Samuele Bassi è stato condannato per la morte di Anita, la sua fidanzata di soli vent'anni.
Dylan Bassi aveva solo dieci anni quando è stato costretto a lasciare la Calabria e trasferirsi a Roma perché etichettato come il fratello dell'assassino e a...
SPAZIO AUTRICE; Buongiorno 😘 ho aperto un nuovo gruppo su FACEBOOK, dove si parlerà solo delle mie storie che sto pubblicando intere qui su Wattpad. Chiunque voglia entrare sarà il benvenuto.
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DYLAN
Aspiro il fumo della mia canna mentre sono fuori dallo studio dello psicologo che mi segue da anni sotto la guida dei servizi sociali.
La getto a terra e calpesto il mozzicone con le mie scarpe di marca, comprate con il guadagno del fumo che vendo fuori dalle scuole romane.
«Bassi?»
La segretaria apre il portone, senza risponderle entro e mi dirigo nello studio del dottor Bianchi.
«Buongiorno Dylan, come va oggi?»
«Bene.»
«Siediti», indica la poltroncina bianca, dove mi accomodo.
«Allora, i servizi sociali mi hanno informato che sabato notte sei stato fermato dai carabinieri e portato in caserma per rissa, guida in stato di ebrezza, senza patente, dato che sei minorenne e detenzione di stupefacenti.»
«Non hai nulla da dire?»
«No!»
Sospira.
«Il tuo allenatore, è molto deluso, hai delle ottime possibilità, perché non riprendi gli allenamenti? La boxe era un'ottima terapia per gestire la tua rabbia.»
«Sono stato squalificato dall'ultima gara. Avevo praticamente vinto!»
«Quando l'arbitro ha suonato la campanella, tu hai continuato a colpire quel ragazzo, perché?»
Lo fisso.
FLASHBACK
Continuo a colpirlo fino a quando la campanella suona, sorrido contento, ho praticamente vinto. Si alza e toglie i guantoni, porge la mano, tolgo anche il mio guanto per stringergli il palmo.
«Complimenti, hai una forza ed una resistenza inumana, ma di cosa mi meraviglio, sei un Bassi.»
Resto stupito, nessuno sa del mio reale cognome. Sono iscritto ovunque con quello di mia madre.
«E i Bassi sono assassini!»
Strabuzzo gli occhi, il cuore inizia a battermi forte, ho male alla testa, sento la pelle riempirsi di sudore e lo colpisco; una, due, tre volte. Sento Fabrizio, il mio allenatore, urlare e afferrarmi dalle braccia, vedo uomini della sicurezza aggredirmi e non riesco più a ragionare lucidamente.
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«Dylan, quello sport era un'ottima terapia per te. La rabbia è un'emozione base che ogni persona può provare, che può avere intensità diverse. Alcune sono molto lievi, altre intense.