Capitolo 5

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Yoora p.o.v.

Il suono assordante della campanella, che risuona in tutto l'istituto, fa alzare ogni studente dalla propria sedia con grandi sorrisi, pronti a tornare a casa dopo una stancante giornata scolastica.

Nonostante sia metà pomeriggio il sole è bello alto in cielo e riscalda la mia pelle non appena esco nel cortile, facendomi chiudere gli occhi per la troppa luce.

La suoneria del telefono mi risveglia dal quel momento di pace e senza neanche dare peso al nome della persona rispondo "se sei appena uscito di casa non venire neanche"

"Stavo per dire che ritardavo di due minuti a causa del traffico, ma se preferisci andare a piedi per tutta Incheon..." mio fratello ridacchia dall'altro lato del telefono, facendomi alzare gli occhi.

Chiudo la telefonata incamminandomi al cancello principale della scuola in attesa della macchina bianca di Hyun. Quei due minuti di ritardo si sono straformati in cinque e poi in dieci.

"Hyun sei sempre il solito" sussurro a me stessa, pronta a richiamare il ragazzo, che miracolosamente si presenta davanti a me "Forza che sei in ritardo" "e la colpa di chi sarebbe?" rispondo retorica.

Se con Rin non avevo mai litigato, con lui è un battibecco ogni giorno. Credo che nell'esatto momento in cui sono nata abbia pensato che sarebbe stato divertente infastidirmi per il resto della mia esistenza.

"Ti ricordo che sono tuo fratello maggiore, dovresti trattarmi come mamma. Sai, appena le ho detto che ti avrei accompagnata da zia era molto felice."

Si schiarisce la gola pronto a dare una pessima interpretazione di nostra madre "Oh Hyun caro, quanto sei gentile!" "non parla nemmeno con quel tono di voce" gli faccio notare io, ma non sembra ascoltarmi e continua ad elogiarsi imitandola.

Dopo le infinite pessime imitazioni di mio fratello, finalmente accosta la macchina davanti al palazzo dove vive nostra zia. Da quando sono nati i nostri cuginetti siamo venuti a visitarli spesso, essendo complicato per i nostri zii muoversi da tutt'altra parte della città.

Ho iniziato così a fare da babysitter, lavoretto che i miei genitori ritenevano utile.

"Tu non vieni?" domando a Hyun seduto comodamente sul sedile "siamo in ritardo di quasi in un'ora, eviterei di essere sgridato da zia all'età di vent'anni" scuoto il capo a quel commento "perché per una volta non fai tu da babysitter a loro?" rilascia la presa dal volante per darmi in seguito una risposta con fare pensieroso "lo farei volentieri, ma la penso come mamma e papà, devi essere più responsabile e questo ti è di aiuto".

Sbatto un paio di volte le palpebre riflettendo sulle sue parole "zia non si fida a lasciarti con loro vero?" "esattamente" detto ciò avvia il motore e dopo un cenno della mano si allontana dalla zona.

Osservo il citofono della palazzina, premendo il secondo tasto affiancato dal cognome di famiglia. In breve tempo salgo le scale mettendo piede all'interno del primo appartamento sulla destra.

La donna dai capelli neri e corti mi accoglie con un abbraccio, cominciando poi ad elencarmi le varie faccende "allora i piccoli hanno già mangiato, ma sicuramente ti diranno il contrario per avere dei dolci" sorrido a quelle parole, lo scorso anno ho fatto l'errore di credere alle parole dei due bambini e questa volta non ricapiterà.

"Non vedendoti arrivare stavo per fargli il bagno, ma se non ti scoccia puoi pensarci tu" annuisco vigorosamente, prendermi cura dei miei cuginetti non è sicuramente un problema.

"Se hai fame in frigo trovi qualcosa che è avanzato dal pranzo, oggi ho preparato il Kimchi Jjigae" "sei la migliore a preparare quella zuppa" mi sorride al commento positivo, prendendo poi la giacca e la borsa per uscire.

𝑺𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒚𝒐𝒖 ||  𝑱𝒌Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ