stringo in un abbraccio "ho tantissime cose da chiederti" ammetto incontrando il suo sguardo e anche se ancora scossa dalla situazione Rin mi invita a casa sua.

Nel raggiungere la sua abitazione la ragazza si ferma per afferrare dallo zaino la sua sigaretta elettronica

"Certo che stasera sei piuttosto strana, oserei dire che hai fumato qualcosa che non è tabacco, ma ormai sono anni che non tocchi neanche una sigaretta" dice spostando una ciocca di capelli facendo intravedere le parti tinte di rosso "ehm giusto, a volte me ne dimentico".

𝑺𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒚𝒐𝒖 ||  𝑱𝒌Where stories live. Discover now